Saluto di Monica Martenghi, a nome del CC del PMLI, in occasione del 48° Anniversario della scomparsa di Mao
Rimaniamo fedeli alla linea del PMLI tracciata da Scuderi sull’opera e gli insegnamenti di Mao, applichiamo le sue indicazioni approvate dalla 7ª Sessione plenaria del 5° CC del PMLI
Care compagne e compagni, care amiche e amici,
a nome del Comitato centrale del PMLI con alla testa il Segretario generale e Maestro Giovanni Scuderi, rivolgo un calorosissimo saluto a tutti voi qui presenti a questa importante commemorazione pubblica di Mao. Specialmente a chi ha fatto un lungo viaggio, a chi partecipa per la prima volta alla Commemorazione di Mao agli amici del PMLI, a chi ha gravi problemi di salute.
Un saluto va anche ai compagni che non sono qui presenti per motivi di salute, economici o di lavoro.
Grazie mille alle Commissioni centrali del Partito, al Comitato provinciale di Firenze e alle compagne e ai compagni che con il loro generoso lavoro ci hanno consentito di realizzare questo importante evento.
Ringraziamo di cuore quei simpatizzanti che spontaneamente inviano ogni mese delle donazioni al Partito. Evidentemente sono consapevoli che se non si sostiene economicamente il PMLI esso non può vivere e operare.
Ringraziamo il compagno Gabriele Urban, Responsabile dell’Organizzazione di Biella, e la cara amica Alessandra, per aver reso omaggio ieri a Lenin, deponendo un mazzo di fiori, a nome del PMLI, ai piedi del suo busto a Cavriago.
Salutiamo con calore fraterno e internazionalista proletario il compagno cinese qui presente. Un avvenimento storico.
Con gli stessi sentimenti salutiamo e ringraziamo di cuore Alleanza Proletaria del Partito Comunista Cinese, il Partito Popolare Socialista (Hong Kong), il Partito maoista russo, il giovane studente comunista Lin (Cina), il compagno buddista americano Zìyóu Fǎ, Inti (Bolovia), il Comitato per la Creazione Eroica (Perù), Victoria Oprimidos (Catalogna, Spagna) per i messaggi di sostegno che saranno pubblicati sul prossimo numero de “Il Bolscevico”.
Particolarmente importanti, incoraggianti e commoventi sono le parole di alcuni messaggi.
Alleanza Proletaria del PCC ha scritto: “Il Comitato centrale del nostro Partito dà una altissima valutazione alla vostra iniziativa in memoria di Mao Zedong, esprimendo al contempo il suo sincero saluto e sostegno”.
Il Partito Popolare socialista di Hong Kong ha scritto: “L’evento pubblico organizzato dal PMLI per commemorare la morte di Mao Zedong è entusiasmante, ci fa capire che ci sono molti compagni nel mondo che stanno con noi sullo stesso fronte e combattono per la causa del comunismo”.
Il compagno buddista americano Zìyóu Fǎ ha detto: “Dovremmo tutti studiare il magistrale discorso del compagno Giovanni Scuderi a nome del CC del PMLI, per il 30° anniversario della scomparsa di Mao, ‘Applichiamo gli insegnamenti di Mao sulle classi e sul fronte unito’, in cui si legge: ‘chi vuol spendere la propria vita per la causa più nobile, più grande, più utile che un essere umano possa abbracciare, la causa dell'emancipazione del proletariato e dell'intera umanità, non può non unirsi a noi nel PMLI Chi invece vuol dare solo qualche contributo, o non può essere militante mancandogli le caratteristiche previste dallo Statuto, può benissimo unirsi al Partito come simpatizzante. Il suo contributo, piccolo o grande che sia, sarà utilissimo e apprezzato dal Partito’”.
Il compagno Inti dalla Bolovia ha scritto: “Il PMLI è un’espressione vivente di ciò che Mao ha lasciato dietro di sé e apprezzo profondamente il suo instancabile lavoro. È un’ispirazione per il mondo e una testimonianza della verità eterna e universale degli insegnamenti di Mao. Sebbene apparentemente non sia più con noi, voi siete la prova che, in realtà, è ancora con noi”.
