Interventi di Istanze intermedie, di base e di simpatizzanti del PMLI
Cristina Premoli a nome della Cellula “Mao” di Milano
Cari compagne e compagni,
a nome della Cellula “Mao” di Milano vi porto il nostro militante saluto marxista-leninista.
Nella nostra città abbiamo visto ancora una volta quanto marcio sia il capitalismo con lo scandalo Palazzopoli, che ha messo a nudo la corruzione e gli intrecci affaristici della giunta PD Sala. Questi signori si riempiono la bocca di belle parole su “trasparenza”, “sostenibilità”, “inclusività” ma nei fatti difendono solo gli interessi dei costruttori, dei palazzinari e delle banche, calpestando i bisogni reali delle masse popolari. Noi marxisti-leninisti denunciamo e condanniamo con forza questa politica al servizio del capitale e di urbanistica antipopolare. Sala è corresponsabile dello sgombero dello storico centro sociale antifascista Leoncavallo. Leoncavallo deve vivere!
Sul piano nazionale, il governo neofascista della ducessa Meloni riduce i diritti delle donne, ne limita la libertà di scelta e vorrebbe ricacciarle in casa a fare da madri o badanti a tempo pieno e da serve del marito, come nei tempi bui del fascismo mussoliniano. Questo è un attacco diretto all’emancipazione femminile conquistata con dure lotte!
Noi, marxisti-leninisti, rivendichiamo e difendiamo con orgoglio la linea femminile del PMLI, che vede l’emancipazione della donna basata sul lavoro stabile e la socializzazione del lavoro domestico e che afferma che solo con la partecipazione attiva e dirigente delle donne proletarie e lavoratrici il socialismo potrà trionfare e avanzare!
Con gli insegnamenti immortali di Mao e con la guida del PMLI, continueremo a combattere in prima fila contro il capitalismo, il neofascismo, il patriarcato e ogni forma di oppressione di classe e di genere, per l’Italia unita, rossa e socialista!
Al Servizio del Partito! Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
Luigi Podromo a nome del Comitato provinciale di Napoli
Care compagne e cari compagni,
con una certa gioia nel cuore mista a profonda commozione che vi porto i saluti militanti del neonato Comitato provinciale di Napoli del PMLI, costituitosi nel luglio scorso grazie all’apporto fondamentale del Segretario generale e Maestro del PMLI, Giovanni Scuderi. Grazie Giovanni per la fiducia che ci hai accordato in questo momento storico nel quale il proletariato e le masse popolari stanno combattendo con forza contro il governo neofascista della ducetta in gonnella Giorgia Meloni. Un caro saluto anche al compagno Dario, che è stato vicino ai compagni campani nella costruzione del Comitato e a tutto il Comitato Centrale, in questa giornata importante dedicata a Mao.
Il Partito ha confezionato, tra agosto e settembre, due doni marxisti-leninisti: il primo rappresentato dall’intervista al portavoce nazionale del PMLI, compagno Mino Pasca, che rappresenta una arricchimento marxista-leninista soprattutto sul ruolo di Gramsci, del PCI e sul rapporto tra il revisionista di “sinistra” Secchia e i gruppi di allora che si richiamavano al marxismo-pensiero di Mao; il secondo dal discorso odierno della compagna Caterina Scartoni e il tema scelto, fondamentale per le sorti sia del PMLI che della rivoluzione socialista, sul ruolo delle donne nella lotta di classe e per il socialismo nel nostro Paese. È un argomento che inevitabilmente ci arricchirà tutte e tutti, sull’onda dello studio di Mao relativo alla condizione femminile che ha sviluppato il marxismo-leninismo, influenzando moltissimo la lotta delle donne nel nostro Paese (si pensi soltanto alle vittorie su aborto e divorzio) e oggi nella battaglia contro il patriarcato, il maschilismo, il machismo e tutte le altre porcherie ideologiche inventate dalla borghesia in camicia nera che vuole il richiamo, tramite l’esecutivo Meloni, alla triade “Dio, patria, famiglia”.
Dobbiamo combattere seriamente il governo neofascista della ducessa Giorgia Meloni e le sue diramazioni locali, anche se della “sinistra” borghese come la giunta antipopolare del barone Manfredi; nel bailamme delle elezioni regionali che si dovrebbero svolgere tra ottobre e novembre il quadro che si va componendo è una sfida tra la Carfagna (Forza fascisti) e il caporione del M5S Fico, dopo la giunta decennale guidata dal presidente in orbace De Luca. Non ci sarà nulla per il proletariato e tra i candidati alla poltrona regionale non compaiono gli appartenenti al proletariato, ma tutti o quasi appartengono alla classe dominante borghese. Nei programmi fino ad ora non c’è un solo accenno alla reindustrializzazione della Campania, ad un piano straordinario per l’occupazione, al lavoro giovanile, alla casa, alle periferie urbane, e ai quartieri popolari, soprattutto quelli di Napoli e provincia, men che meno per i trasporti (basti pensare alla fatiscente e perennemente in ritardo Circumvesuviana) e ambiente (con la raccolta differenziata lontana dal 50% a Napoli). L’astensionismo per noi marxisti-leninisti campani è l’unica arma per affossare i due poli del regime neofascista, le loro appendici e i loro lacchè prezzolati alle prossime elezioni regionali della Campania.
