Lettere
Buon compleanno a “Il Bolscevico” e buona rivoluzione
Buon compleanno al Bolscevico
. Buone feste e buon anno nuovo. Che sia sempre più rivoluzionario. Sempre più marxista-leninista e con il pensiero di Mao.
Buona rivoluzione.
Giovanni - provincia di Nuoro
Auguri per il 55° compleanno de “Il Bolscevico”
Auguri per il 55° compleanno de Il Bolscevico
. Io ne ho molti di più.
Giovanni Spinosi - Firenze
Concordo con gli articoli principali dell’ultimo numero de “Il Bolscevico”
Ho letto il pezzo de Il Bolscevico
su Landini e la “rivolta sociale”, ben tornito.
Molto ben cesellato anche quello sull’emergenza acqua e sui fatti accaduti liceo Virgilio di Roma.
Sono d’accordo anche con l’articolo sugli avvenimenti in Siria.
Cartesio - Napoli
Calendari 2025 per sostenere i popoli palestinese e libanese
Anche quest'anno arrivano i calendari da tavolo dell'Associazione "Per non dimenticare ODV"; la vendita dei calendari è un importante strumento di autofinanziamento per l'associazione, uno strumento che ci consente di continuare a organizzare il Premio Chiarini e le numerose attività di sostegno e controinformazione a favore del popolo palestinese e del popolo libanese, attività importanti soprattutto a causa dell'attuale gravissima situazione di emergenza.�
Il calendario 2025 è stato realizzato con foto del viaggio di settembre 2024; ringraziamo tutti i partecipanti al viaggio che hanno voluto inviarci le loro foto.�
Adesso inizia la fase per la quale c'è bisogno dell'aiuto di tutti: la distribuzione e la vendita dei calendari fra gli amici della Palestina e nelle iniziative di solidarietà e sostegno. Per questa ragione aspettiamo al più presto richieste per i calendari. Il costo resta di 5 euro.
Per prenotazioni: chi è di Roma, può rivolgersi a Blanca Clemente (alla mail blaclemen@yahoo.it e al n. 3407041086) o a Lucio Vitale (alla mail cento.tasche@libero.it e al n.333323 0440); da fuori Roma, rivolgersi a Mirca Garuti alla mail mirca_garuti@yahoo.it, comunicando il numero di copie richiesto e un indirizzo a cui spedire i calendari.�
Marta Turilli - Roma
Abolire (non migliorare) il precariato universitario, senza abolire i precari
“La CRUI si schiera con il governo (come sempre)”, così Roars intitola un suo commento a un documento di dura critica alla posizione della CRUI, la quale auspica una legge contro i precari perfino peggiore di quella voluta dal governo con il Ddl 1240. I nuovi gironi del ministro per l’“inferno del precariato”. Roars giustamente non si meraviglia della posizione assunta dalla CRUI, a differenza di chi ora rimprovera alla CRUI di avere abbandonato un fronte comune di cui in realtà non ha mai fatto parte.
Rispetto al commento di Roars sono però forse necessarie due “correzioni”. Non è la CRUI che si è schierata con il governo, ma è il governo che, come sempre, si è schierato con la CRUI. E ancora: non è vero che “la CRUI si pone in perfetta continuità con la linea inaugurata a suo tempo dal presidente Gaetano Manfredi”. In realtà la “linea” della CRUI risale a molti anni prima. Va comunque ricordato che già nel febbraio 1997 tutte
le Organizzazioni della docenza hanno denunciato “la tendenza negativa ad indebolire l’autonomia del sistema universitario nazionale nel suo complesso. In questa direzione, infatti, vengono ridotti compiti e funzioni del CUN, anche rispetto alle previsioni lungamente disattese della legge 341/90, trasformandolo da organo rappresentativo di tutto il sistema universitario e delle forze sociali in organismo marginale con funzione di mera consulenza, con una presenza dei docenti frastagliata in troppe e squilibrate aree scientifico disciplinari”.
Per combattere le oligarchie locali e nazionali e per difendere l’autonomia del Sistema nazionale dell’Università dai poteri forti interni (come la CRUI) ed esterni (come la Confindustria), occorre smetterla di stare al gioco truccato della competizione tra gli Atenei e della loro finta autonomia: gli atenei devono collaborare nell’interesse del Paese e devono difendere insieme l’autonomia dell’intera Università. Questo può avvenire solo costituendo un Organismo nazionale, eletto (non a rate) direttamente da tutte le componenti (per i docenti senza suddivisioni categoriali e settoriali) per rappresentare e coordinare tutti gli Atenei.
L’ANDU, in vista dell’Audizione nella Commissione Cultura del Senato del 26 novembre 2024, ha presentato il contributo “Precariato: aumentarlo, mantenerlo o abolirlo?” per ribadire le sue posizioni sul problema del precariato e del vero pre-ruolo. Nel documento si critica il Ddl 1240 del governo sul precariato (Precari come attrezzi e i nuovi gironi) e si ripropongono le soluzioni per abolire il precariato senza abolire gli attuali precari (Obiettivi complessivi e dettagliati per abolire veramente il precariato e 45.000 posti di professori di ruolo anche per non abolire gli attuali precari).
ANDU - Associazione Nazionale Docenti Universitari
18 dicembre 2024