Salutiamo e ringraziamo sentitamente i simpatizzanti e amici del PMLI per i loro messaggi di sostegno.
Salutiamo con grande entusiasmo l’evento storico costituito dalla presenza alla commemorazione di Mao per la prima volta di un rappresentante della Sardegna proveniente da quella regione nella persona del compagno Antonio di Sassari.
Anche quest’anno i media, compresi quelli che si richiamano al comunismo, hanno ignorato la nostra Commemorazione di Mao. Per costoro il PMLI non esiste, comunque non deve essere conosciuto dalle masse. Perché sono consapevoli che l’espansione del PMLI in tutte le città d’Italia significa l’inizio della fine del regime capitalista neofascista e della dittatura della borghesia.
Addirittura la giunta comunale di Firenze diretta dalla piddina Sara Funaro ha negato l’affissione del manifesto del PMLI per la Liberazione di Firenze dal nazifascismo, che riporta un fotomontaggio di Meloni in orbace con la scritta Uniamoci per liberare l’Italia dal ritorno di Mussolini nelle vesti femminili “democratiche” e costituzionali.
Per quanto ci risulta Funaro non ha ancora risposto all’interrogazione in merito del 5 agosto del consigliere di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi che ringraziamo.
Il compagno napoletano Cartesio, sostenitore del PMLI, ha lanciato sul n. 29 de “Il Bolscevico” un importante appello ai rivoluzionari ad aprire un confronto col PMLI. Apprezzabile iniziativa senza precedenti, gliene siamo grati.
Parliamoci, e a cuore aperto, compagne e compagni rivoluzionari, lo esige la lotta di classe. Le nostre porte a livello centrale e locale per voi sono spalancate. Venite tranquillamente a trovarci. “Il Bolscevico” è pronto ad accogliere lel vostre idee.
Ricordo delle compagne e dei compagni scomparsi
Il nostro pensiero colmo di gratitudine va alle compagne e ai compagni, membri e simpatizzanti attivi del PMLI, che sono scomparsi: “Lucia” Nerina Paoletti, uno dei primi quattro pionieri del PMLI, Andrea Bartoli, Battista Bruni, alias Tino, Cirano Biancalani, Angelo Cimmino, Vincenzo Falzarano, Bruno Ferrari, noto custode del busto di Lenin a Cavriago, Lucia Guida, Giuseppe Lepore, Marco Marchi, Giuseppe Mazzola, primo contadino del PMLI, Franco Melandri, Giuseppe Nastro, Ferruccio Panico, Ferdinando Puglia, Lorenzo Santoro, Fabio Zannelli, Salvatore Zunica. Un triste elenco a cui quest’anno dobbiamo aggiungere la cara e indimenticabile compagna simpatizzante Liliana Sansebastiano scomparsa a Cuneo il 1° Maggio scorso all’età di 99 anni.
Il suo spirito di indomita combattente per il socialismo è ben espresso nelle parole con cui le figlie ci hanno annunciato la notizia della sua scomparsa e l'immenso vuoto che ha lasciato in loro attenuato, come ci hanno scritto, solo dai “ricordi come le foto, gli scritti pubblicati su 'Il Bolscevico' i momenti condivisi insieme quando potevamo venire a Firenze. Ci manca molto, con i suoi insegnamenti, la sua forza, vorremo ricordarla combattiva come è sempre stata e credere di essere un giorno di nuovo insieme in un rosso sole dell'avvenire! In un mondo più giusto”.
Anche noi la ricordiamo come una combattente, da sempre determinata nella lotta contro il capitalismo, animata dall'incrollabile fiducia e certezza che un giorno l'Italia potrà conquistare il socialismo.
Il Centro del Partito con alla testa il Segretario generale e il Responsabile del Piemonte del PMLI, compagno Gabriele Urban e il compagno Fabrizio di Biella, che la seguivano politicamente e andavano a trovarla a Cuneo, hanno inviato alle figlie dei messaggi di cordoglio ai quali hanno risposto con la promessa di continuare “a seguire il suo esempio ad andare avanti”.