W il Comitato provinciale di Napoli del PMLI!
Gloria eterna al grande maestro del proletariato internazionale Mao Zedong!
Coi Maestri e con il PMLI vinceremo!
Nicola a nome della Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli
Care compagne e cari compagni,
vi portiamo i nostri saluti militanti nel giorno della Commemorazione di Mao giunto al suo 49esimo appuntamento.
Permetteteci di dare un forte e caloroso abbraccio alla compagna Caterina Scartoni e a tutto il Comitato Centrale del Partito per il tema scelto sul ruolo delle donne nella lotta di classe e per il socialismo nel nostro Paese. È un tema fondamentale che non può che arricchire il Partito in generale e la Cellula in particolare per fare in modo che la componente femminile si avvicini sempre di più al PMLI e ne diventi l’avanguardia di classe che ci porti alla rivoluzione socialista.
Mao ha difeso, applicato, sviluppato e arricchito il marxismo-leninismo, influenzando moltissimo la lotta delle donne nella battaglia contro il patriarcato, il maschilismo, il machismo e tutte le altre porcherie ideologiche inventate dalla borghesia per sottomettere nel tempo la donna senza farle acquisire in pieno i suoi diritti. Non è un caso che ancora oggi la diseguaglianza, soprattutto su lavoro e salario, tra uomo e donna è talmente palese nei dati Istat come il capitalismo ha fallito nelle politiche sociali volte a trovare questa eguaglianza, sancita solo sulla carta costituzionale, all’art. 3, ma di fatto una chimera. La lotta di classe delle donne passa attraverso oggi e contro il governo neofascista della ducessa Giorgia Meloni e quella comunale del barone Manfredi; importante sarà la tornata elettorale regionale per smascherare i due candidati presidenti alla regione Campania che, se confermati, rappresenterebbero né più né meno la borghesia locale. Nel frattempo non daremo tregua alla giunta PD-M5S che non ha risolto un problema a Napoli e, soprattutto, su lavoro, casa, periferie urbane, quartieri popolari, trasporti e ambiente, distinguendosi per assenza, inefficacia, insufficienza, superficialismo e lontananza anni luce dai bisogni del proletariato e delle masse popolari.
Compagna Caterina siamo ansiosi di ascoltare il tuo discorso per trarre i giusti insegnamenti e arricchimenti per far sì che tante donne e giovani ragazze si avvicinano al PMLI e sposino la sua linea proletaria rivoluzionaria.
Gloria eterna al grande maestro del proletariato internazionale Mao Zedong!
Coi Maestri e con il PMLI vinceremo!
Martino, simpatizzante di Pomigliano d'Arco (Napoli)
Compagne e compagni,
Mao soleva dire che le donne tenessero in mano l’altra metà del cielo. Durante gli anni in cui in Cina si andava edificando il socialismo, la questione femminile veniva sollevata per la prima volta nella storia del “regno di mezzo”. Come ricorda Maria Antonietta Macciocchi, nel suo dialogo con il Timoniere, questi esordì discutendo della condizione della donna e di quanto sia stata uno dei temi fondamentali per cui iniziò a battersi sin da giovanissimo, come dimostra questo breve estratto dell’intervista che le rilasciò.
“Da giovane ho cominciato anch'io a lottare per i diritti delle donne. Sarai meravigliata. Ma prima di noi, nessuno si era mai rivolto alle donne in Cina, come se l'altra metà del cielo fosse inesistente. Una ragazza si suicidò nel mio paese, Chang Sha, perché rifiutava il matrimonio che le veniva imposto […] Per denunciare la servitù delle donne, arrivai a vestirmi da donna, per provocare il paese, e dissi che sarei rimasto con quegli abiti femminili finché le donne non fossero state liberate. Fu un grande scandalo. Ma attorno a me si misero tutti i giovani del paese. […] Durante la lunga marcia, diecimila chilometri, avevamo fatto 150 mila prigionieri. La metà erano donne. Le tenevamo qualche giorno e poi le mandavamo via. Ma quelle ritornavano indietro di nascosto. Per la prima volta parlavano delle loro sciagure. Facevano dei racconti sulla loro vita e sulle miserie, esternandosi con le altre. Noi insegnavamo loro il diritto all'amore, il diritto al divorzio, il diritto all'eguaglianza con il marito. E loro ci sono state dietro, ci hanno seguito in molte fino a Yenan. Hanno combattuto con noi, partecipato alle imboscate, sono cadute al nostro fianco. Hanno affrontato talora il martirio, con eroismo.”
