Estratti della domanda di ammissione al PMLI di Michele, lavoratore della provincia di Bolzano
Il PMLI è il Partito autentico del proletariato italiano. Non ha paragone con nessun altro partito italiano
I membri del PMLI sono modelli da seguire per tutti coloro che vogliono cambiare il mondo
Con estremo piacere pubblichiamo degli estratti della domanda di ammissione al PMLI del compagno Michele, lavoratore della provincia di Bolzano. Apprezziamo molto il suo proposito di voler “dare il massimo per l'emancipazione del proletariato e di tutta l'umanità”, impegnandosi “a fondo a livello ideologico, teorico e pratico per fare avanzare la lotta di classe in Italia”, a partire dalla sua città.
Ci auguriamo che ce la faccia perché la lotta di classe e la durezza della militanza marxista-leninista lo metteranno a dura prova. Come è accaduto a tutti i membri del PMLI. Non tutti ce la fanno perché solo chi è pienamente convinto della causa del socialismo ed è disposto a fare qualsiasi sacrificio per essa può reggere la militanza marxista-leninista e le dure prove della lotta di classe.
Per farcela bisogna avere una mente veramente rivoluzionaria, formata dal marxismo-leninismo-pensiero di Mao. È quello che ha compreso il compagno Michele quando dice: “Voglio trasformare completamente la mia concezione del mondo in senso proletario e liberarmi da ogni influenza e condizionamento borghese, revisionista o riformista”.
Il compagno Michele è un osservatore attento del PMLI, che ha soppesato e valutato in 11 anni come suo simpatizzante e finanziatore. Da qui il suo giudizio su di esso e dei suoi membri che egli considera, giustamente, dei modelli per chi, come lui, vuole cambiare il mondo.
Sicuramente le compagne e i compagni del PMLI saranno molto contenti di questo inaspettato, confortante e incoraggiante riconoscimento. Il nostro auspicio che anche il compagno Michele diventi un modello di combattente marxista-leninista per tutte e tutti i fautori del socialismo italiani, a cominciare da quelli della sua città.
Sono nato e cresciuto in una famiglia piccolo-borghese, ma di orientamento democratico e di sinistra. Mio padre in particolare, piccolo commerciante del settore ottico, mi ha sempre raccontato lo sfruttamento e le indicibili privazioni e sofferenze a cui è sottoposta la classe operaia (sua madre era un'operaia) e mi ha parlato per la prima volta di comunismo e di Karl Marx. Sono sempre stato, perciò, un ragazzo con sentimenti altruisti e sensibile alle ingiustizie, soprattutto verso il bullismo a scuola. Alle scuole superiori ho avuto la fortuna di avere un'insegnante di lettere e storia che si dichiarava apertamente comunista (era una seguace del PCI) e mi ha aperto gli occhi sulle ingiustizie della borghesia e delle precedenti classi sfruttatrici, conquistandomi definitivamente all'ideologia comunista. A partire dall'età di 19 anni ho iniziato a partecipare attivamente a cortei e manifestazioni di protesta da solo. In particolare contro la guerra all'Iraq. Cercavo ogni volta, in piazza, un partito o un'organizzazione che si richiamasse apertamente al comunismo. Per lungo tempo sono stato lettore di Liberazione, quotidiano di Rifondazione comunista. Durante una manifestazione a Roma contro il governo Berlusconi ho incontrato per la prima volta il PMLI. Successivamente, ho visto i manifesti del Partito nel centro storico di Napoli ed ho deciso di conoscerlo da vicino.
Sono stato un cattolico non praticante fino ai 19 anni, età in cui, studiando la storia ed in particolare le ingiustizie compiute dalla Chiesa, sono diventato ateo.
Non ho mai appartenuto a nessun partito politico in quanto nessuno di questi rispecchiava i miei ideali.
Non ho mai fatto parte di un sindacato.
Attualmente non faccio parte di un sindacato.
Ho subito due licenziamenti disciplinari, in entrambi i casi per insubordinazione ai miei capi.
Ho letto Il Manifesto del Partito Comunista di Marx ed Engels, Stato e rivoluzione di Lenin (parzialmente), Sulla giusta soluzione delle contraddizioni in seno al popolo di Mao, la biografia di Stalin pubblicata dal PMLI, DVD del Partito sulla vita di Mao, Stalin e Marx.