Nata a Genova il 26 agosto 1925, Liliana viveva a Cuneo, comunista da sempre, aveva appreso il marxismo-leninismo dalla madre nata nel 1887 che così descriveva: “Mia madre è stata il faro che ha illuminato la mia vita, lei che a 12 anni lavorava dodici ore al giorno, lei mi ha insegnato chi era Lenin, quello che aveva fatto e le sue lotte per liberare il popolo russo dallo zar. Il capitalismo che sfrutta e opprime i lavoratori, e cosa era il comunismo, da ciascuno secondo le proprie possibilità, a ciascuno secondo i propri bisogni”. Liliana ha trasmesso gli stessi insegnamenti alle sue due figlie Maria e Anna che, conosciuto il PMLI nel 2004, l'hanno accompagnata a Firenze in occasione delle Commemorazioni di Mao.
Liliana presa coscienza del tradimento del PCI, ne era uscita dopo il “compromesso storico” essendosi resa conto che con quel partito mai sarebbe stato possibile realizzare il socialismo. Appena venuta a conoscenza dell'esistenza del PMLI lo volle conoscere perché sentiva di aver finalmente trovato il suo Partito, che tiene alta la bandiera di Lenin a lei tanto cara e che applica e difende il marxismo-leninismo-pensiero di Mao e lotta per difendere gli interessi delle masse sfruttate e oppresse contro il capitalismo e per la conquista del potere politico da parte del proletariato.
Da subito si abbonò a “Il Bolscevico”, allora cartaceo, felice di studiarlo settimanalmente assieme alle figlie. Approfondì la linea del Partito, che condivideva, cominciò ad astenersi alle elezioni perché comprese che è un voto dato al PMLI e al socialismo, sosteneva generosamente anche economicamente il PMLI.
Nel 2004 con le figlie si recò in Urss per rendere omaggio a Lenin e scrisse al PMLI di essere stata là “dove Lui riposa nel Mausoleo del Cremlino. E' stata un'emozione che mi ha toccato nel profondo!”, rattristata solo dal fatto che “dopo la scomparsa di Stalin abbiamo visto lo sfascio che ha avuto l'URSS”.
Di lei ricordiamo in particolare le partecipazioni, nonostante l’età avanzata, la distanza da Cuneo e i costi del viaggio, alle Commemorazioni di Mao organizzate dal CC del PMLI a Firenze ogni anno. In particolare è stata presente, assieme alle figlie, a quelle tenute dal compagno Giovanni Scuderi nel 2006, 2011 e 2016 e ancora a quella del 2017. Spesso ha pronunciato preziosi interventi politici educativi.
Nel 2010 affermava: “Impugnando il marxismo-leninismo-pensiero di Mao, potremo abbattere il capitalismo sfruttatore ed oppressore e marciare un giorno radioso sulla via dell'Ottobre!”, dopo gli applausi che accolsero il suo intervento, il Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, dalla presidenza esultò gridando: “Viva le compagne!”.
Nel 2011 sosteneva con risolutezza: “Noi lotteremo al fianco del nostro amato Partito, l'unico Partito che si dedica con tutte le sue forze alla causa del proletariato, per abbattere il sistema capitalistico che ha rovinato l'Italia! Uniti sconfiggeremo il capitalismo e i nemici del proletariato e il Sole Rosso splenderà alto sull'umanità oppressa e sfruttata!”. L'anno successivo nel suo intervento incoraggiava i presenti ricordando l'importante citazione di Mao: “Non c'è niente di impossibile al mondo per chi osa scalare le vette più alte”.
Purtroppo negli anni successivi, per problemi di salute, non ha potuto, come avrebbe voluto, partecipare sempre alle commemorazioni, ma ha fatto sentire la sua vicinanza e presenza politica affidando alle figlie dei messaggi di saluto e auguri pubblicati su “Il Bolscevico”.
