Napoli. Quattro eventi in città, Primo Maggio combattivo dei giovani, dei disoccupati e dei precari. Nutrita e qualificata partecipazione del PMLI. Cartello antiMeloni e bandiera del Partito superfotografati e ripresi
Tantissimi giovani, bellissima accoglienza delle masse popolari del rione Sanità

Redazione di Napoli
Un sole forte e raggiante ha accolto il Primo Maggio a Napoli. Nonostante le minacce metereologiche annunciate con un freddo improvviso che avrebbe caratterizzato una sicura giornata di pioggia, sono migliaia i manifestanti scesi in piazza che hanno coperto le quattro manifestazioni indette da Cgil-Cisl-Uil, Potere al Popolo, Si. Cobas e disoccupati organizzati, Usb. Chiaramente un frazionamento che ha costretto il proletariato a dividersi ancora una volta il Primo Maggio sia perché i sindacati confederali non prendono più in pugno l’iniziativa che li vedeva, fino a pochi anni fa, organizzare un corteo che attraversava il centro partenopeo, mentre oggi è sostituito da un più blando presidio in piazza Municipio e senza alcuna contestazione seria e qualificata al governo neofascista Meloni. Tanto che i dirigenti di Cgil, Cisl e Uil hanno solo deposto una corona di fiori sulla lapide in memoria di Salvatore Renna, l'operaio che perse la vita nella costruzione della stazione di piazza Municipio della Linea 1 della Metro, dedicando la giornata di lotta e il presidio alla sicurezza sul lavoro. Significativo, certo, ma incompleto perché ancora una volta non si è puntato l’indice sul governo Meloni, nonostante lo sciopero generale di aprile per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici sembrasse volgere verso una critica più severa dell’esecutivo nero della Mussolini in gonnella.
Non sono riusciti a unire le loro forze i sindacati di base, sparsi in diverse iniziative in città di cui significative sono quelle intraprese dall’Unione Sindacale di Base, da una parte, e dal Si. Cobas e dai disoccupati organizzati, dall’altra. Suggestiva, infatti, la scelta del Movimento disoccupati “7 Novembre” che, assieme al Si. Cobas, hanno organizzato un riuscito, combattivo e colorato corteo al rione Sanità, a due passi dal ponte dedicato al capo partigiano Maddalena “Lena” Cerasuolo delle Gloriose Quattro Giornate di Napoli. Appuntamento nel cuore del quartiere popolare dinanzi all’Ospedale San Gennaro, presenti in migliaia soprattutto giovani, precari e studenti studentesse medi e universitari, nonché migranti, il Laboratorio politico “Iskra”, il sindacato SLL. Anche i marxisti-leninisti provenienti da Napoli, Nola, Pomigliano D’Arco, Aversa, Giugliano e Pozzuoli, hanno scelto di partecipare a questo corteo, guidati dal compagno Luigi, Responsabile Organizzazione della Cellula per il PMLI, coadiuvato dal compagno Raffaele. Ne è venuto fuori un nutrito e qualificato spezzone del Partito che ha attraversato il cuore del quartiere della Sanità, da Vico Lammatari e che è finito nei pressi della sede storica dei disoccupati organizzati alla Sanità, dove vi è stato un presidio conclusivo e sono stati lanciati slogan contro il governo Meloni, ma soprattutto per la ripresa dei corsi di formazione finalizzati per il lavoro promessi dall’esecutivo e i suoi lacchè. Come subito scritto nella pagina Facebook del PMLI nel momento della pubblicazione delle foto del corteo, i marxisti-leninisti sono stati come pesci nell’acqua all’interno della manifestazione, con il nostro cartello e la bandiera del Partito superfotografati e, subito dopo il volantinaggio, alcuni disoccupati ammirati dal nostro spezzone e invitati dal compagno Luigi ad unirsi, si sono fatti fotografare sotto il cartello a conclusione dell’evento.
Successivamente una delegazione della Cellula, guidata dal compagno Andrea, ha partecipato all’evento organizzato dall’Usb che ha festeggiato il Primo Maggio in piazza nei pressi di Porta Capuana, dinanzi al vecchio Tribunale ordinario, allestendo centinaia di sedie e un palchetto da dove sono state pronunciate varie denunce, dalla questione lavoro alla sanità campana, dalla sicurezza sui luoghi di lavoro fino alla stabilizzazione dei 1.200 lavoratori e lavoratrici della manutenzione stradale da parte della Regione Campania. I nostri compagni sono stati accolti con grande affetto, stima e rispetto e invitati poi a mangiare all’interno del Centro sociale dedicato al giovane martire antimperialista Carlo Giuliani sito in via Cesare Rossaroll a due passi da piazza S. Francesco. Particolarmente importante ed educativo l’incontro coi disoccupati di Acerra e con uno degli storici fondatori dei disoccupati organizzati di via Pontenuovo, Vincenzo Storoni.
Ad unirsi nella tarda mattinata con l’Usb è stato “Potere al Popolo” dopo aver svolto la “passeggiata rumorosa” organizzata al centro storico contro lavoro nero e sfruttamento, con una denuncia molto ferma da parte delle centinaia di giovani manifestanti della “turistificazione” a Napoli, nonché delle paghe da fame per gli operai del commercio supersfruttato.

7 maggio 2025