Questa attenzione particolare ai diritti delle donne, che videro la loro piena applicazione durante l’edificazione del socialismo in Cina e in particolare con la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria, è parte integrante dei valori e degli obiettivi politici che ogni marxista-leninista dovrebbe tenere bene a mente nel suo cammino politico per raggiungere ed edificare il socialismo tramite la dittatura del proletariato.
La linea di massa non può che passare anche per l’emancipazione femminile, contraddizione sociale che nel capitalismo raggiunge il suo picco più alto nell’ipocrita e borghese garanzia di “diritti individuali” senza che a questi siano seguiti diritti sociali ed effettivi. Ciò è auto-evidente nel fatto che attualmente al governo vi sia una donna, Giorgia Meloni, ma ciononostante l’attuale esecutivo sia forse uno dei più maschilisti e retrogradi della storia del nostro Paese dal dopoguerra a oggi, come si può notare nel mantenimento e approfondimento della differenza di salari tra uomo e donna, nell’ufficioso atteggiamento di “pressioni” nei confronti delle donne in ambito professionale e accademico a “ritirarsi” per “mettere su famiglia”, nella sufficienza che subiscono le lavoratrici donne atta a giustificare il loro sfruttamento e nell’imbelle atteggiamento delle istituzioni nei riguardi di fenomeni come le morti sul lavoro, di cui una cospicua percentuale è femminile, e i femminicidi e, infine, nelle politiche sociali atte a promuovere il familismo e a ingabbiare ancora di più le donne nei loro ruoli “tradizionali”.
Solo applicando gli insegnamenti di Mao sulla questione femminile alle condizioni particolari del nostro Paese potremo risolvere tutte queste contraddizioni e raggiungere finalmente la vera emancipazione delle donne; per farlo, è necessario unire il maggior numero di forze possibili e fare fronte unito, contro il regime neofascista del Mussolini in gonnella e le sue politiche maschiliste e anti-femminili, contro il capitalismo, per il socialismo e il potere politico in mano al proletariato.
Colgo l’occasione, inoltre, per porre i miei saluti ai compagni napoletani e ischitani in virtù della recente costituzione del comitato provinciale del PMLI, in particolar modo il compagno Gianni Vuoso, che sull’isola d’Ischia ha sapientemente attuato la tattica del fronte unito e della linea di massa con i diversi gruppi ecologisti e ambientalisti attivi sul territorio, e il compagno Luigi Prodomo, che con il fronte unito nell’ambito della lotta dei disoccupati di Napoli, aiutato dai bravi e volenterosi compagni napoletani, ha permesso il raggiungimento di importanti conquiste a breve e lungo termine.
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
Michele a nome dell’Organizzazione della provincia di Bolzano
Care compagne e cari compagni, amiche ed amici del PMLI. Vi porto i saluti dell'Organizzazione della Provincia di Bolzano del PMLI.
Anche quest'anno, puntualmente, noi marxisti-leninisti commemoriamo Mao, nel 49° anniversario della sua scomparsa. La nostra commemorazione non è una mera operazione nostalgica, burocratica o meccanica. Noi marxisti-leninisti commemoriamo Mao per gridare forte e chiaro ai nemici di classe che i comunisti in Italia non si sono affatto “estinti”, come vanno cianciando gli ideologi borghesi. Mao, attraverso la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria da lui ideata e diretta, ha dato un colpo devastante al revisionismo, che in Italia ha avuto i suoi massimi rappresentanti in Palmiro Togliatti e Antonio Gramsci con le loro teorie controrivoluzionarie, attualmente incarnate e rappresentate da imbroglioni falsi comunisti come Mauro Alboresi, Maurizio Acerbo, Marco Ferrando, Alberto Lombardo, etc. Ma cosa intendiamo noi marxisti-leninisti per “revisionisti”? Come riconoscerli? Ce lo spiega Mao con queste parole:
“Negare le sue verità universali questo è il revisionismo. I revisionisti cancellano le differenze tra socialismo e capitalismo, tra la dittatura del proletariato e quella della borghesia. Ciò che sostengono di fatto non è la linea socialista, ma quella capitalista”
. E ancora: “Il revisionismo, opportunismo di destra, è una corrente ideologica borghese, è ancora più pericoloso del dogmatismo. I revisionisti, opportunisti di destra, approvano a parole il marxismo e attaccano anch'essi il 'dogmatismo'. Ma i loro attacchi sono diretti in effetti contro la sostanza stessa del marxismo. Essi combattono o snaturano il materialismo e la dialettica, combattono o tendono di indebolire la dittatura democratica popolare e il ruolo dirigente del Partito comunista, come anche la trasformazione e l'edificazione socialiste.”
Impariamo da Mao nella fondamentale lotta per l'emancipazione delle donne italiane.
Compagne e compagni, avanziamo con forza e fiducia per dare al PMLI un corpo da Gigante rosso, guidati da queste parole di Mao: “Il sistema socialista finirà col sostituirsi al sistema capitalista; è una legge obiettiva, indipendente dalla volontà dell'uomo. Per quanto i reazionari si sforzino di fermare la ruota della storia, prima o poi la rivoluzione scoppierà e sarà inevitabilmente vittoriosa”.