Nel 2017 in occasione del 41° Anniversario della scomparsa di Mao riuscì ancora per l'ultima volta a intervenire con un toccante e vigoroso intervento rivolto ai giovani, pubblicato su “Il Bolscevico”. “Care compagne e cari compagni, - diceva - un saluto a tutti voi e un appello alle ragazze e ai ragazzi che si battono per un nuovo mondo. Sappiate che soltanto con gli insegnamenti dei cinque Maestri e del nostro Partito, il PMLI, potremo abbattere il capitalismo e il potere della borghesia. Con Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao per sempre contro il capitalismo e per il socialismo! Coi Maestri e il PMLI vinceremo!”. Queste importanti e commoventi parole furono accolte da uno scrosciante applauso di approvazione e il compagno Scuderi si alzò dalla presidenza per andare ad abbracciarla e a complimentarsi con lei per la forza e la verità che aveva espresso con le sue parole.
In occasione della Commemorazione di Mao del 2018, il compagno Scuderi propose “un saluto e un applauso particolare” alla compagna simpatizzante Liliana di Cuneo, di 93 anni, la quale pur avendo annunciato come ogni anno la sua presenza aveva dovuto rinunciare per motivi di salute.
Cara indimenticabile compagna Liliana, con te il Partito ha perso una compagna esemplare e di valore, le compagne e i compagni del PMLI che tu amavi tanto e alla cui esistenza hai dato il tuo importante contributo, ti porteranno sempre nel cuore.
Grazie per tutto quello che hai fatto per il PMLI!
Che il tuo esempio serva a prendere coscienza della necessità di unirsi al Partito del proletariato, il PMLI, per spazzare via il governo neofascista Meloni attraverso la lotta di piazza e avanzare sulla via maestra dell'Ottobre per l'Italia unita, rossa e socialista!
Onoriamola, alzandoci in piedi e osservando un minuto di silenzio.
Facciamo l’appello: compagna Liliana Sansebastiano, PRESENTE!
Il nostro pensiero commosso va anche a tutte le vittime del capitalismo, della sua fame di profitti e della sua cultura e politica patriarcale, omofoba, razzista e xenofoba: alle centinaia di lavoratori che lasciano la vita sul posto di lavoro ogni anno; alle donne e alle persone transessuali violentate e massacrate a causa del patriarcato e della cultura borghese; ai migranti, compresi numerosi adolescenti e bambini, che vengono lasciati colpevolmente morire in mare.
La biografia di Franco Panzarella
Come già sapete, l’oratore ufficiale di questa Commemorazione di Mao è il compagno Franco Panzarella, ch tratterà il tema “La vita e l’opera di Mao, la lotta per il socialismo in Italia”.
È la prima volta che egli tiene il discorso ufficiale alla Commemorazione di Mao. Molti di voi già conoscono questo compagno di lunga militanza per averci lavorato fianco a fianco o per averlo incrociato in qualche manifestazione o assemblea nazionale. Per chi non lo conosce ancora ripercorriamo brevemente la sua biografia politica.
Il compagno Franco Panzarella è nato 61 anni fa in una famiglia di estrazione sottoproletaria (babbo emigrato in Germania, mamma casalinga) in un paesino di duemila abitanti, Pallagorio, in provincia di Crotone, la più povera d'Europa.
Fin da giovanissimo partecipa alle lotte del movimento studentesco crotonese, alle lotte operaie dei lavoratori della Pertusola Sud (produzione di semilavorati e leghe di zinco) e della Montedison (produzione di solfuro di zinco) e partecipa attivamente al movimento NoF16 che si oppone alla trasformazione dell'aeroporto civile di Crotone in aeroporto militare per l'installazione degli F16 puntati contro l'allora Libia di Gheddafi.
Appena diplomato, nel 1982, l'allora sindaco di Pallagorio, “don” Rosario Ceraudo, luogotenente locale del PSDI di Pietro Longo e Antonio Cariglia, si presenta a casa del compagno offrendo un posto di impiegato nell'ex Banca Popolare di Crotone e l'incarico di futuro segretario provinciale del PSDI. Il rifiuto del compagno delle proposte di Ceraudo, basate prevalentemente su sentimenti di antipatia personale ed elettoralistiche verso il PSDI (all'epoca il compagno non era ancora un marxista-leninista e non aveva ancora sviluppato una coscienza di classe proletaria sul piano politico, ideologico e organizzativo), gli procurò le prime gravi contraddizioni in famiglia, poi acuitesi nel corso degli anni successivi quando il compagno decise di entrare nel PMLI.
