Tutto il PMLI si stringe a Mao nel 49° Anniversario della sua scomparsa. Applaudito intervento di Monica Martenghi sul tema: “L'emancipazione delle donne riguarda tutto il PMLI, non solo le compagne”
Caterina Scartoni illustra la linea di Mao e del PMLI sull'emancipazione delle donne
Applauditi gli interventi del Comitato provinciale di Napoli e delle istanze di base e dei simpatizzanti del PMLI. Apprezzati i messaggi di sostegno provenienti dall'estero. Scanditi più volte durante l'iniziativa: Viva le compagne, Viva Mao, Viva il PMLI, Viva i compagni cinesi! Unanime sostegno al popolo e alla resistenza palestinese con un grande applauso internazionalista alla missione Flotilla.
Scuderi grida “Abbasso Xi Jinping! Viva Mao!”. E da' appuntamento al prossimo anno, 50° Anniversario della morte di Mao
Anche quest'anno tutto il PMLI si è stretto intorno a Mao, celebrando degnamente il 49° Anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 9 settembre 1976, con la solenne Commemorazione tenuta con successo domenica 7 settembre a Firenze, nella Sala delle ex Leopoldine in Piazza Tasso, nel quartiere popolare di San Frediano dove il Partito ha le sue radici storiche.
Per noi marxisti-leninisti la Commemorazione annuale di Mao non significa solo ricordare e onorare questo Grande Maestro del proletariato internazionale, ma anche trarre sempre nuova ispirazione dai suoi insegnamenti per interpretare correttamente la situazione politica attuale ed aggiornare e arricchire la linea del Partito. Per questo ogni anno, per il discorso commemorativo, viene scelto un tema centrale da trattare approfonditamente, così da far avanzare tutto il Partito su quel particolare tema, ma anche per rinfrescare e aggiornare l'intera linea politica e strategica nel suo complesso.
Questo obiettivo è stato magnificamente centrato quest'anno dalla compagna Caterina Scartoni, con il brillante discorso commemorativo che ha tenuto a nome del Comitato centrale del PMLI dal tema: “Mao, il ruolo delle donne nella lotta di classe, la lotta per il socialismo in Italia”. Un tema quanto mai attuale, visto il clima oscurantista, reazionario e ostile nei confronti delle conquiste politiche e civili realizzate dopo decenni di lotte dalle masse femminili italiane, oggi spirante nel Paese e fomentato dal governo neofascista di Giorgia Meloni, Mussolini in gonnella, che ha restaurato la triade “dio, patria e famiglia” del duce del fascismo.
Hanno contribuito al successo della Commemorazione l'applaudito discorso di Monica Martenghi, che ha esortato a fare dell'emancipazione delle donne un tema di tutto il Partito, e non solo delle compagne, i forti e preparati interventi dei delegati delle istanze di base e dei simpatizzanti, i messaggi di saluto e di appoggio provenienti dall'estero, i puntuali e illuminanti commenti del Segretario Generale e Maestro del PMLI, Giovanni Scuderi, il clima generale di entusiasmo e calore militanti con cui il pubblico ha partecipato alla manifestazione.
Ad accogliere i partecipanti, provenienti da ogni parte d'Italia e presenti due studenti e una giornalista cinesi, era la splendida sala rossa addobbata con grande cura dalle commissioni di Organizzazione e di Stampa e propaganda del CC del PMLI, dal Comitato provinciale di Firenze, dalla cellula “Nerina 'Lucia' Paoletti” di Firenze e da simpatizzanti attivi del Partito. In fondo alla sala risaltava il rosso tavolo della Presidenza, adornato di fiori rossi e di tre bandiere del Partito, dietro al quale campeggiava in alto il grande pannello rosso con il tema della Commemorazione scritto a grandi caratteri gialli, con nella parte destra il bel manifesto realizzato appositamente per questa Commemorazione dalla commissione di Stampa e propaganda, raffigurante Mao e tre operaie cinesi sullo sfondo di una grande bandiera rossa.
