Indetto dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università
A Catania riuscito presidio “4 novembre 2024: Fuori la guerra dalla storia”
Adesione del PMLI. Intervento di Schembri su guerra e pace

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Il 4 novembre si è svolto un presidio in Piazza Stesicoro a Catania con la parola d'ordine "4 novembre 2024: Fuori la guerra della storia" indetto dall'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università. Una data non casuale perché si è voluto dare una risposta al governo neofascista della ducessa Meloni che vuole ricordare, con esaltazione della giornata delle Forze armate, quella vittoria del 1914/18 che fu la prima guerra imperialista mondiale e che è costata 10 milioni di morti, una carneficina e con altri milioni di feriti e mutilati, milioni le vittime civili. “La grande guerra" che ha segnato un'epoca, con tutte le sue conseguenze, che in Italia ha dato origine al fascismo e che grazie alla nostra Costituzione la "più bella del mondo" ce lo ritroviamo al governo.
Durante il presidio tanti gli interventi sui temi più attuali: per il governo il 4 novembre è un'occasione per andare nelle scuole a celebrare le Forze armate e ha pure fattto allestire un “villaggio della difesa” dove insegnano ai giovani la bellezza della guerra. "Tendono a farci abituare al genocidio del popolo palestinese e ci spingono, come dice papa Francesco, verso la terza guerra mondiale". Citate le guerre imperialiste in corso in Ucraina e in Palestina, Libano e che si allargano al tutto il Medioriente, eppure "La nostra Costituzione, all'art. 11 dice che l'Italia ripudia la guerra". Critiche delle donne verso il governo per "l'inclusione delle donne nella cultura bellicista delle Forze armate". Interventi di solidarietà per il popolo curdo “che lotta per la sua identità, per l'autodeterminazione territoriale culturale etnica”, facendo chiarezza su guerre giuste di liberazione e guerre imperialiste di rapina.
Un presidio unitario a cui hanno aderito tantissime realtà della sinistra catanese, tra cui il PMLI, associazioni e sindacati di base, con la partecipazione di tanti giovani e meno giovani.
Il PMLI c’era con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania. I compagni portavano la rossa bandiera del Partito e il manifesto inneggiante alla resistenza del popolo palestinese. Distribuito un volantino con citazioni di Lenin e Mao "I marxisti-leninisti e la guerra". Il compagno Sesto Schembri ha preso la parola al microfono aperto approfondendo sulla questione della pace che non dev’essere un concetto astratto e idealistico, se si vuole la pace è necessario eliminare le cause che determinano le guerre, che stanno nel capitalismo imperialista e colonialista. Egli ha citato due guerre imperialiste attuali: quella russa all'Ucraina e quella sionista alla Palestina che vanno respinte con le guerre di Liberazione. Ha infine citato Mao: "La guerra, questo mostro che porta gli uomini a massacrarsi gli uni con gli altri, finirà con l'essere eliminata dallo sviluppo della società umana, e in un futuro non molto lontano. Ma per eliminarla vi è un solo mezzo; opporre la guerra alla guerra, opporre la guerra rivoluzionaria alla guerra controrivoluzionaria, opporre la guerra nazionale rivoluzionaria alla guerra nazionale controrivoluzionaria, oppure la guerra rivoluzionaria di classe alla guerra controrivoluzionaria di classe. La storia conosce solo due tipi di guerra: le guerre giuste e le guerre ingiuste. Noi siamo per le guerre giuste e contro le guerre ingiuste tutte le guerre rivoluzionare sono giuste. Perché liberano gli oppressi dagli oppressori”.

13 novembre 2024