A settembre del 1982 il compagno decise di iscriversi all'Università, corso di laurea in biologia a La Sapienza di Roma, per sottrarsi alle continue pressioni e alle feroci critiche famigliari per aver osato dire di no a “don” Rosario.
Presso la casa dello studente a Roma, insieme ad altri compagni di lotta del movimento studentesco universitario, partecipa all'occupazione dello studentato di Via De Lollis e comincia a studiare i testi dei Maestri primo fra tutti Il Manifesto del Partito Comunista che gli apre un mondo completamente nuovo di speranza nel futuro.
L'incontro col Partito e con “Il Bolscevico” avviene sabato 24 marzo 1984, in Piazza San Giovanni a Roma durante la manifestazione nazionale di oltre un milione di persone scese in piazza con la CGIL contro il cosiddetto Decreto di S. Valentino con cui il governo Craxi aveva tagliato la scala mobile.
Attraverso la lettura de “Il Bolscevico” e una fitta serie di contatti col centro del Partito, Panzarella comincia ad approfondire la conoscenza del Partito. Inizia a diffondere “Il Bolscevico” e i volantini del Partito in università e in alcune scuole superiori della capitale.
Il 27-28-29 dicembre 1985, ancora membro candidato del Partito, è delegato al terzo Congresso nazionale del PMLI. Membro effettivo dal 1988 parteciperà al quarto e al quinto Congresso nazionale.
Nell'ottobre del 1986, su richiesta del Partito, si trasferisce a Firenze. Con grande spirito di sacrificio contribuisce alla raccolta di migliaia di firme di solidarietà per i compagni Giovanni Scuderi e Patrizia Pierattini accusati di aver istigato i soldati italiani a disertare se Craxi avesse aggredito la Libia. Ciononostante i compagni furono condannati a 8 mesi e 5 mesi e 10 giorni di carcere.
Nei 38 anni di militanza marxista-leninista ha partecipato a tutte le più grandi battaglie sociali, politiche e ideologiche del Partito, tra cui la storica manifestazione del 23 marzo 2002 con circa 3 milioni di lavoratori al Circo Massimo a Roma in difesa dell'articolo 18.
Il 31 gennaio 1991 ha partecipato alla storica diffusione del documento del CC del PMLI “Un inganno durato 70 anni” davanti alla Fiera di Rimini dove si svolgeva il XX° e ultimo Congresso del Partito Comunista Italiano revisionista.
Ha partecipato sotto la bandiera del PMLI a tutte le più grandi lotte e manifestazioni contro il neoduce Berlusconi, a cominciare dalle storiche manifestazioni del 25 aprile 1994 a Milano e quella del 12 novembre dello stesso anno a Roma, quando circa un milione e mezzo di persone manifestano contro il primo governo Berlusconi che fu costretto a dimettersi pochi mesi dopo.
Dal gennaio del 1987 il compagno Panzarella è iscritto alla CGIL Scuola, ora FLC-CGIL. Per l'area di opposizione interna alla CGIL, “Il sindacato è un'altra cosa”/“Riconquistiamo tutto”, è stato delegato al XVII° Congresso nazionale della CGIL che si è svolto a Rimini dal 6 all'8 maggio 2014.
Attualmente è membro dell’Assemblea generale della Camera del Lavoro Prato, membro della Segreteria FLC-CGIL Prato, revisore dei conti all'assemblea regionale FLC-CGIL Toscana, membro del servizio d'ordine della CGIL.
Nel 2002 viene nominato Segretario della gloriosa Cellula “G. Stalin” di Prato del PMLI, dopo il tradimento della segretaria della Cellula e di un membro del Comitato Centrale e Comitato provinciale di Firenze, sul cui capo pende la responsabilità di aver distrutto una situazione all'epoca molto favorevole allo sviluppo del Partito nel distretto tessile pratese.
