Comunicato stampa
Alluvione in Emilia-Romagna, una tragedia annunciata per le gravi responsabilità dei governi nazionale, regionale e locali

Per la terza volta in poco più di un anno l’Emilia-Romagna è tornata sott’acqua: tracimazioni, frane, allagamenti, case finite completamente sott’acqua, allevamenti e colture distrutte, circa 1.000 evacuati (prevalentemente a Ravenna), 2 dispersi.
Particolarmente colpite le stesse zone già coinvolte dall’alluvione del 16-17 maggio 2023: le Provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Bologna, Faenza è addirittura alla terza alluvione avendo subito pesantemente anche quella del 3 maggio dello scorso anno, particolarmente colpiti i Comuni nel Ravennate di Cotignola, Lugo e Bagnacavallo dove a Traversara si contano anche i 2 dispersi.
Questo è il primo, e parziale, pesante bilancio dell’ennesima tragedia “annunciata”, perché se è vero che l’ondata di maltempo che ha colpito la Regione negli ultimi giorni è stata “eccezionale”, ma poi solo fino ad un certo punto visto il ripetersi in breve tempo di tali fenomeni, è vero anche che in questi 16 mesi poco o nulla è stato fatto per mettere in sicurezza i territori e per evitare ciò che puntualmente è poi avvenuto, tanto meno si è cercato di porre rimedio ai disastri ambientali arrecati sinora che hanno generato il cambiamento climatico che oggi è sotto gli occhi di tutti, nessuno nelle istituzioni borghesi si è posto minimamente il problema!
Le responsabilità di questa alluvione, come delle precedenti, ed anche delle prossime che purtroppo si abbatteranno sui territori e sulle popolazioni, sono interamente da spartirsi tra tutte le amministrazioni borghesi, in particolare per la mancata manutenzione e messa in sicurezza del territorio e adeguamento del sistema fognario, a partire dal governo neofascista Meloni, passando dalla Regione Emilia-Romagna retta da Irene Priolo in attesa delle elezioni regionali indette per l’elezione al Parlamento europeo dell’ex Presidente Bonaccini, fino a tutte le amministrazioni dei comuni coinvolti, siano esse di destra o di “centro-sinistra”.
Più in generale la responsabilità è del capitalismo, sorretto allo stesso modo dalla destra quanto dalla “sinistra” borghese. Solo eliminando il capitalismo e cambiando il modo di produzione in senso socialista si potrà porre fine alla devastazione ambientale e alle tragiche conseguenze che si ripercuoto sulle popolazioni.
 
Partito Marxista-Leninista Italiano . Emilia-Romagna
19 settembre 2024