Ai lati del tavolo e del podio per gli oratori, quattro gruppi di bandiere del PMLI e dei Maestri completavano la scenografia della presidenza. I muri perimetrali della sala erano ravvivati da altre bandiere e da diversi manifesti del PMLI, tra cui il suddetto realizzato per pubblicizzare la Commemorazione, quello contro il governo neofascista Meloni, quelli realizzati per gli ultimi 8 Marzo, 25 Aprile e 1° Maggio, e quello recentissimo di appoggio alla missione della Global Sumud Flotilla per Gaza.
Vicino all'ingresso, ad accogliere gli intervenuti, un grande tavolo rosso con i libri e i documenti del Partito, con in evidenza gli opuscoli con i discorsi e gli scritti di Scuderi, il grande volume dedicato a Mao e la lotta del PMLI per il socialismo, i volumi con le biografie su Lenin e Stalin curate dal Partito, gli audiovisivi, le spille, le foto e altro materiale di propaganda. Un sottofondo musicale di canzoni popolari e partigiane e degli inni del Partito completava il clima di calda accoglienza ai partecipanti.
All'ingresso della sala i partecipanti, provenienti da diverse parti d'Italia, erano salutati calorosamente dai compagni dirigenti, con in testa il Segretario generale e Maestro del PMLI, Giovanni Scuderi che, infaticabilmente come sempre, si è intrattenuto affettuosamente con diversi di essi, con un'attenzione particolare alle compagne, alle quali era dedicato il tema di questa Commemorazione.
Il saluto di Monica Martenghi ai partecipanti
Alle ore10, sulle note solenni de “L'Internazionale”, i compagni dirigenti hanno preso posto al tavolo della presidenza, con al centro il Segretario generale e Maestro del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, affiancato dalla compagna Caterina Scartoni e dalla compagna Monica Martenghi, Direttrice responsabile de “Il Bolscevico” e responsabile della Commissione donne del CC del PMLI, che a nome del Comitato centrale del Partito ha aperto la Commemorazione dando il benvenuto ai partecipanti con un importante e applaudito discorso, sul tema “L'emancipazione delle donne riguarda tutto il PMLI, non solo le compagne”, pubblicato integralmente su questo numero del giornale.
Dopo aver rivolto rivolto un calorosissimo saluto a tutti i presenti, e in special modo a chi era venuto dalle città più lontane e a chi partecipava per la prima volta alla Commemorazione di Mao, la compagna ha espresso la profonda indignazione di tutto il Partito per il genocidio in atto del popolo palestinese, chiedendo con forza al governo Meloni di rompere ogni relazione con Israele genocida e di promuovere la sua espulsione dall'Onu. E ha augurato buon vento alla missione umanitaria Flotilla diretta a Gaza, salutata dagli entusiastici applausi internazionalisti della sala. Con altrettanta forza ha espresso l'appoggio risoluto del Partito alla posizione del presidente ucraino Zelensky di non cedere terreno all'occupante.
Ha ringraziato le Commissioni centrali del Partito, il Comitato provinciale di Firenze e tutte le compagne e i compagni che col loro generoso lavoro hanno permesso di tenere questo importante evento. Con orgoglio ed entusiasmo rivoluzionari ha salutato tra gli applausi la recente costituzione del Comitato provinciale di Napoli del PMLI, e le Cellule “Vesuvio Rosso” di Napoli e “Sol dell'Avvenir” Isola di Ischia per il successo ottenuto all'iniziativa di presentazione pubblica del Comitato il 20 agosto a Ischia Porto, indicandole come un esempio a tutto il Partito. Così come esemplare è stata la storica e gloriosa cellula “Mao” di Milano, salutata e ringraziata anch'essa tra gli applausi della sala, per aver rappresentato validamente tutto il Partito alla manifestazione nazionale del giorno precedente contro lo sgombero e per la sopravvivenza dello storico centro sociale Leoncavallo.
Un caloroso applauso dei partecipanti e un sonoro “bravo!” di Scuderi ha salutato la decisione del compagno Antonio di Sassari, mettendo “in cima a tutto il dovere di contribuire alla sopravvivenza finanziaria del PMLI”, di aggiungere alla sua congrua sottoscrizione periodica anche il prezzo del viaggio e del soggiorno, rinunciando per questo a partecipare alla Commemorazione.