Grazie Mao!
Con Mao per sempre!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
Lorenzo a nome della Cellula “Vincenzo Falzarano” di Fucecchio (Firenze)
Care compagne e compagni, il 26 dicembre del 1991, all'indomani della dissoluzione dell'Unione Sovietica (ma di “sovietico” non era rimasto niente, sostituito dal revisionismo e dal socialimperialismo), tutti i pennivendoli borghesi sentenziavano: il marxismo ha fallito! E prevedevano l'inizio di una nuova era di pace, giustizia, ricchezza e prosperità.
Ad oltre 30 anni di distanza di questa nuova era non solo non vi è traccia, ma le contraddizioni sono aumentate e i conflitti sono innumerevoli, anche nell’Unione europea, nell'auto proclamato continente dei diritti, con l'aggressione dell'Ucraina da parte della Russia. Il Medio oriente è messo a ferro e fuoco dal regime nazi sionista israeliano, reo di perpetuare un genocidio ai danni del popolo palestinese, bombardare la Siria, il Libano e, con l'aiuto degli Usa, l'Iran, rischiando di scatenare un conflitto di proporzioni molto più grandi, infischiandosene anche dei moniti dell'ONU, oramai succube degli imperialismi, e perciò da scegliere come chiede il PMLI.
La UE di tali guerre è complice, soprattutto di quella che Israele muove nei confronti degli altri Stati in Medio oriente, continuando a fornire armi all'esercito sionista, guardandosi bene dall'imporgli sanzioni e tagliare i rapporti diplomatici. Con il Rearm Europ, il piano che vuole l'Europa armata fino ai denti da qui a pochi anni, il tutto a scapito delle spese per il sociale, è chiaro che anche l'UE si prepara alla guerra imperialista.
La situazione italiana non è certo migliore. Il governo della Mussolini in gonnella sta asfaltando come un panzer quel poco che è rimasto della scuola e della sanità pubbliche, e degli stessi diritti democratico borghesi, sempre più spesso ricorrendo ai decreti, bypassando di fatto il parlamento, ormai poco più di un orpello dove si ratificano decisioni prese altrove. Con il decreto sicurezza, solo momentaneamente stoppato dalla Cassazione, ma a suo tempo prontamente firmato da Mattarella, l'attacco alla magistratura, ai giornalisti scomodi, i tentativi di voler imporre il nucleare come energia pulita, il voler imporre con il Vaticano la loro legge sul fine vita.
Sul tema dell'emancipazione femminile, che è al centro della commemorazione, con questo governo i diritti delle donne non avanzano di un millimetro, anzi, fanno dei passi indietro. Questo governo neofascista si è distinto per i continui attacchi allo stato sociale e alla 194, i tagli al fondo antiviolenza, per aver reso la gestazione surrogata reato anche se effettuata all'estero. Il governo attuale è impregnato di ideologia maschilista, antifemminista e clericale. Nonostante sia presieduto da una donna, madre e cristiana, siamo agli ultimi posti come occupazione femminile e sulle donne viene scaricata la maggior parte della crisi del sistema capitalistico.
Come Partito del proletariato abbiamo il compito storico di seppellire il capitalismo, le armi le abbiano: il marxismo-leninismo-pensiero di Mao, una scienza che se adattata alla situazione specifica ed attuata correttamente porta dritti alla vittoria! E allora si che si aprirà una nuova era.
Franco Panzarella a nome della Cellula “G. Stalin” di Prato
Care compagne e compagni, vi porgo il caloroso e rosso saluto della Cellula “G. Stalin” di Prato del PMLI.
Un particolare ringraziamento va alla valorosa compagna Caterina, che con grande spirito di sacrificio e dedizione per la prima volta si accinge a tenere il discorso ufficiale per la celebrazione del 49° Anniversario della morte del grande Maestro del proletariato internazionale Mao.
Siamo sicuri che la compagna assolverà questo importante compito che il Partito le ha affidato e ci fornirà ulteriori spunti di riflessione e insegnamenti non solo per quanto riguarda il ruolo delle donne nella lotta di classe e la lotta per il socialismo in Italia, che è il tema scelto dal Comitato Centrale del Partito per questa commemorazione, ma anche interessanti approfondimenti del marxismo-leninismo-pensiero di Mao che sicuramente ci saranno utili per affrontare il nuovo anno di lotte e battaglie politiche che ci attende.
Fin dal primo giorno di assemblea permanente, la Cellula Stalin di Prato è impegnata in modo particolare a sostegno degli operai della ex Gkn che da quattro anni lottano contro i licenziamenti e la grande speculazione immobiliare e si battono come leoni per la fabbrica pubblica e socialmente integrata.
