Il Comitato lombardo del PMLI esprime profonda solidarietà antifascista ed antisionista a Mohammad Hannoun, Presidente della Associazione Palestinesi in Italia (API), contro cui le autorità repressive del regime neofascista governato dalla ducessa Meloni hanno ingiunto il confino di polizia (alias “foglio di via”), che gli vieta di recarsi nel capoluogo lombardo, accusandolo pretestuosamente e ingiustamente di “istigazione a delinquere” per aver giustamente salutato - durante un corteo milanese in solidarietà col popolo e la Resistenza palestinesi - la legittima risposta dei manifestanti solidali con il popolo palestinese, vittima di genocidio, a quelle vigliacche squadracce nazisioniste, in trasferta come ultras del Maccabi calcio di Tel Aviv, che hanno violentemente imperversato per Amsterdam aggredendo immigrati di nazionalità arabe, stracciando e bruciando bandiere palestinesi e inneggiando alla pulizia etnica e allo sterminio dei bambini e delle bambine palestinesi.

Di fronte all’immane genocidio nazisionista di palestinesi nella Striscia di Gaza e alle guerre di aggressione israeliane in Medio-Oriente, per i quali è complice attivo col nuovo Hitler Netanyahu e col sanguinario e guerrafondaio regime sionista di Israele, il governo neofascista della ducessa Meloni sa solo rispondere con la repressione poliziesca - ordita dall’esecrabile ministro Piantedosi – contro la crescente e fiera solidarietà delle coraggiose masse progressiste e giovanili italiane all’eroico popolo palestinese, così come abbiamo visto anche a Roma lo scorso 5 ottobre.

Rivendichiamo piena libertà di parola e di manifestare in tutta Italia per Mohammad Hannoun!

L’Italia deve rompere le relazioni diplomatiche e cessare ogni invio di armi e accordo militare, o con ricadute militari, con l’entità statale sionista d’Israele colpevole di crimini di guerra, di crimini contro l’umanità e di crimini contro la pace!

Dal Fiume al Mare: Palestina libera – Uno Stato, due popoli!

 

Il Comitato lombardo del Partito Marxista-Leninista Italiano