Mercoledì 11 settembre a Napoli si è tenuta nel centro storico una manifestazione contro l’occupazione sionista dei territori palestinesi e in ricordo delle vittime di Gaza.

Il concentramento era a piazza del Gesù e in centinaia ha attraversato piazza Monteoliveto, via Toledo per arrivare a piazza Dante dove i manifestanti, anche molti migranti palestinesi o richiedenti asilo politico, si sono alternati al microfono per denunciare il genocidio nazisionista che si sta perpetrando nelle terre di Palestina. Molto significativa e condivisibile la parola d’ordine “dal fiume al mare unica terra, unico popolo” che segnava il corteo, il quale ha visto la presenza dei disoccupati del “Movimento 7 novembre”, del sindacato “Si.Cobas” di Napoli, dei giovani dei centri sociali, ma anche tanti studenti medi ed universitari che ricordavano in uno striscione “Fermiamo il disegno di legge 1660”, il progetto di stampo neofascista che il governo della ducessa Meloni vuole a tutti i costi approvare per limitare le ultime libertà rimaste.

Presente la Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli del PMLI, guidata dal compagno Luigi, accolta bene dai manifestanti, che ha portato in piazza la bandiera dei Maestri e del PMLI. I marxisti-leninisti partenopei hanno ribadito di essere d’accordo con la parola d’ordine del corteo secondo la storica posizione del Partito “Uno Stato due popoli”.