Nonostante le manganellate della polizia del governo neofascista Meloni, le denunce e i tentativi di repressione giudiziaria, che in alcuni casi hanno colpito anche il compagno Franco Panzarella, la nostra Cellula continua ad essere in prima linea nella lotta contro il bestiale sfruttamento capitalista che la fa da padrone in tutto il distretto industriale pratese, negli scioperi e nei picchettaggi davanti ai cancelli delle fabbriche promossi dal Sudd-Cobas Prato-Firenze.
Insieme alle compagne e ai compagni del Comitato 25 Aprile Prato, la Cellula tiene alta la bandiera dell'antifascismo nella nostra città medaglia d'argento per la Resistenza non solo nelle ricorrenze storiche del 25 Aprile e del 6 Settembre, giorno della liberazione di Prato dal nazifascismo e dell'eccidio dei 29 partigiani trucidati a Figline, ma anche in occasione di raduni e iniziative neofasciste come è successo ad esempio in occasione della manifestazione nazionale antifascista del 23 marzo 2019 contro i neofascisti di Forza Nuova che proprio a Prato volevano commemorare il centesimo anniversario della fondazione dei “Fasci italiani di combattimento” e del più recente presidio antifascista del 28 giugno scorso in Piazza Ciardi contro l'associazione neofascista Etruria 14 che ha invitato a Prato il pronipote del duce, Caio Giulio Cesare Mussolini, per presentare il suo libercolo “Mussolini e il fascismo, l'altra storia”.
Fedele al marxismo-leninismo-pensiero di Mao e con la linea e l'aiuto del Partito la nostra Cellula è già impegnata ad affrontare le prossime importanti battaglie politiche, elettorali e sindacali che ci attendono a cominciare dalle imminenti elezioni regionali del 12 e 13 ottobre 2025 che coinvolgono anche la Toscana; le elezioni comunali a Prato che si terranno in primavera in seguito alle dimissioni della prima sindaca PD della storia della città, Ilaria Bugetti, che è durata appena 10 mesi prima di essere decapitata insieme a tutta la Giunta (PD-M5S) dall'inchiesta sul criminale intreccio politico-imprenditoriale-massonico che attanaglia gran parte del distretto industriale di Prato e provincia, fino al prossimo congresso della Cgil.
La strada è tortuosa, Ma noi la percorreremo fino in fondo, otterremo nuove vittorie e l'avvenire sarà radioso. Convinti sempre di più che, come dice Mao: "il sistema socialista finirà col sostituirsi al sistema capitalista; è una legge obiettiva, indipendente dalla volontà dell'uomo. Per quanto i reazionari si sforzino di fermare la ruota della storia, prima o poi la rivoluzione scoppierà e sarà inevitabilmente vittoriosa''
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Viva Mao!
Viva il PMLI!
Con i Maestri e il PMLI vinceremo!
Giada a nome della Cellula “Stalin” di Forlì
Care compagne e cari compagni,
porto i saluti della Cellula "Stalin" di Forlì a questo appuntamento così importante non solo per il nostro Partito, in quanto ci consente di rivederci e soprattutto perché ad ogni Commemorazione la vita e l'opera di Mao risultano sempre più illuminanti e fonti di insegnamento, per l'oggi e per il domani, ma anche per lo sviluppo della lotta di classe nel nostro Paese, perché è solo grazie al PMLI, ai suoi gloriosi e mai abbastanza ringraziati fondatori, ai suoi dirigenti, a partire dal Segretario Generale compagno Scuderi, ai suoi militanti che danno corpo e gambe alla linea del Partito, e ai suoi simpatizzanti e amici, che costituiscono un sostegno politico e organizzativo indispensabile, che oggi in Italia esiste ancora il pensiero di Mao come parte fondamentale e indissolubile del marxismo-leninismo, del costituisce la punta più avanzata, il ramo più alto del grande albero rosso le cui fondamenta e sviluppo precedenti portano il nome di Marx, Engels, Lenin e Stalin.
Come Cellula "Stalin" di Forlì possiamo solo chinarci di fronte a questi 5 grandi Maestri del proletariato internazionale, e al contempo alzare la testa di fronte alla borghesia e ai suoi lacche', continuando a batterci contro la giunta di destra Zattini, per difendere i diritti delle masse popolari e lavoratrici, come nel caso dei lavoratori, prevalentemente migranti, impiegati nel settore del mobile imbottito in lotta da tempo, in varie aziende e a più riprese, per la difesa del posto di lavoro, contro la precarietà, il supersfutttamento e le pessime condizioni di lavoro e di sicurezza.
Buona commemorazione compagne e compagni, buona relazione compagna Scartoni, buona lotta di classe a tutto il Partito!
W Mao!
W i 5 Maestri!
W il PMLI!
Moira a nome della Cellula “F. Engels” della Valdisieve (Firenze)
Care compagne cari compagni, la cellula del PMLI della Valdisieve vi porta i propri saluti rossi e rivoluzionari.
Quest’anno la relatrice per conto del Comitato Centrale è la compagna Caterina, un’esemplare militante marxista leninista che interpreta con il suo instancabile lavoro il ruolo fondamentale e insostituibile delle masse femminili nella conquista di condizioni di vita migliori per le donne, ma anche per gli uomini, nella lotta di classe, nella produzione, e nella costruzione di una nuova società senza sfruttamento né oppressione.
