Contro-evento informativo organizzato da alcuni studenti nel capoluogo molisano
Il ministro Piantedosi a Campobasso si becca fischi e canti di “Bella ciao”
Contestato da decine di manifestanti all’ingresso in università. Presente il PMLI
Dal corrispondente dell’Organizzazione di Campobasso del PMLI
Non è mancato a Campobasso, così come sta avvenendo nelle tante città italiane dove si reca, un “sentito” benvenuto alla presenza del ministro dell’Interno, il leghista Matteo Piantedosi, sostenitore strenuo del famigerato Ddl “sicurezza” del governo neofascista Meloni.
Il fedele esecutore delle volontà di Salvini, ben noto alle masse popolari anche per le sue allucinanti esternazioni all’indomani della tragedia al largo di Steccato di Cutro a febbraio del 2023, era stato invitato dall’Università degli studi del Molise per presenziare all’inaugurazione dell’anno accademico mercoledì 30 ottobre. La scelta, oltremodo incomprensibile (cosa c’entra un ministro dell’Interno con università, ricerca, confronto di saperi?), aveva da subito suscitato forti malumori sul territorio: prontamente era stato difatti lanciato un appello volto a far disertare, a quanti più possibile, l’evento. Tale appello è stato sottoscritto da tanti professori, associazioni e singoli (non da parte dell’Organizzazione di Campobasso del PMLI perché incentrato su una non affatto condivisibile esaltazione del ruolo quasi “sacrale” della Costituzione italiana).
Il 30 ottobre, pertanto, dopo aver sottoscritto un protocollo tra prefettura e regione per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza, il ministro di polizia del governo Meloni si è fiondato nella locale università per la sua bella passerella. A circa un centinaio di metri di distanza, alcune decine di manifestanti, fra cui studenti, sindacalisti Usb, operai e il PMLI, gli hanno indirizzato fischi e cantato Bella Ciao. Il minimo da fare verso un uomo che può vantare un curriculum di criminalizzazione e repressione del dissenso quasi senza precedenti nella storia nazionale. Un uomo, poi, che davanti ai microfoni della compiacente stampa (non una domanda “coraggiosa” da parte dei giornalisti) ha osato persino dire in modo provocatorio: “Se un decreto ispirato a garantire interventi più celeri contro la truffa degli anziani o per coloro che trovano la propria casa occupata viene visto come liberticida, io dico che viva la libertà di manifestazione di pensiero
”.
Un plauso, in particolare, va rivolto ai ragazze/i del collettivo studentesco “dal basso”, fra i promotori della contestazione e che hanno organizzato un contro dibattito informativo sul DDL “sicurezza” n. 1660, proprio dirimpetto all’università. Fra gli oratori, oltre a studenti/esse, anche Vincenzo Boncristiano, presidente associazione Antigone Molise, Giuliano Granato, di Potere al Popolo e Stefania Fantauzzi, operaia Stellantis e sindacalista Usb, quest’ultima, in particolare, distintasi per un intervento fortemente critico della situazione in cui versano le libertà e i diritti, in particolare di sciopero e di manifestazione, nel nostro Paese.
Ancora una volta il PMLI è stato presente a una importante iniziativa di contestazione, da parte delle punte più avanzate del proletariato regionale, verso il potere borghese e neofascista. Ennesima occasione per farci vedere presenti e attivi fra le masse popolari, rinforzando legami e conoscenze finalizzati a qualificare il nostro amato Partito come elemento di primo piano nelle lotte sociali.
6 novembre 2024