Partecipato corteo a Catania contro il Ddl sicurezza
Denunciato anche il genocidio del popolo palestinese. Sostegno alla cacciata di Assad in Siria. Il PMLI in piazza con la bandiera e il manifesto contro il Ddl sicurezza e il governo neofascista Meloni

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Il 21 dicembre scorso a Catania si è tenuto un corteo contro il disegno legge neofascista sulla sicurezza. Inedito per il percorso viario, il concentramento era a piazza Jolanda, aperto dallo striscione "Contro DDL, paura e guerre, Rete No Ddl 1236".
I manifestanti sono scesi in piazza anche per lottare contro il sionismo di Israele colonialista e il genocidio del popolo palestinese, contro le guerre imperialiste in corso, per la vittoria della rivoluzione degli jhadisti in Siria e la questione del popolo curdo in lotta per la sua indipendenza e autodeterminazione.
Si protestava pure contro lo sgombero del centro sociale "Laboratorio Urbano Popolare Occupato" (Palestra LUPO) dove il comune, su quei terreni, vuole realizzare un posteggio sotterraneo. E mentre gli occupanti chiedono di sospendere la delibera di questi lavori che dovrebbero iniziare nel febbraio 2025, per l'amministrazione comunale, retta dal sindaco di Forza Italia Trantino, la struttura occupata sarebbe in degrado e dev’essere demolita.
Per i promotori della manifestazione “il vero degrado è la gestione delle istituzioni basata sul profitto". Sono in lotta per la cancellazione dell'intero disegno di legge sicurezza il Ddl 1236 (ex 1660), un decreto che criminalizza le lotte sociali, trasforma in reati comportamenti che hanno a che fare con la marginalità sociale e con le disuguaglianze economiche. Contro le guerre e il genocidio. E denunciano che i nuovi tagli all'istruzione, alla sanità, all'ambiente e agli “ammortizzatori sociali” corrispondono ad un aumento record delle spese militari.
Denunciano che il Ddl sicurezza è diretta emanazione di questa economia proiettata verso la guerra e la repressione del dissenso interno e lo sgombero degli spazi sociali e sostengono il valore sociale e politico dei luoghi di socialità occupati e autogestiti contro le logiche del profitto. Esprimono il pieno sostegno alle ex occupanti del consultorio autogestito “Mi cuerpo es mio" e contro lo sgombero del LUPO.
Dopo aver attraversato parte del centro storico il corteo si conclude in Piazza Lupo. C’erano diverse centinaia di manifestanti. Slogan e comizi volanti che toccano i temi sopra citati sono stati gridati per tutta la durata del corteo. Tanti i consensi da coloro che erano ai lati della manifestazione, tante le bandiere palestinesi e curde. Presenti quelle del PMLI, di Potere al popolo, FGC e Centro sociale Colapesce. E c'erano Catanesi solidali con il popolo palestinese, Sinistra italiana, Associazioni comunista Olga Benario, Antudo, Nonunadimeno, Solidarietà al popolo curdo Rojada, Rivoluzione anarchica.
Militante la presenza della Cellula “Stalin” della provincia di Catania del PMLI che ha partecipato sventolando la bandiera del Partito e mostrando il manifesto che vede la gerarca Meloni col manganello e la parola d'ordine "Affossare il decreto fascista sicurezza buttiamo giù il governo neofascista Meloni", che anche in questa occasione è stato superfotografato. Distribuiti i volantini col bellissimo manifesto, che propaganda "Il Bolscevico".

8 gennaio 2025