Una fonte e un fulgido esempio d’insegnamento pratico quotidiano per le giovani marxiste, anticapitaliste, antimperialiste italiane se vogliono davvero apprendere gli insegnanti di Mao sulla questione femminile ed applicarli concretamente nei loro ambienti di vita e di lavoro.
Mao ha pronunciato parole di verità affermando che “le donne sorreggono l’altra metà del cielo”
.
Come Cellula della Valdisieve cerchiamo di portare avanti gli insegnamenti del Maestro Mao attraverso un lavoro militante nell’interesse delle masse popolari lavoratrici, legato allo smascheramento delle amministrazioni locali borghesi attraverso comunicati stampa, o partecipando attivamente ai comitati di scopo che si costituiscono e che rimangono un elemento fondamentale per allargare i fronti comuni e far conoscere il PMLI alle masse popolari.
Come ad esempio la partecipazione ad iniziative e manifestazioni per l’otto Marzo, per far conoscere alle giovani femministe il punto di vista marxista leninista per la lotta dell’emancipazione femminile.
Un esempio è la partecipazione alla campagna referendaria per il SI ai recenti referendum di giugno, sia come iscritti CGIL che come partito attraverso i nostri banchini, confermandoci come unico partito con la falce ed il martello e con la bandiera rossa presente sul territorio.
Insomma, anche se le nostre limitate forze in campo ed i molteplici impegni personali non ci consentono di svolgere un’opera politica e culturale più ampia e profonda affinché la cultura del proletariato dilaghi tra le masse locali, ed in particolare fra i giovani e le donne, non demordiamo e moltiplichiamo gli sforzi per dare anche nel nostro territorio un futuro splendente al PMLI.
Come ci insegna Mao infatti, il nostro scopo rimane quello di estirpare il capitalismo, Il potere della classe borghese e dei suoi governi per il socialismo, per il proletariato al potere, per Il risveglio politico del popolo, anche quello femminile. Non è certo un’opera facile, ma siamo sicuri che l’approfondimento di oggi della compagna Caterina sarà un'altra pietra della Lunga marcia che stiamo percorrendo.
Viva l’emancipazione femminile!
Viva Mao!
Con i Maestri e il PMLI vinceremo!
Franco Dreoni a nome dell’Organizzazione di Vicchio del Mugello (Firenze)
Compagne e compagni la componente femminile è la parte delle masse popolari più oppressa dal capitalismo e dal regime neofascista imperante governato dalla Mussolini in gonnella Meloni.
La battaglia per l'emancipazione femminile il PMLI la inquadra nella lotta per il socialismo di cui ne è una componente fondamentale. Le masse femminili hanno un ruolo importantissimo nelle varie lotte di piazza e da un paio di anni le abbiamo anche ammirate nelle innumerevoli manifestazione a difesa del martoriato popolo palestinese con in testa le donne palestinesi.
Un merito del PMLI e de “Il Bolscevico” è che per dare più risalto, peso e forza alla componente femminile usa i termini compagne e compagni, oppure operaie e operai ed elettrici ed elettori etc. Questa è una novità e un passo avanti nel lessico anche rispetto agli scritti del marxismo-leninismo.
Mao era un campione e da cui prendiamo costantemente esempio nella lotta contro il revisionismo contro il quale nelle nostre zone del Mugello bene o male ci troviamo costantemente a fare i conti.
Continueremo a lottare contro la mentalità istituzionale, e le illusioni elettoralistiche e partecipazioniste nelle istituzioni borghesi fortemente insinuate anche tra masse più avanzate di sinistra e nei vari movimenti, illusioni ultimamente incrementate perché parte di queste forze sono entrate nelle giunte comunali di Borgo San Lorenzo e Vicchio. Le battaglie vanno portate nelle piazze e non rimanere impantanati su un piano collaborazionista con le istituzioni, oppure su un piano strettamente legale senza dargli un respiro più ampio sul piano antigovernativo e antistituzionale.
W Mao!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
Angela, lettrice del saluto del simpatizzante Francesco Comunale di Butera (provincia di Caltanissetta)
Le donne forza portante della rivoluzione socialista
Come ogni anno i compagni del PMLI organizzano uno degli avvenimenti più significativi per tutti i sinceri comunisti: la commemorazione di Mao Zedong. Quest’anno, in occasione del 49º anniversario della sua scomparsa, il tema centrale è il ruolo della donna nella lotta di classe per il socialismo, non solo quella cinese, ma anche di tutte le rivoluzioni future.
La storia della rivoluzione cinese ci insegna una verità innegabile: non c’è liberazione delle classi oppresse senza liberazione delle donne. Sotto il vecchio regime feudale, le donne cinesi erano schiacciate da secoli di patriarcato: matrimoni combinati, analfabetismo, lavoro non riconosciuto, totale sottomissione al padre, al marito e ai figli maschi. Erano ridotte a schiave dentro la famiglia e nella società.