Martenghi ha poi ringraziato di cuore, accompagnata da calorosi applausi, le organizzazioni estere, segnatamente della Russia, del Pakistan e del Perù, che hanno dato notizia della Commemorazione, sottolineando che è la prima volta che accade dal 1977. Nonché l'Alleanza proletaria del Partito comunista cinese, il Comitato per la Creazione Eroica (Perù), Vasilij Alekseevich Beloshapkin (Russia), Victoria Oprimidos (Catalogna, Spagna), per i messaggi di sostegno che sono pubblicati su questo numero de “Il Bolscevico”. Tra questi la compagna ha citato un passaggio dell'incoraggiante messaggio dell'Alleanza proletaria del Partito comunista cinese, in cui fra l'altro si dice: “La lotta socialista del vostro partito è una risposta pratica alle nuove condizioni della società capitalista occidentale contemporanea ed è degna di lode”. Il compagno Scuderi ha aggiunto a viva voce i suoi personali ringraziamenti ai compagni cinesi.
La compagna ha anche salutato e ringraziato sentitamente i simpatizzanti e amici del PMLI per i loro messaggi di sostegno, informando che anch'essi saranno pubblicati su “Il Bolscevico”, nonché quei simpatizzanti che spontaneamente inviano ogni mese delle donazioni al Partito, dimostrando di avere a cuore la sua vita e operatività. E anche stavolta, come ogni anno, ha dovuto denunciare l'ignobile quanto intenzionale silenzio stampa dei media sulla Commemorazione di Mao: “Alla lunga però non potranno impedire l'incontro fra il PMLI e il proletariato e le masse”, ha detto la compagna tra gli applausi dei presenti. “Non importa quanto ci vorrà. Noi continueremo a perseguire questo obiettivo con le nostre forze e contando sulla nostra azione militante”, ha aggiunto, sottolineando a questo proposito l'importanza del volantinaggio e in particolare del fondamentale Appello alle operaie e agli operai del compagno Scuderi.
Successivamente Martenghi ha ricordato, citandoli per nome in ordine alfabetico, le compagne e i compagni militanti e simpatizzanti attivi del PMLI che sono scomparsi. A questo doloroso elenco si è aggiunta il compagno simpatizzante Tiziano Bianchi, deceduto il 17 luglio dell'anno scorso all'età di 58 anni a Brentonico-Trentino. “Nella lettera testamento ha lasciato tutti i suoi averi 'ai poveri e al PMLI'. Una decisione esemplare, e coerente con i suoi sentimenti marxisti-leninisti”, ha detto la compagna, che dopo averne tratteggiato con parole commosse la figura, ha chiamato la sala ad onorarlo con un minuto di silenzio e l'appello col “Presente!”.
Di seguito ha rivolto un pensiero commosso anche a tutte le vittime del capitalismo, del suo sfruttamento e della sua cultura patriarcale, omofoba e razzista, ai lavoratori che lasciano la vita sul posto di lavoro, le donne e i transessuali vittime di stupri e massacri, i migranti lasciati morire in mare dal governo Meloni e dai governi imperialisti europei.
La presentazione di Scartoni e il discorso di Martenghi
Martenghi ha poi presentato l'oratrice, compagna Caterina Scartoni, con una sintesi della sua storia politica, mettendo in risalto tra l'altro le sue origini e formazione politica nel quartiere operaio e popolare fiorentino dell'Isolotto, dove ha conosciuto il Partito entrandovi nel 1983 come militante della cellula “K. Marx”, e immergendosi subito nell'attività di massa nel quartiere. Tra cui nel Comitato delle donne dell'isolotto in difesa del mantenimento dell'8 Marzo e della legge 194 sull'aborto, nel Comitato promotore per il Centro sociale e di servizi a Villa Vogel diretto da Monica Martenghi, e nella trentennale realizzazione del Primo Maggio in Piazza Isolotto. Nonché i suoi contributi per dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso su scala nazionale, come la partecipazione alle grandi manifestazioni storiche, come quella di Roma in difesa dell'articolo 18, quella della donne a Napoli nel 1986, quella di Genova contro il G8 nel 2001, e più di recente la partecipazione attiva alla lotta della ex Gkn.
Attualmente la compagna Scartoni è impegnata all'interno del movimento transfemminista Non una di meno, dove ha partecipato come PMLI alle Assemblee nazionali di Roma, Pisa e Firenze, intervenendo come Partito alle ultime due. La 7ª Sessione plenaria del Comitato centrale tenutasi il 30 giugno 2024 l'ha nominata Incaricata nazionale del PMLI per i rapporti con le organizzazioni e i movimenti femministi.
