Ci scrive Gaetana Morgese a proposito dell'iniziativa sulle Quattro Giornate di Napoli
“Grazie cari compagni a nome di mia madre e di chi diede la vita per la libertà”

Redazione di Napoli
Gaetana Morgese, figlia della comandante partigiana Maddalena "Lena" Cerasuolo, è rimasta colpita dall’ottimo servizio giornalistico e fotografico apparso su Il Bolscevico n. 35 a proposito del vivace dibattito pubblico che ha reso onore militante all’81° Anniversario della cacciata dei nazifascisti da Napoli e ha pensato di scrivere le belle parole che seguono.
 
Bella iniziativa, colgo l’occasione, dopo aver letto l’articolo, per ringraziare chi ha organizzato e chi ha partecipato all’evento. Grazie di avermi dato l’opportunità di raccontare la storia di mia madre e di tutta la mia famiglia, anche paterna.
Nel mio piccolo, non essendo testimone diretta e né tanto meno storica, ma semplicemente una persona che ha ascoltato da testimoni diretti e messo su carta quei racconti, oltre naturalmente essere figlia di una vera eroina che meritatamente è diventata il simbolo delle Quattro Giornate di Napoli.
"Affinché non si perda la memoria!”. La frase che immancabilmente scrivo sulle dediche del mio libro, è lo scopo principale di tutto il mio agire in merito, tramandare il ricordo di una insurrezione, che sembra lontana ma non lo è. In questo periodo di ritorno al passato, anche a causa di non averne mantenuto vivo il ricordo, è un dovere diffondere.
Grazie cari compagni,
a nome di mia madre che a pugno alzato è rimasta fedele ai suoi ideali per tutta la vita, e a nome di chi diede la vita per la Libertà!

6 novembre 2024