Con la rivoluzione guidata da Mao Zedong, la questione femminile venne posta al centro della costruzione del socialismo. “Le donne reggono metà del cielo” non fu uno slogan retorico, ma un principio politico e pratico: milioni di donne entrarono nella vita pubblica, nella produzione, nell’organizzazione collettiva.
Durante la lunga guerra popolare contro i signori della guerra, i giapponesi e il Kuomintang, le donne furono portatrici di armi, infermiere nelle retrovie e combattenti in prima linea. Con la vittoria del 1949 e la nascita della Repubblica Popolare Cinese, la rivoluzione consegnò loro strumenti concreti: la Legge sul Matrimonio del 1950 abolì i matrimoni forzati, riconobbe il diritto al divorzio e sancì l’uguaglianza tra uomini e donne.
Nel periodo del Grande Balzo in Avanti e della Rivoluzione Culturale, milioni di donne uscirono dalle mura domestiche per lavorare nei campi collettivi, nelle fabbriche, nelle scuole, negli ospedali. Per la prima volta nella storia della Cina, la donna non era più l’“ombra del marito”, ma un soggetto politico e produttivo. Le immagini delle donne che guidavano trattori, che prendevano parte alla produzione e alle milizie popolari, rappresentavano la nuova donna del socialismo.
Purtroppo, con l’ascesa dei revisionisti al potere in Cina, quel processo rivoluzionario di emancipazione subì un arresto. Ma la ruota della storia non si ferma: tornerà a girare e incendierà il globo intero. Con essa verranno lo sviluppo e l’emancipazione totale delle donne e la distruzione definitiva del patriarcato, affinché l’altra metà del cielo possa finalmente brillare.
Giorg, simpatizzante di Roma
Care compagne e cari compagni,
voglio ringraziare sentitamente il nostro Partito perché si dimostra ancora una volta quanto mai autorevole per avere dato incarico alla compagna Caterina Scartoni di tenere il discorso dedicato a 'Mao, il ruolo delle donne nella lotta di classe, la lotta per il socialismo in Italia'.
Caterina Scartoni ha infatti grande autorevolezza sul tema che sarà trattato perché si è sempre impegnata a fondo e concretamente, per conto del Partito, nelle questioni che riguardano l’emancipazione della donna, dando così un fulgido esempio marxista leninista di unione coerente tra teoria e prassi.
La sua autorevolezza è quindi l'autorevolezza del nostro Partito, che tale unione coerente ha sempre promosso.
Prosegui quindi oggi, compagna Caterina, e insegna a tutti noi a proseguire quella lunga lotta per l’emancipazione femminile, all’interno della lotta di classe, intrapreso negli ultimi secoli, in modo sempre più cosciente, dalle sorelle e dalle compagne che ti hanno preceduto, prima dalle sanculotte, poi dalle comunarde, dalle bolsceviche, dalle compagne cinesi della Lunga marcia e della Rivoluzione culturale proletaria, e infine dalle rivoluzionarie di tutto il mondo, perché senza le donne non si può costruire alcun socialismo in Italia e nel mondo.
Lavoratrici e lavoratori di tutti i Paesi, unitevi!
Ugo, simpatizzante di Genova
Compagne e compagni, come ogni anno il PMLI commemora la scomparsa del Grande Maestro del proletariato internazionale il compagno Mao Zedong. Una manifestazione importante sia perché celebra il pensiero e il ruolo che questo gigante ha saputo suscitare nel proletariato di tutto il mondo, e sia perché questa commemorazione possiede la proprietà di rilanciare gli insegnamenti necessari per trasmettere alle nuove generazioni la sapienza e la forza contenuta nel marxismo-leninismo-pensiero di Mao. E come ogni anno i media borghesi ignoreranno il valore politico e culturale di questa iniziativa, e se ne abbozzeranno l’evento sarà solo per criticare, per definire la manifestazione una dimostrazione di nostalgici del comunismo. Ma questo loro silenzio, o in alternativa quel loro screditare, non è dovuto perché la borghesia reputa questa commemorazione una farsa. Piuttosto perché ne ha timore. Perché teme quel giorno che il progetto politico del PMLI, modellato nella saggezza storica del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, diventerà maggioranza fra la classe operaia, fra la popolazione, e soprattutto guida rivoluzionaria fra le nuove generazioni. Teme quindi l’inevitabile momento in cui verrà abolito il sistema di produzione capitalistico. Non sarà per cui sufficiente alla borghesia tacere della nostra iniziativa politica e neppure tentare di negare la nostra esistenza. Diceva Marx – Il proletariato è il frutto dell’organizzazione capitalistica creata dalla borghesia, ma al tempo stesso il becchino che porterà alla sconfitta la borghesia stessa – Compagne compagni, aumentiamo gli sforzi, creiamo le premesse per dotare il PMLI di un Corpo da Gigante rosso e diventiamo, come ci indica la storia e il futuro, il becchino della borghesia.
