Milano
Partecipata e combattiva Assemblea nazionale della Rete Libere/i di lottare contro il DDL “Sicurezza”
Forte intervento del PMLI per il Fronte unito anti governo Meloni

Redazione di Milano
Sabato 15 marzo si è tenuta presso la Sede di Milano del S.I.Cobas la quarta Assemblea nazionale della Rete Libere/i di lottare contro il DDL “sicurezza” del governo neofascista Meloni. Importante la partecipazione della sinistra antagonista e conflittuale proveniente da tutta Italia, con vari rappresentanti di organizzazioni, associazioni, comitati, partiti, con altrettanti in collegamento online. I partiti e organizzazioni con bandiera rossa e falce-martello presenti erano PMLI, CARC, PCL e FGC.
L’assemblea si è svolta dalle 11:00 alle 13:30 riducendo la sua durata per permettere ai presenti di partecipare al corteo cittadino pomeridiano in memoria dell’antifascista Davide Dax Cesare accoltellato a morte 22 anni fa da squadristi nazifascisti.
Dalla presidenza è stata innanzitutto espressa solidarietà alle popolazioni colpite dalle alluvioni in Emilia-Romagna e Toscana e dal bradisismo in Campania. I rappresentanti di organizzazioni e associazioni di questi luoghi hanno denunciato nei loro interventi con forza le responsabilità delle istituzioni locali, regionali e nazionali borghesi per la mancanza di prevenzione e per le deficienze nel supporto agli alluvionati e terremotati.
Tutti gli interventi hanno ribadito che, nel tempo intercorso dall’ultima assemblea di Firenze, abbiamo assistito ad una importante accelerazione della corsa alla guerra: un processo di carattere mondiale che vede l’UE imperialista assoluta protagonista - con l’approvazione di “ReArm Europe”, e le dichiarazioni Von der Leyen e Macron - nel quadro globale dello scontro interimperialista. Tutto ciò, mentre continua il genocidio del popolo palestinese con il violento impegno assunto dalla amministrazione USA del fascioimperialista Trump di allargare il presidio imperialista occidentale in quelle terre, producendo una seconda Nakba a Gaza e in Cisgiordania.
Tale quadro complessivo conferma le ragioni per cui, nello scorso luglio, è nata la Rete libere/i di lottare: contrastare l’inasprimento delle misure repressive con le quali l’esecutivo neofascista Meloni intende fronteggiare il crescente dissenso all’escalation bellica, al genocidio in corso in Palestina, alla corsa al riarmo, e in generale reprimere il conseguente inasprimento della lotta di classe dovuta all’aggravarsi della crisi globale del capitalismo.
Si è inoltre sottolineato che occorrerà mobilitarsi anche contro il DDL filo sionista 1004/2024 che intende “vietare le manifestazioni di piazza contro Israele”, e contro l’istituzione e la permanenza di “zone rosse” nelle città.
Dall’Assemblea è emersa l’intenzione della Rete di essere protagonista delle mobilitazioni dei prossimi mesi, al fianco delle forze già operanti (GPI, UDAP, S.I. Cobas e altre componenti del sindacalismo di base), nella organizzazione della manifestazione nazionale del 12 aprile a Milano, fissando a sabato 22 marzo la riunione organizzativa che si terrà presso il Centro artistico “Archive” di via Arquà.
Il CPA di Firenze ha quindi rilanciato la sua proposta di mappatura della repressione statale; in questo contesto si inserisce e si ribadisce il pieno sostegno alle iniziative in solidarietà agli antifascisti e antisionisti come Maja, Gino, Tiziano e Anan.
Infine è stato chiesto a tutte le realtà presenti di dare il proprio contributo all'allargamento, alla crescita e al potenziamento della Rete e della mobilitazione per fermare il DDL liberticida e fascista ex-1660 ora 1236.
Il PMLI, ben accolto, aderente dall’inizio alla Rete, ha partecipato ai lavori con una Delegazione del Comitato lombardo guidata dal compagno Angelo Urgo, che è intervenuto proponendo l’allargamento del fronte unito e la promozione di un referendum abrogativo se il fascistissimo DDL 1236 venisse approvato dal parlamento.
Quello del PMLI è stato l’unico intervento che ha doverosamente qualificato come neofascista il governo Meloni sottolineando l’esigenza antifascista di buttarlo giù con la mobilitazione di piazza. Il compagno Urgo, oltre a ribadire la ferma opposizione di lotta alla corsa agli armamenti imperialista del “ReArm Europe” - rilanciata da tutti i precedenti interventi - ha aggiunto esplicitamente la rivendicazione dell’uscita dell’Italia dalla UE imperialista così come dalla NATO denunciando che, permanendovi, si incorre nel pericolo di essere coinvolti in una guerra mondiale interimperialista, a causa delle contraddizioni tra l'imperialismo dell’Ovest e quello dell’Est per il dominio del mondo, aggiungendo che “se scoppia questa guerra il popolo italiano dovrebbe insorgere per impedire all'Italia di parteciparvi”.
L’intervento del compagno Urgo (pubblicato a parte) si è concluso rilanciando l’obbiettivo strategico di una Europa socialista che potrà realizzarsi solo abbandonando e scomponendo, distruggendola, l’UE imperialista per conquistare prima il socialismo nei singoli paesi europei, a cominciare dal nostro Paese.
Urgo ha ricevuto l’applauso di buona parte dell’assemblea. Elogi per l’intervento sono giunti via whatsapp dall’Incaricato nazionale del PMLI per i rapporti con le forze politiche, sindacali, sociali, antifasciste, Lgbtiq+, culturali e religiose italiane, compagno Erne Guidi, e dal Segretario generale e Maestro del Partito, compagno Giovanni Scuderi, che ha considerato questa nuova esperienza un ottimo servizio reso a tutto il PMLI.

19 marzo 2025