Subito dopo, Martenghi ha commentato il tema della Commemorazione, per rimarcare fortemente che quello dell'emancipazione delle donne è un tema che riguarda tutto il PMLI, non solo le compagne. A questo proposito ha ricordato quanto detto dal compagno Scuderi intervenendo alla riunione allargata della Commissione femminile del CC del PMLI del 10 novembre 1990: “Non è possibile che avvenga l'emancipazione del proletariato se non avviene l'emancipazione femminile. Sono due cose dialetticamente legate fra loro. È il proletariato, e perciò il partito del proletariato, il nostro Partito, che ha questo problema; è l'intero Partito che l'affronta, è l'intero Partito che lo cura, è l'intero Partito che lo vuol risolvere grazie a voi, grazie alla Commissione femminile centrale e a tutte le istanze del Partito
”.
Citando inoltre un articolo non firmato intitolato “Viva le compagne” pubblicato su “Il Bolscevico” n. 1 del 2008, in cui il Segretario generale sottolineava che “le compagne però hanno un compito in più, specifico anche se non esclusivo, quello di conquistare le masse femminili alla causa del socialismo, del proletariato e del Partito
”, la compagna ha rivolto un caloroso appello “alle operaie, alle lavoratrici, alle intellettuali e alle ragazze che lottano per i diritti delle donne e per cambiare l'Italia a unirsi al PMLI come militanti o simpatizzanti o alleate per dare una maggiore forza e influenza alla voce del PMLI sull'emancipazione delle donne”. Invitando anche le avanguardie femminili a leggere la linea e la storia del PMLI per venire a combattere con esso, magari cominciando con l'ascoltare l'importante intervista del compagno Mino Pasca, Portavoce nazionale del PMLI, pubblicata in agosto su Youtube. Al compagno Pasca la platea ha rivolto un lungo e caloroso applauso.
Avviandosi a concludere il suo intervento, Martenghi ha attaccato il governo neofascista Meloni, Mussolini in gonnella, definendolo una iattura per le masse popolari, a cominciare da quelle femminili e che segue le orme della dittatura fascista di Mussolini. “Va abbattuto prima che completi il regime capitalista neofascista attraverso la separazione delle carriere dei magistrati e il premierato mussoliniano”, ha esclamato con forza la compagna tra gli applausi scroscianti della sala, rinnovando l'invito a tutte le forze antifasciste a unirsi e ad abbatterlo con la lotta di piazza.
Al termine del suo brillante intervento Scuderi si complimentava personalmente con lei, mentre tutta la sala in piedi le tributava un caloroso e prolungato applauso, scandendo successivamente per due volte le parole d'ordine “Mao, Mao, Mao”, e “PMLI, PMLI, PMLI”, lanciate al microfono dalla stessa Martenghi. Il Segretario generale sottolineava con queste parole l'entusiasmo espresso dalla sala: “Queste compagne vanno fortissimo. Noi siamo orgogliosi di avere questo tipo di compagne, che danno un esempio eccezionale a noi maschietti. Grazie compagne”.
Martenghi ha poi invitato la delegazione ad hoc ad andare a deporre l'omaggio floreale del Partito alla lapide dedicata ai martiri di Piazza Tasso trucidati dai fascisti repubblichini il 17 luglio 1944, invitando la sala a salutarla con un applauso.
Prima di dare la parola ai delegati delle istanze di base, dei simpatizzanti e degli amici del Partito per il saluto alla Commemorazione, la compagna ha espresso il profondo dispiacere di tutto il Partito per la decisione del compagno Emanuele Sala di non sedersi alla presidenza a causa delle sue condizioni di salute. Al compagno, seduto comunque in prima fila, tutta la sala ha tributato un affettuoso e prolungato applauso. Martenghi ha poi rivolto un caloroso e fraterno saluto, accompagnato con gli applausi dei partecipanti e un abbraccio virtuale del Segretario generale, al compagno Federico, fondatore e Responsabile dell'Organizzazione di Melzo (MI), che è in cattive condizioni di salute.