Con Mao per sempre.
Carla, lettrice del saluto del simpatizzante Antonio di Sassari
Cari compagne e compagni, fraterni combattenti per la rivoluzione socialista,
oggi,ancora una volta,il nostro indimenticato Mao ci unisce nel ricordo e celebrazione della sua storica opera politica;giorno anche di mobilitazione per trasmetterne la conoscenza alle nuove generazioni, in modo non libresco, e praticarla creativamente nella quotidiana lotta di classe per abbattere la dittatura della putrida borghesia decadente, che genera distruzione di forze produttive e morte della società civile.
Il PMLI è figlio politico del pensiero di Mao e della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria, cresciuto tenacemente nell'esperienza più che cinquantennale della durissima e sanguinosa lotta di classe italiana:di fatto,nella teoria e nella pratica,è il migliore interprete in Italia del marxismo-leninismo-pensiero di Mao e del materialismo storico.
La sua esistenza è insostituibile per combattere fino alla sconfitta il criminale imperialismo dell'ovest e dell'est, l'insaziabile capitalismo e il marcio revisionismo suo protettore, la falsa democrazia borghese e il servile neofascismo sua opzione di riserva;insostituibile per dirigere il confronto in seno al proletariato sulla inevitabilità storica di prendere il potere; insostituibile per articolare la tattica di Fronte Unito delle masse popolari e delle forze politiche e sindacali che le sostengono; insostituibile per seguire la corretta via dell'Ottobre nella rivoluzione socialista e affermare la democrazia diretta, la liberazione del popolo dall'oppressione e dallo sfruttamento del capitale, la sottomissione della minoranza borghese alla dittatura del proletariato, lo sviluppo, oggi inimmaginabile, di nuove e potenti forze produttive.
L'obiettivo strategico, il Socialismo,sarà centrato dal PMLI alla guida del proletariato e delle masse popolari alleate e protetto da qualsiasi attacco, perseverando nell'applicare la giusta politica per cui “l'asse portante è la lotta di classe”.
Per sempre con Mao e con gli altri Grandi Maestri del proletariato internazionale Marx, Engels, Lenin, Stalin.
Viva il PMLI e il suo inossidabile Grande Maestro, compagno Giovanni Scuderi.
Moltiplichiamo i nostri sforzi sulla via dell'Ottobre per il Socialismo.
Cinzia Giaccherini a nome della Cellula “Nerina ‘Lucia’ Paoletti” di Firenze
Care compagne e compagni,
ci sentiamo onorati nel portare il saluto della Cellula “Nerina ‘Lucia’ Paoletti” di Firenze al Segretario generale e Maestro del PMLI Giovanni Scuderi, all’oratrice, ai membri della presidenza e a tutti i partecipanti a questa Commemorazione di Mao.
Il tema trattato dalla compagna Scartoni “Mao, il ruolo delle donne nella lotta di classe, la lotta per il socialismo in Italia” è fondamentale, sappiamo che ci rivolgiamo a più della metà del cielo, alle operaie, lavoratrici, studentesse, capaci di trascinare nelle piazze mariti, compagni/e e figli perché sono le più sfruttate e massacrate nella società capitalista. Ovviamente non tutte le donne sono uguali, e certamente non ci rivolgiamo alla Mussolini in gonnella Meloni, contro cui il Partito ha lanciato un forte appello per scendere in piazza, abbattere il suo governo neofascista e far avanzare la lotta per il socialismo.
Mao ha sempre rivolto molta attenzione e importanza ai problemi delle masse femminili, fin da subito le ha letteralmente liberate dalle catene che portavano ai piedi e attraverso la socializzazione e la collettivizzazione della gestione familiare ha contribuito all’emancipazione femminile dando un grande esempio e insegnamento al proletariato di tutto il mondo.
Questa viva Commemorazione rilancia e aggiorna attraverso le opere del Grande Timoniere la linea politica del Partito dopo la pausa estiva e ci sprona a lavorare bene tra le masse femminili e non solo, dando il meglio di noi stessi.
Noi compagne e compagni fiorentini ci impegniamo a continuare a criticare, attaccare e smascherare la giunta della sindaca piddina Sara Funaro e a diffondere i contenuti e le indicazioni scaturite dalla Commemorazione, insieme al potente appello di Scuderi “Operaie e operai, parliamoci!” per cercare di raggiungere e conquistare quante più proletarie e proletari possibili e masse giovanili alla causa del socialismo.
Siamo a fianco delle lavoratrici e lavoratori del commercio, della città del Giglio e dintorni, che hanno scioperato contro l’apertura dei negozi il 15 agosto per tutelare i propri diritti, contro il “Decreto salva Italia” che prevede la liberalizzazione degli orari dei negozi, contrastando l’arroganza padronale. Rivolgiamo un caloroso augurio di buon lavoro al neonato Comitato provinciale di Napoli del PMLI.
Gloria eterna a Mao!
Viva le masse femminili!
Viva il PMLI!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
10 settembre 2025