A nome del PMLI, segue attivamente, con grande generosità e dispendio di forze fisiche ed economiche, fin dall’inizio della mobilitazione, il 9 luglio 2021, la lotta dei lavoratori dell’ex GKN di Campi Bisenzio in provincia di Firenze contro i licenziamenti, nonostante l'ostracismo e i tentativi di isolamento messi in atto da alcuni membri della Rsu e del Collettivo di Fabbrica ostili al PMLI. Al compagno Panzarella va il merito di aver issato per la prima volta nella storia del Partito la bandiera del PMLI sui cancelli di una fabbrica occupata, e di aver curato e allestito all'interno della GKN una bacheca fotografica con tutte le pagine e gli articoli che “Il Bolscevico” ha dedicato a questa vertenza.
Un impegno totale a sostegno della vertenza e della causa proletaria apprezzato e riconosciuto in più di un'occasione dalla stragrande maggioranza dei lavoratori che in occasione del primo compleanno di lotta, gli hanno regalato un braccialetto in argento in segno di riconoscimento per la solidarietà e il supporto alla vertenza con su scritto “Insorgiamo GKN”.
Dal 2019 egli lotta a Prato al fianco dei lavoratori e dei compagni sindacalisti del SiCobas contro lo sfruttamento, la schiavitù salariale, i licenziamenti e la repressione poliziesca di massa a cui sono sottoposti in particolar modo i lavoratori immigrati, fornendo loro un continuo sostegno solidale e supporto economico, logistico e alimentare.
Per la vertenza Texprint ha ricevuto il 16 ottobre 2023 un avviso di conclusione indagini con l'accusa di aver partecipato insieme ai lavoratori in lotta al blocco stradale davanti ai cancelli della fabbrica.
Il Centro del Partito con alla testa il Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi, gli ha inviato un messaggio di solidarietà e di elogi in cui si dice: “ti siamo fraternamente e politicamente vicini per essere stato coinvolto nell’indagine intimidatoria sugli attivisti del Si.Cobas. La tua combattività e la tua iniziativa in campo sindacale sono un esempio per tutto il Partito”.
L'appoggio ai lavoratori e alla loro lotta contro lo sfruttamento nel distretto tessile pratese è stato più volte denunciato dal compagno Panzarella sia dentro la CGIL, che davanti ai cancelli delle fabbriche occupate. Durante un intervento davanti ai cancelli della Texprint ha denunciato la bocciatura da parte dell'Assemblea della CGIL Prato di suo un ordine del giorno di solidarietà coi lavoratori in lotta. Per ciò l'8 luglio 2021 ha ricevuto un esposto e il deferimento al Comitato di Garanzia Interregionale Centro della CGIL da parte del segretario della Camera del lavoro di Prato, Lorenzo Pancini. Nel corso del procedimento il compagno Panzanella è stato “invitato” più volte da Pancini e da altri dirigenti della CdL di Prato di ritrattare le accuse contro i vertici pratesi della CGIL. Egli ha però tenuto duro e alla fine l'ha spuntata perché il Comitato di Garanzia gli ha “inflitto” solo un rimprovero verbale e lo ha invitato a procedere contro il segretario Pancini; invito che egli ha declinato in seguito a un chiarimento con lo stesso Pancini.
Grazie al compagno Panzarella la Cellula “G. Stalin” di Prato del PMLI figura tra i sostenitori delle associazioni Prato Antifascista e Comitato 25 Aprile, ed è tra i promotori della storica manifestazione nazionale antifascista del 23 marzo 2019 contro Forza nuova, che voleva festeggiare a Prato i 100 anni della fondazione dei Fasci di combattimento fascisti.
Grazie a lui la bandiera del PMLI è stata issata per la prima volta nella storia del Partito sulla terrazza della Camera del Lavoro di Prato, su invito esplicito del segretario Pancini, in occasione della mobilitazione nazionale della CGIL contro l'assalto fascista alla sede nazionale di Roma del 9 ottobre 2021.