Infine, la compagna ha letto, ringraziandole/i e proponendo un applauso per ciascuna di esse/i, la lista delle istanze di base del Partito assenti per motivi di salute, professionali o economici e la lista dei simpatizzanti e degli amici del PMLI che hanno inviato un messaggio di saluto, informando che tali messaggi, insieme a quelli delle Organizzazioni e dei singoli comunisti esteri, sarebbero stati pubblicati su questo numero de “Il Bolscevico”.
I saluti delle istanze e dei simpatizzanti
Si sono quindi succeduti 15 interventi di delegati delle istanze di base, di simpatizzanti e di amici del Partito che hanno portato il loro saluto alla Commemorazione. La serie degli interventi, necessariamente abbreviati per stare nei tempi, si è aperta e chiusa coi saluti di due compagne. Tutti gli interventi, calorosamente applauditi dalla sala ed incoraggiati dal Segretario generale, con elogi rivolti soprattutto a quelli delle compagne, hanno espresso la grande unità del Partito intorno a Mao ed esaltato la sua figura e la sua opera, e segnatamente sul grande e cruciale tema dell'emancipazione delle donne, esprimendo un corale impegno ad applicare i suoi insegnamenti a partire dalla lotta per buttare giù il governo neofascista Meloni, far avanzare la linea del PMLI tra le masse nelle loro realtà di lavoro e di lotta, tra quelle femminili in particolare, e per dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso.
Per ragioni di spazio non riportiamo qui quanto detto negli importanti interventi, che comunque si possono leggere integralmente su questo numero de “Il Bolscevico”, ma ne citiamo solo alcuni brevi esempi, a partire dall'intervento della compagna Cristina, che li ha aperti portando il saluto della cellula “Mao” di Milano, e denunciando lo scandalo Palazzopoli che ha mostrato quanto marcio sia il capitalismo mettendo a nudo la corruzione e gli intrecci affaristici della giunta PD di Sala.
Il compagno Luigi ha portato il saluto militante del neonato Comitato provinciale di Napoli del PMLI, ringraziando il Segretario generale, il compagno Dario e tutto il Comitato centrale per l'apporto fondamentale e l'aiuto prestato nella sua costituzione. Egli ha poi espresso entusiasmo per i “due doni marxisti-leninisti” confezionati dal Partito tra Agosto e Settembre: il primo rappresentato dall'intervista al Portavoce nazionale del PMLI, compagno Mino Pasca, e il secondo dal discorso della compagna Caterina Scartoni, due eventi che ci arricchiranno tutte e tutti. Al termine dei meritati applausi della sala, il compagno Scuderi ha aggiunto il suo personale apprezzamento gridando “viva il Comitato provinciale di Napoli, viva il compagno Luigi!”.
Il compagno Martino, simpatizzante di Pomigliano d'Arco (Na), nel descrivere come Mao abbia messo già fin da giovane la causa dell'emancipazione femminile al primo posto nella sua lotta politica, ha sottolineato giustamente: “Quest'attenzione particolare ai diritti delle donne, che videro la loro piena applicazione durante la costruzione del socialismo in Cina, e in particolare con la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria, è parte integrante dei valori e degli obiettivi politici che ogni marxista-leninista dovrebbe tenere sempre a mente nel suo cammino politico”.
Il compagno Michele, che ha portato il saluto dell'Organizzazione della provincia di Bolzano, ha ribadito con forza che “la nostra Commemorazione non è una mera operazione nostalgica”, ma la facciamo “per gridare forte e chiaro ai nemici di classe che i comunisti in Italia non si sono affatto estinti, come vanno cianciando gli ideologhi borghesi”, facendo poi un'acuta critica al revisionismo e come si manifesta oggi in Italia, invitando ad utilizzare gli insegnamenti di Mao per riconoscerlo.
La compagna Moira, a nome della cellula “Engels” della Valdisieve (FI), nel salutare nella compagna Scartoni “un'esemplare militante marxista-leninista, che interpreta col suo instancabile lavoro, il ruolo fondamentale e insostituibile delle masse femminili, quelle che sorreggono l'altra metà del cielo”, è riuscita ad illustrare molto efficacemente, nel pur breve tempo a disposizione, il lavoro della cellula per radicarsi sul suo territorio, fornendo un esempio anche per le altre istanze del Partito e ricevendo anche gli elogi del Segretario generale.
