Importante commento di Ugo, simpatizzante genovese del PMLI, sulle tre fasi che precedono l'azione
“Studiare la linea del Partito per comprendere come agire fra le masse”

di Ugo - Genova
Qui di seguito pubblichiamo un importante commento del compagno Ugo, simpatizzante genovese del PMLI, sul paragrafo “Le tre fasi” del fondamentale Documento del CC del PMLI intitolato “Teniamo alta la bandiera del socialismo, dell'antimperialismo e dell'antifascismo” che porta la data del 20 febbraio 1988.
Tale Documento è il testo integrale del Rapporto che il Segretario generale e Maestro del PMLI compagno Giovanni Scuderi ha presentato alla 4ª Sessione plenaria del 3° CC del PMLI. Come si legge nel comunicato relativo, la Sessione l'ha adottato “per il suo alto valore politico, per il suo rigore marxista-leninista dell'analisi e per i contenuti che rispecchiano profondamente il pensiero del Partito”.
 
Ciò che emerge con la consueta chiarezza e lungimiranza, dal brano tratto dal documento del CC del PMLI e pubblicato sul n° 7 de Il Bolscevico dal titolo “Per fare un buon lavoro politico e giornalistico occorre applicare le tre fasi che precedono l’azione”, è la richiesta e l’indicazione, rivolta a tutto il corpo del Partito, di formarsi, di studiare con costanza la linea politica del Partito. Linea politica che chiunque, anche un semplice simpatizzante, può trovare sul sito del Partito, o reperire, poiché pubblicata attraverso documenti, o editoriali, con continuità, sul proprio organo; Il Bolscevico . (Tutti i documenti del CC e dell'Ufficio politico del PMLI, tranne quelli dei Congressi nazionali, dall'aprile 1977 al febbraio 2007, sono stati pubblicati a cura della Commissione per il lavoro di stampa e propaganda del CC del PMLI in tre volumi, ndr).
Perché lo studio dia frutti utili per fare crescere il Partito, crescita necessaria per consegnargli un corpo da Gigante Rosso, il documento del CC suggerisce di seguire un approccio e un procedimento di studio scientifico.
Le tre cose per rafforzare il Partito che il documento del CC individua sono: 1° studiare e applicare la linea del Partito; 2° concentrarsi sul lavoro di massa; 3° migliorare la qualità delle organizzazioni e dei militanti del Partito. Passaggi, puntualizza il documento del CC, che però non devono essere soddisfatti uno alla volta, ma affrontati contemporaneamente. Perché l’uno è frutto dell’altro, e l’altro non avrebbe motivo, persino non esisterebbe, senza lo sviluppo dell’uno. “La teoria diventa priva di oggetto - diceva Stalin - se non viene collegata con la pratica rivoluzionaria, esattamente allo stesso modo che la pratica diventa cieca se non si rischiara la strada con la teoria rivoluzionaria” .
Tuttavia, come sostiene il documento del CC, per lavorare e sviluppare il secondo e il terzo obiettivo, occorre che ogni compagna o ogni compagno del PMLI, sia chi ricopre ruoli organizzativi e di direzione, sia chi a nome del Partito interviene nelle varie iniziative fra le masse e, aggiungo, sia chi è un semplice simpatizzante ma durante le manifestazioni prende la parola, ebbene tutti questi soggetti sopra citati devono avere una profonda e continua conoscenza della linea del Partito. Senza quella condizione si creerebbe confusione, si avrebbero voci stonate. La compagna di Genova sosterrebbe una posizione differente dal compagno di Firenze, e così di seguito. D’altronde non è certo una sorpresa o una novità che quei partiti che dispongono di finanziamenti, o di denaro da investire per la formazione dei propri attivisti, organizzano corsi e scuole di partito, in cui vengono insegnate materie come economia, filosofia, ideologie proprie, ma soprattutto dove si espongono e s’istruiscono i candidati sulle linee guida del proprio Partito.
Pertanto, studiare la linea del Partito non tanto per conoscerla, o per fare sfoggio in alcune occasioni di una vasta cultura partitica, ma per comprendere come agire fra le masse, nella pratica, nel preparare e quali argomenti sostenere in un articolo giornalistico, in un volantino, e per dare modo al proletariato nella sua interezza di conoscere la saggezza storica contenuta nella strategia politica del PMLI. Diceva Mao “Studiare sui libri vuol dire imparare, ma anche applicare significa imparare; è anzi il modo migliore per imparare” .
Per cui; studiare la linea del Partito, concentrarsi sul lavoro di massa, migliorare se stessi. E per similitudine; studiare la teoria marxista, applicare la pratica leninista, crescere politicamente tramite lo studio del pensiero di Mao. Di facile non c’è nulla. Ma neppure d’impossibile non c’è nulla. Occorre dedizione e amore per il Partito, e il desiderio di fare propria, e senza tentennamenti, la concezione proletaria del mondo
Quindi, studiare la linea del Partito e lavorare fra le masse. E grazie allo studio migliorare se stessi. E sempre grazie allo studio vaccinarsi per non cadere nel tranello sempre teso dalla retorica borghese, perché anche se si pensa, o si crede, di essere refrattari, di essere immuni alla concezione borghese del mondo, quella concezione borghese, che raggiunge in varie forme, con messaggi sibillini e ambigui, ogni persona che vive in un Paese capitalista, potrebbe sempre insinuarsi nel proprio agire, nel proprio pensiero, nel comportamento della anche migliore compagna e del migliore compagno. Solo se si è supportati da un continuo approfondimento della linea marxista-leninista-pensiero di Mao, e quindi della linea del Partito, si è immunizzati dalla propaganda della logica borghese.
La peculiarità, e la finalità, principe del documento del CC, quindi, è quella di rafforzare il ruolo del Partito nella società, nei luoghi di lavoro. Condizione realizzabile impiegando la forza e la qualità trainante dei propri militanti impegnati nelle lotte per l’emancipazione delle masse, per la difesa del lavoro, per la tutela dell’ambiente per il sostegno dei diritti sociali e dei diritti civili. Intervento militante che però deve, e dovrà, essere assolto soltanto dimostrando alle masse preparazione politica, capacità organizzativa, conoscenza delle condizioni oggettive di lotta e tanta e limpida correttezza. Essere d’esempio. Essere un modello da emulare. Prerogative, queste, necessarie per assegnare al PMLI il ruolo che gli compete, e di attrazione e di riferimento rivoluzionario fra le masse.
Un passaggio del documento del CC afferma - L’applicazione della linea del Partito è un’arte che s’impara praticandola - e Mao ci ha detto: “Raccogliere le idee dalle masse, concentrarle, quindi portarle di nuovo alle masse perché queste idee siano applicate con fermezza fino in fondo in modo di elaborare giusti criteri di direzione; questo è il metodo fondamentale di direzione” .
Armati della linea politica del PMLI vinceremo!

19 febbraio 2025