Il compagno Panzarella è stato tra i promotori del fronte unito fra Prc, Pap, Carc e il PMLI che si è realizzato in occasione della prima e storica manifestazione per la libertà dallo sfruttamento a Prato del 17 dicembre 2022.
È intervenuto in rappresentanza de “Il Bolscevico” all'Assemblea nazionale del 19 luglio 2021 a Genova organizzata dalla Rete Genova 2021 nel ventennale del G8.
Recentemente è stato invitato come segretario della Cellula “G. Stalin” al congresso di fondazione della federazione PCI Prato. Nel suo intervento ha rilanciato l’appello del PMLI a tutti i partiti con la falce e martello e la bandiera rossa a unirsi e lottare insieme contro il governo neofascista Meloni. Intervento molto apprezzato e applaudito dalla base dei delegati.
In occasione delle celebrazioni per il centenario della morte di Lenin promosse dal Partito, il compagno ha ottenuto l'adesione delle Federazioni del PCI e del PRC di Prato alla commemorazione di Lenin a Cavriago.
La 7ª Sessione plenaria del Comitato centrale tenutasi il 30 giugno scorso ha nominato il compagno Panzarella Responsabile del PMLI per la Toscana.
Scuderi e Mao
48 anni fa, il 9 ottobre 1976, il compagno Giovanni Scuderi, con al fianco il compagno Mino Pasca, commemorando per la prima volta pubblicamente la scomparsa di Mao, ha tracciato la linea del PMLI sull’opera e sugli insegnamenti di Mao. Da allora non ci siamo staccati nemmeno di un millimetro da quella linea. Pochi nel mondo erano arrivati alle nostre considerazioni su Mao.
Ecco quanto ha detto il compagno Scuderi: “Noi dobbiamo per prima cosa impegnarci a fare nostro in tutti i suoi aspetti il marxismo-leninismo-pensiero di Mao Zedong, a porlo alla base della nostra riforma della concezione del mondo e della vita, alla base del nostro Partito e della sua linea politica. Ce ne dobbiamo avvalere come di un’arma nella lotta contro la classe dominante del nostro Paese, contro l’imperialismo e il socialimperialismo e contro il revisionismo comunque camuffato interno ed estero al Partito. Dobbiamo essere coscienti che solo il marxismo-leninismo-pensiero di Mao Zedong può salvare l’Italia dallo sfacelo e dal fascismo.
In secondo luogo, - ha proseguito Scuderi - noi dobbiamo, così come ha fatto il presidente Mao, dedicare le nostre migliori energie alla costruzione del Partito marxista-leninista che per fondamento teorico, linea politica e composizione di classe, stile di lavoro e capacità di guida strategica e tattica non ha precedenti nel nostro Paese. Noi dobbiamo essere consapevoli che senza tale Partito non è possibile radunare intorno al proletariato tutte le forze e le classi amiche, sgominare il nemico di classe e i suoi servi e guidare il proletariato alla conquista del potere politico.
In terzo luogo, come ha fatto il presidente Mao, non dobbiamo mai staccarci dalle masse, dobbiamo fare sempre i loro interessi. I loro problemi devono essere i nostri problemi; tutti quanti, dal più piccolo e particolare al più grande e generale devono essere oggetto della nostra attenzione, delle nostre premure e delle nostre cure. Coscienti che con le masse siamo tutto e senza le masse non siamo niente, non dobbiamo farci impressionare dal fatto che attualmente la stragrande maggioranza delle masse sia ancora sotto l’influenza della borghesia e del revisionismo, perché è un fatto del tutto provvisorio ed è legato allo sviluppo delle contraddizioni e dei conflitti di classe e allo smascheramento che noi facciamo del revisionismo moderno. Se noi continueremo ad andare dove vanno le masse, nel senso della storia, è inevitabile che esse ci riconosceranno come loro guida, come i naturali portatori delle loro esigenze. Esse vedranno nella pratica, e già stanno cominciando a vederlo oggi, che quando tutti quelli che si dichiarano comunisti ma in realtà sono revisionisti, le avranno tradite, solo i marxisti-leninisti resteranno al loro fianco a portare fino in fondo la lotta contro il capitalismo e il fascismo e per il socialismo, ed inevitabilmente verranno dalla nostra parte. L’importante è perseverare nella nostra azione politica rivoluzionaria, perché verrà presto il giorno dell’incontro e della fusione dei marxisti-leninisti con milioni di uomini, ed allora la rivoluzione socialista esploderà con tutta la sua forza e in tutta la sua grandezza.