La compagna Cinzia Giaccherini, a nome della cellula di Firenze che porta il nome della cara e indimenticabile compagna Nerina 'Lucia' Paoletti, ha concluso gli interventi rimarcando tra gli applausi che questa 49ª Commemorazione di Mao rilancia e aggiorna la linea del Partito dopo la pausa estiva, spronandoci “a lavorare bene tra le masse femminili dando il meglio di noi stessi”.
Il discorso di Caterina Scartoni
Alla fine degli interventi Martenghi ha dato notizia di un altro messaggio di saluto appena arrivato dalla Cina, annuncio accolto dalla sala con un festoso applauso e da una sottolineatura di Scuderi, che ha detto: “Lo ripeto ancora una volta: viva i compagni cinesi! Viva Mao!”.
Martenghi ha quindi dato la parola a Caterina Scartoni per il discorso commemorativo tenuto a nome del CC del PMLI, invitando i partecipanti a leggere la versione integrale pubblicata su questo numero de “Il Bolscevico” e sul sito del Partito, e informandoli che questa era la prima volta che la compagna teneva il discorso ufficiale ad una Commemorazione di Mao. Ciononostante, con voce chiara e tranquilla, temprata in oltre quarant'anni di partecipazione a comitati di lotta, assemblee e manifestazioni, la compagna ha tenuto con autorevolezza per oltre un'ora la costante attenzione del pubblico, che ha sottolineato con molti applausi i vari passaggi del suo magistrale discorso, in un crescendo di entusiasmo e di partecipazione.
Nella prima parte del discorso la compagna ha descritto, riferendosi anche ad appropriate citazioni di Mao poco conosciute che hanno meravigliato e suscitato gli applausi entusiasti dei partecipanti, la grande attenzione che Mao ha sempre dedicato al tema dell'emancipazione delle donne, fin dalle sue prime lotte politiche giovanili. Tratteggiando poi con chiarezza la storia della lotta e della progressiva conquista dei diritti politici e civili delle donne cinesi nel fuoco della lotta di classe sotto la guida del Partito comunista cinese e di Mao, per emanciparsi dalle usanze feudali e conquistare la parità di diritti, attraverso la loro partecipazione in prima fila alla lotta rivoluzionaria per la liberazione della Cina dal feudalesimo, dall'imperialismo giapponese e dal fascismo del Kuomintang e per la costruzione del socialismo, e alla Grande Rivoluzione Culturale Proletaria.
A fronte di questa storia esemplare, che a partire dagli anni '60 ha ispirato le lotte delle donne per l'emancipazione in tutto il mondo all'insegna del celebre motto di Mao “Le donne portano sulle spalle la metà del cielo
”, l'oratrice ha denunciato con forza il ritorno alle disuguaglianze di genere nella Cina socialimperialista di Xi Jinping, che sta restaurando le tradizioni e i valori confuciani della famiglia e spingendo le masse femminili cinesi a sottomettersi di nuovo alla schiavitù domestica e al patriarcato. “Alla parata militare bellicista in occasione dell'ottantesimo anniversario della vittoria nella guerra di resistenza della Cina contro l'aggressione giapponese – ha aggiunto con voce vibrante di sdegno la compagna Scartoni - Xi si è vestito come Mao, per accreditarsi di fronte al popolo cinese, ma nel suo discorso non ha mai citato Mao, che è stato l'artefice principale di quella storica vittoria del popolo cinese!”. E il Segretario generale si è unito agli applausi dei presenti gridando: “Abbasso Xi Jinping! Viva Mao!”.
Successivamente l'oratrice ha illustrato sinteticamente, utilizzando chiarificanti citazioni dei Maestri e di Scuderi, la storia del femminismo come movimento borghese e riformista, fino alle attuali tante correnti che lo compongono, e le differenze con la concezione marxista-leninista dell'emancipazione delle donne. Un capitolo a parte l'ha dedicato al movimento transfemminista Non una di meno, che rappresenta la sinistra riformista della galassia femminista, e col quale il PMLI sta lavorando, secondo le indicazioni di Scuderi e sotto la guida della stessa compagna Scartoni, nonostante le divergenze ideologiche e strategiche che ci dividono e nella logica di fronte unito su specifiche rivendicazioni concrete.
