Assurdità e falsità del ministro dell'istruzione e del merito
Per Valditara il patriarcato non esiste più e dà ai migranti la colpa della violenza sulle donne
Meloni difende il ministro fascioleghista
 
Il 18 novembre scorso intervenendo con un videomessaggio alla presentazione alla Camera della fondazione intitolata a Giulia Cecchettin il ministro leghista dell'istruzione Giuseppe Valditara ha rilasciato alcune dichiarazioni false e assurde.
Secondo Valditara non esiste più il patriarcato, è solo un fatto ideologico, le violenze contro le donne sono soprattutto il frutto di un'immigrazione illegale e fuori controllo.
Parole vergognose che hanno suscitato sdegno e polemiche a non finire. “Che un rappresentante delle istituzioni assuma un punto di vista negazionista, dando agli immigrati la responsabilità di parte della violenza che caratterizza le culture occidentali è grave”, dicono da Donne in rete contro la violenza: “Se conoscesse i numeri, si renderebbe conto che il violento ha le chiavi di casa”. Oltre all’indegno etnicismo che sta dietro le sue dichiarazioni, c’è una gravissima opera di disinformazione. Secondo i dati dell’ultimo report di Donne in rete contro la violenza, del 2023, gli autori di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica sulle donne, sono nel 72% dei casi italiani. Non solo, ma gli aggressori sono per lo più persone conosciute dalle vittime, ex partner o conviventi (73%).
“Le parole del ministro sono profondamente sbagliate, oltre che gravi”, afferma Camilla Velotta della Rete degli studenti medi. “Non accettiamo lezioni sulla violenza di genere da un ministro che ha fatto ben poco per occuparsi del tema quando gli è stato richiesto, e che è incapace di riconoscere il carattere strutturale e sistemico di questo problema, che ha radici proprio nella cultura patriarcale, che lui definisce ideologica”.
L’unico modo in cui la si può smantellare, continua Velotta, è “con l’educazione sessuale, affettiva e al consenso in tutte le scuole: abbiamo lanciato proprio in questi giorni una petizione per chiederne l’introduzione, già firmata da molti rappresentanti d’istituto e di consulta”.
La Flc Cgil in una nota afferma: “Valditara si conferma un ministro senza alcun rispetto del ruolo istituzionale che,pro tempore, ricopre. Potremmo ricordagli che il nostro Paese ha un numero elevatissimo di femminicidi esattamente frutto della cultura patriarcale da lui negata, potremmo ricordare i dati sulle violenze perpetrate per la stragrande maggioranza tra le mura domestiche e i dati delle nazionalità di chi commette violenza, che dimostrano esattamente il contrario di quello che sostiene Valditara. Ma non servirebbe a chi, ideologicamente, nega anche la realtà”.
“Dico solo che forse, se invece di fare propaganda alla presentazione della fondazione che porta il nome di una ragazza uccisa da un ragazzo bianco, italiano e 'per bene', si ascoltasse non continuerebbero a morire centinaia di donne nel nostro Paese ogni anno". Lo scrive su Instagram Elena Cecchettin, sorella di Giulia.
Ma lo sdegno suscitato dalle dichiarazioni del ministro non basta alla Meloni e a Salvini per prenderne le distanze, la presidente del consiglio difende il ministro e fa vergognosamente quadrato attorno a lui: “Questo è un tema che siamo purtroppo di là da risolvere. Le cause di questa violenza che continua vanno affrontate tutte quante. Ci sono sicuramente dei dati che parlano anche di un'incidenza significativa dell'immigrazione illegale di massa. È una delle ragioni per le quali l'Italia continuerà a lavorare per fermare l'immigrazione illegale di massa”.
La subalternità della donna rispetto all'uomo che è la causa delle violenze e dei femminicidi potrà essere risolta definitivamente solo nel socialismo, nell'immediato occorre lottare contro la concezione reazionaria e oscurantista antifemminile che viene rilanciata anche da questo governo. A cominciare dalla ducessa Meloni che ha rilanciato le tesi del suo ministro fascioleghista persino nella Giornata Nazionale contro la violenza sulle donne con queste provocatorie parole: “Adesso verrò definita razzista, ma c'è una incidenza maggiore, purtroppo nei casi di violenza sessuale, da parte di persone immigrate, soprattutto illegalmente, perché quando non hai niente si produce una degenerazione che può portare da ogni parte... C'è un lavoro qui che è soprattutto securitario, la dimensione culturale c'entra di meno. Bisogna garantire la presenza delle forze dell'ordine, garantire che ci siano i reati, garantire che quando qualcuno commette un reato paghi per quel reato, che è un altro tema che abbiamo in Italia... E c'è un tema di contrasto dell'immigrazione illegale di massa ”. Mentre difende a spada tratta il patriarcato la ducessa Meloni diffonde il veleno del razzismo e della xenofobia falsificando grossolanamente la realtà e riducendo tutto a una questione repressiva e di presenza poliziesca sul territorio per poter poi giustificare il ddl fascista sicurezza.
Prioritario è oggi per combattere la violenza di genere abbattere il nero governo Meloni da sinistra e dalla Piazza prima che possa fare ulteriori danni alle donne,ai migranti e a tutto il nostro martoriato popolo.
 

27 novembre 2024