In quarto luogo, come ha fatto il presidente Mao, noi dobbiamo condurre fino in fondo la lotta di classe senza badare a sacrifici e senza avere paura di rimetterci la tranquillità della vita familiare, il posto di lavoro e anche la vita. I comunisti sono fatti per la lotta; senza la lotta, vengono meno alla loro natura, al loro carattere e ai loro compiti; ed è nella lotta di classe che acquistano quei meriti, quelle qualità e quegli onori che si è acquistato il presidente Mao. Nel nostro Paese si annunciano battaglie rivoluzionarie di una grandezza e di una importanza senza precedenti, che occorre avere tutta la determinazione, il coraggio e la preparazione del presidente Mao per prepararsi ad esse, per guidare il proletariato alla vittoria
”.
E così concludeva Scuderi: “Amici e compagni, il gigante proletario rivoluzionario del ventesimo secolo, il padre della nuova Cina, l’amico più fedele e il grande maestro del proletariato, delle nazioni e dei popoli oppressi, colui che ci ha dato la luce e ci ha lanciato nell’avvenire, non è più presente fisicamente fra il suo popolo e fra tutti noi, il suo grande cuore ha cessato di battere per sempre, la sua prodigiosa mente non potrà più lavorare alla risoluzione dei problemi della rivoluzione e del socialismo, la sua luminosa figura di condottiero non sarà più lì ad incitarci ad andare avanti con forza e determinazione sulla strada che lui ha tracciato, ma la sua opera, il suo insegnamento, il suo tesoro d’esperienza di tutta una vita spesa per la rivoluzione rimangono incancellabili e sta a noi e a tutti i suoi discepoli sparsi in ogni dove nel mondo impadronircene e farli vivere in eterno nella costruzione del nuovo mondo senza più sfruttamento, miseria e guerra
”. (Giovanni Scuderi – I marxisti-leninisti italiani saranno sempre fedeli a Mao, Firenze, 9 ottobre 1976, in: Mao e la lotta del PMLI per il socialismo, pagg. 6-8)
Le indicazioni di Scuderi
Il compagno Scuderi nella recente sessione plenaria del 7° CC del PMLI ha presentato una magistrale e lungimirante relazione di valore congressuale. Va studiata attentamente e applicata con determinazione a tutti i livelli. Altrimenti il Partito segna il passo, rimane indietro rispetto agli avvenimenti nazionali e internazionali e non assolve alle sue funzioni di avanguardia rivoluzionaria del proletariato.
È quindi una questione di vitale importanza per il presente e il futuro del PMLI.
Occorre studiare seguendo il metodo e le indicazioni contenute nell’intervento del 15 dicembre 1984 del compagno Scuderi intitolato “Bisogna studiare per trasformare il mondo
” pubblicato sul n. 3 del 1985 de “Il Bolscevico”.
Attualmente al centro del nostro studio ci deve essere la linea del PMLI, sintetizzata, sviluppata e rilanciata dal massimo dirigente del Partito.
Bisogna studiarla ogni volta che abbiamo bisogno di rinfrescare le idee o di risolvere qualche problema inerente al nostro lavoro politico e giornalistico.
Il compagno Scuderi ci ha dato tre preziose indicazioni che bisogna tenere bene a mente: Dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso, Abbattere Mussolini nelle vesti di Meloni con la lotta di piazza, guerra civile nel caso l’Italia partecipi alla guerra imperialista mondiale in gestazione.
Agiamo di conseguenza con perseveranza, tranquillità e fiducia verso il proletariato e le masse e verso il futuro socialista.
Viva Mao! Viva il PMLI!
11 settembre 2024