L'oratrice ha quindi sviluppato il corposo tema dei sei compiti principali del Partito nella lotta per l'emancipazione delle donne e per il socialismo, a partire da quello di lavorare per abbattere il governo neofascista Meloni, che – ha sottolineato la compagna tra gli applausi - nonostante sia retto da una donna è “il peggior governo che le masse femminili abbiano conosciuto dopo quello di Mussolini”. Per poi affrontare via via tutti gli altri, mettendoli a fuoco con grande capacità di sintesi e di chiarezza uno per uno: dal compito di convincere il proletariato e le masse a seguire la via maestra dell'Ottobre, con una serrata critica delle illusioni costituzionali a cui occorre contrapporre la lotta di classe per il socialismo e il potere del proletariato, al compito di lavorare per fare chiarezza sull'imperialismo, sul sostegno alla resistenza dell'Ucraina e del popolo palestinese e sul pericolo della guerra mondiale imperialista. Dal compito di convincere le avanguardie femminili a sposare la linea del PMLI sull'emancipazione delle donne, al compito di aiutare le masse nella soluzione dei loro problemi immediati. Fino al sesto e ancor più strategico compito, che è quello di dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso.
Arrivando alla conclusione, la compagna Scartoni ha rimarcato che tutto il partito si deve impegnare nel portare avanti questi sei compiti strategici nella lotta per l'emancipazione delle donne e per il socialismo, e ha lanciato “un appello particolare alle compagne, membri e simpatizzanti del Partito, perché svolgano in questo fondamentale impegno un ruolo di protagoniste d’avanguardia”. Chiudendo, a tal proposito, il suo brillante discorso con questa magistrale indicazione di Scuderi: “Le compagne siano le prime in tutto: nello studio, nella lotta, nell'applicazione e nella difesa della linea, dello stile e del metodo di lavoro del PMLI, nella coerenza, nell'abnegazione rivoluzionaria, nel sacrificio e nell'esempio all'interno del Partito e verso le avanguardie femminili che lottano per l'emancipazione delle donne contro il capitalismo e il cambiamento sociale
”.
Le conclusioni della manifestazione
Al termine del discorso di Scartoni, mentre tutta la sala in piedi le tributava un lungo, affettuoso e meritato applauso, il Segretario generale l'ha abbracciata complimentandosi con lei e ringraziandola calorosamente.
Dopo il lancio delle parole d'ordine, “Mao, Mao, Mao” e “PMLI, PMLI, PMLI”, scandite ciascuna due volte, tutta la sala in piedi e a pugno chiuso ha intonato in coro i tre inni del Partito: “L'Internazionale”, “Bandiera Rossa” e “Il Sole Rosso”. Seguiti subito dopo dal lancio delle parole d'ordine:
“Per la parità e l'emancipazione, occorre il socialismo e la rivoluzione”!
“Giù, giù, giù, governo Meloni buttiamolo giù”!
“Viva Marx, viva Engels, viva Lenin, viva Stalin, Viva Mao Zedong”!
“Con Mao per sempre”!
“Coi Maestri e il PMLI vinceremo”!
Al termine la compagna Martenghi, a nome del Comitato centrale del PMLI e della presidenza, ha ringraziato tutti i partecipanti, rivolgendo un ringraziamento particolarmente caloroso a tutti coloro che hanno versato dei contributi economici, prima e anche durante la Commemorazione. “Tutte le donazioni, da un euro in su, per noi sono come il pane, l’acqua e l’aria”, ha sottolineato la compagna.
Infine, augurando a tutti buona salute e un buon ritorno a casa, e invitando i simpatizzanti e gli amici del Partito presenti a scrivere a “Il Bolscevico” le loro impressioni sulla manifestazione, la compagna ha dichiarato vittoriosamente conclusa la Commemorazione di Mao del 2025.
Il Segretario generale e Maestro del PMLI, Giovanni Scuderi, ha dato appuntamento a tutti all'anno prossimo, per il 50° anniversario della scomparsa di Mao: “Lo dobbiamo festeggiare alla grande, viva Mao”, ha detto salutando gli intervenuti, con diversi dei quali si è poi intrattenuto cordialmente a parlare.
10 settembre 2025