Il PMLI è il partito autentico del proletariato in Italia, il vero Partito comunista italiano. Che per Programma, Programma d'azione e Statuto non può essere paragonato con nessun altro partito sulla scena politica italiana, nemmeno fra quelli che formalmente si richiamano anch'essi al comunismo. I compagni appartenenti al Partito sono persone che hanno deciso di dedicare la propria vita al socialismo e alla causa dell'emancipazione di tutta l'umanità. Persone che con una ferma disciplina proletaria dedicano ogni sforzo all'emancipazione del proletariato; sono presenti nelle piazze e nei luoghi di lotta, dove con coraggio portano avanti le battaglie politiche inquadrandole in una prospettiva più generale della Rivoluzione socialista. I compagni del PMLI sono modelli da seguire per tutte le persone che, come me, vogliono cambiare il mondo.
Il Programma generale del PMLI rappresenta una tappa inedita per il movimento operaio italiano, in quanto nessun altro partito che si richiama alla classe operaia aveva assunto nel suo programma la Rivoluzione Socialista e la dittatura del proletariato sul modello della Rivoluzione d'Ottobre in Russia (capitolo 5). Il Programma è lungimirante in quanto si specifica che: 1) Il Partito del proletariato non può condividere il suo potere con nessun partito borghese (capitolo 3). 2) Il proletariato dovrà ricorrere anche all'uso della forza e della violenza rivoluzionari per impedire tentativi di restaurazione del capitalismo o sabotaggi dell'edificazione socialista da parte di nemici. 3) Il Partito mira all'alleanza strategica fra la classe operaia, i contadini ed altre classi sfruttate ed oppresse nel capitalismo per la costruzione del Fronte Unito Rivoluzionario. 4) Il Partito è consapevole che solo con la vittoria della rivoluzione a livello mondiale l'umanità (e quindi anche il popolo italiano) saranno davvero liberi dallo sfruttamento dell'uomo sull'uomo (Capitolo 12).
Lo Statuto del PMLI è l'unico davvero democratico fra i partiti politici italiani; infatti il principio regolatore della vita del Partito è il centralismo democratico, e dunque "Il supremo organo dirigente del Partito è il Congresso" (Articolo 26); inoltre, è garantito il diritto di "criticare qualsiasi militante o dirigente" (Articolo 14). È anche l'unico Statuto, fra i partiti che si richiamano alla classe operaia, che cura concretamente la composizione di classe del Partito, in quanto all'Articolo 12 c'è scritto che "non può essere membro del Partito chi sfrutta lavoro altrui". Nello Statuto del PMLI si precisa che il fondamento teorico del Partito deve essere il marxismo-leninismo, e non il revisionismo (Articolo 2), ed anche all'Articolo 13 si specifica che "ogni membro del Partito deve studiare e praticare il marxismo-leninismo pensiero di Mao e diffonderlo tra il proletariato e le masse popolari", nonché "lottare contro il revisionismo moderno".
Il PRC, il PCI, Carc, nPCI e simili solo formalmente si richiamano al comunismo, ma nella pratica sono partiti riformisti e revisionisti. Riformisti perché spesso si sono ridotti a sgabello del "centro-sinistra", come nel caso del PRC, partecipando anche attivamente al suo governo. Revisionisti perché propongono una visione distorta e piena di falsità della storia del movimento comunista internazionale. Come dimostra il fatto che nessuno di loro si ispira veramente a Marx, alle sue teorie ed alla sua storia, e piuttosto riempiono di calunnie ed attacchi velenosi sia le teorie che l'esperienza pratica di Lenin, Stalin e Mao. Al loro posto, costoro contrappongono Gandhi, Trotzky, Togliatti etc. In definitiva, tutti questi partiti sono borghesi fin dalla nascita ed hanno l'unico scopo di contendere lo spazio al vero Partito comunista, che in Italia è rappresentato dal PMLI.
Voglio dare il massimo, secondo le mie possibilità, per l'emancipazione del proletariato e di tutta l'umanità. Voglio impegnarmi a fondo a livello ideologico, teorico e pratico per far avanzare la lotta di classe in Italia, a partire dalla mia città. Voglio trasformare completamente la mia concezione del mondo in senso proletario e liberarmi da ogni influenza e condizionamento borghese, revisionista o riformista.
6 novembre 2024