Cesena. Corteo molto partecipato. Con le bandiere i compagni del PMLI, spronati dai manifestanti a tenerle ben in alto.
A Ravenna suonata “Bella Ciao” dopo le proteste della piazza, a San Clemente revocata la cittadinanza onoraria a Mussolini
Dal corrispondente del PMLI per l'Emilia-Romagna
Come sempre, e forse anche più degli anni scorsi, la celebrazione dell’Anniversario della Liberazione a Cesena è stata molto partecipata. Vuoi che fosse un anniversario importante come l’80°, vuoi “l’invito alla sobrietà” del governo neofascista del Mussolini in gonnella Meloni recepito come l’ennesimo tentativo di mettere a tacere gli antifascisti e far dimenticare la Resistenza, vuoi il genocidio impunito dei palestinesi da parte dei nazisionisti israeliani e la guerra del nazizarista Putin in Ucraina; insomma i motivi erano tanti per spingere le masse in piazza in questo 25 Aprile. E così è stato già al concentramento in Piazza Alboni, nonostante il tempo promettesse pioggia, fortunatamente scongiurata, dov’erano presenti anche tanti partiti o organizzazioni, compreso uno striscione “Cesenati per Gaza. Restiamo umani. Fermiamo il massacro”.
Il corteo, partito e terminato con “Bella Ciao”, suonata dalla Banda Città di Cesena, ha sfilato rumoroso lungo il breve tragitto per raggiungere il monumento ai Caduti della Resistenza dove prima ha preso la parola il sindaco PD di Cesena Enzo Lattuca che ha criticato il fascismo “storico” ma non ha detto una parola sul governo neofascista Meloni, ha denunciato la repressione in atto in Turchia ma non ha levato una sola parola contro il genocidio dei palestinesi e la guerra in Ucraina, ha criticato la repressione messa in atto da Trump nelle università definendo però gli Stati Uniti “forse ancora la più grande democrazia del mondo”.
La parola è poi passata a Giorgio La Malfa che ha ripercorso alcuni passaggi della Liberazione nazionale e locale, criticando la scelta del governo di estendere i giorni di lutto nazionale fino addirittura a 5, anche per mettere la sordina alle celebrazioni della Liberazione.
Alla manifestazione hanno partecipato anche i marxisti-leninisti con le bandiere del PMLI, spronati dai presenti a tenerle ben in alto, che hanno sfilato nella parte più combattiva del corteo. Le masse popolari e antifasciste hanno rispedito al mittente “l’invito alla sobrietà” del governo neofascista, a Cesena come altrove: ad esempio a Ravenna al termine della celebrazione della Liberazione i manifestanti hanno protestato perché non era stata eseguita “Bella Ciao” dalla Banda, che così è dovuta tornare sui suoi passi e suonare la storica canzone della Resistenza per ben 2 volte! Mentre il consiglio comunale di San Clemente, in provincia di Rimini, ha revocato la delibera di conferimento della cittadinanza onoraria a Mussolini e approvato quella conferita a Giacomo Matteotti.
30 aprile 2025