Human Rights Watch (HRW)
“Le autorità israeliane hanno deliberatamente inflitto condizioni di vita calcolate per provocare la distruzione di parte della popolazione di Gaza”
Si tratta di un crimine contro l'umanità e un atto di genocidio
Lo scorso 19 dicembre l'organizzazione umanitaria Human Rights Watch (HRW) ha pubblicato un rapporto intitolato “Sterminio e atti di genocidio – Israele priva deliberatamente dell’acqua i palestinesi di Gaza” che sulla base di prove documentate raccolte nel territorio occupato accusa i nazisionisti di crimini contro l'umanità e atti di genocidio.
Le autorità israeliane, nel corso dell’ultimo anno, hanno intenzionalmente inflitto alla popolazione palestinese di Gaza “condizioni di vita calcolate per portare alla sua distruzione fisica, in tutto o in parte”. Questa politica, inflitta come parte di un’uccisione di massa di civili palestinesi a Gaza, significa che le autorità israeliane hanno commesso il crimine contro l’umanità di sterminio, che è in corso, ai sensi della Convenzione sul Genocidio del 1948”, indicava il rapporto. Una conclusione identica a quella del recente rapporto di Amnesty International.
HRW accusa hgli occupanti sionisti di avere intenzionalmente privato i palestinesi di Gaza dell'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienici necessari per la sopravvivenza umana di base; di avere interrotto e in seguito limitato l'acqua corrente a Gaza e distrutto deliberatamente la maggior parte delle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie di Gaza, tagliati l'elettricità e il carburante, bloccato l'ingresso di forniture idriche essenziali.
"L'acqua è essenziale per la vita umana, eppure per oltre un anno il governo israeliano ha deliberatamente negato ai palestinesi di Gaza il minimo indispensabile di cui hanno bisogno per sopravvivere", ha affermato Tirana Hassan, direttore esecutivo di Human Rights Watch. "Non si tratta solo di negligenza; è una politica calcolata di privazione che ha portato alla morte di migliaia di persone per disidratazione e malattie, che non è altro che un crimine contro l'umanità di sterminio e un atto di genocidio". Al governo sionista ha chiesto di “rispettare le misure provvisorie ordinate dalla Corte Internazionale di Giustizia”,fra le quali “cessare la distruzione illegale delle infrastrutture idriche a Gaza”, “rimuovere immediatamente il blocco di Gaza” e agli “Stati e le istituzioni internazionali, in particolare quelli che hanno un’influenza sul governo israeliano, come gli Stati Uniti, il Regno Unito e gli Stati dell’Unione Europea, di agire con urgenza per prevenire il genocidio e ulteriori atrocità”. Un appello caduto nel vuoto.
8 gennaio 2025