Messaggi delle istanze di base del PMLI assenti per motivi di salute, professionali e economici

Cellula “Sol dell'Avvenir” di Isola di Ischia (Napoli)
Care compagne, cari compagni,
porgiamo gli affettuosi saluti della Cellula “Il Sol dell’Avvenir” dell’isola d’Ischia. Ci dispiace per l’assenza dovuta a vari motivi che non siamo riusciti a superare.
Ci dispiace in particolare perdere l’occasione di ascoltare un intervento così importante quale quello che tratterà la compagna sulle donne. A tal proposito vorremmo contribuire con questa esperienza raccontata da Mao: “Durante la lunga marcia, diecimila chilometri, avevamo fatto 150 mila prigionieri. La metà erano donne. Le tenevamo qualche giorno e poi le mandavamo via. Ma quelle ritornavano indietro di nascosto. Per la prima volta parlavano delle loro sciagure. Facevano dei racconti sulla loro vita e sulle miserie, esternandosi con le altre. Noi insegnavamo loro il diritto all'amore, il diritto al divorzio, il diritto all'eguaglianza con il marito. E loro ci sono state dietro, ci hanno seguito in molte fino a Yenan. Hanno combattuto con noi, partecipato alle imboscate, sono cadute al nostro fianco. Hanno affrontato talora il martirio, con eroismo...”
Cogliamo l’occasione anche per ricordare che proprio nel nome di Mao e in onore al PMLI, la Cellula isolana si sta impegnando per acquisire obiettivi sempre più prestigiosi: l’apposizione della targa a Lenin nel comune di Lacco Ameno oggi visitata da turisti e residenti, la costituzione del Fronte Unito Ambientalista che è oggi una spina nel fianco delle giunte locali, l’organizzazione di manifestazioni per la Palestina, la nascita del Comitato Provinciale di Napoli del PMLI sorto grazie alla fattiva e fraterna collaborazione con la Cellula Vesuvio Rosso, la promozione di un dibattito sulla politica che, seppur in pieno agosto ha visto la partecipazione non solo di un nutrito pubblico ma soprattutto di esponenti di diverso orientamento politico a testimonianze del rispetto che si ha ad Ischia, per la nostra formazione politica. Ovviamente, siamo all’inizio e ci aspettano altri traguardi che cercheremo di raggiungere con l’entusiasmo e la gioia di contribuire a rafforzare il PMLI.
Viva il PMLI!
Viva le Cellule Vesuvio rosso e Il Sol dell’Avvenir!
W il neonato Comitato provinciale di Napoli del PMLI!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
 

Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Un saluto al Maestro compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, al Comitato centrale, all'Ufficio politico, ai compagni tutti.
In Cina le donne hanno avuto un ruolo determinante nella rivoluzione. Esse non combattevano solo per raggiungere l'uguaglianza con gli uomini, ma per "fare la rivoluzione", per contribuire al consolidamento del socialismo, unica via per raggiungere la loro stessa emancipazione e diventare realmente “l'altra metà dal cielo” .
Già a partire dal 1930 Mao promosse un decreto sul matrimonio, accompagnato da un piano di interventi nei confronti delle donne, che sanciva la libertà di matrimonio e divorzio e che aboliva la distinzione fra figli legittimi e illegittimi e altri diritti.
Milioni le donne che hanno partecipato alla guerra di liberazione contro l'invasore imperialista giapponese dando un importante contributo alla vittoria.
Le donne cinesi hanno preso parte con entusiasmo alla Grande Rivoluzione Culturale Proletaria, le ragazze si sono unite alle Guardie Rosse, lottando contro arretratezze patriarcali, contro i revisionisti nel Partito e nello Stato, un salto di qualità nella lotta per l'emancipazione delle donne, grazie al marxismo-leninismo-pensiero di Mao.
La lotta per l'emancipazione delle donne è parte integrante della lotta per il socialismo in Italia. Essa sarà realizzata completamente nel socialismo dove saranno spezzate le catene del patriarcato e del capitalismo e il lavoro domestico che sarà socializzato.
Per la lotta per il socialismo in Italia ci vuole un fronte unito di tutti gli anticapitalisti che si riconoscono nel socialismo scientifico e nella direzione del proletariato, “L'unica classe oggettivamente rivoluzionaria, totalmente antagonista alla classe borghese, in grado di emancipare tutta l'umanità emancipando se stessa. Una classe che nasce con il capitalismo e che è destinata a essere il suo becchino". Il PMLI è il partito d'avanguardia, il riferimento oggettivamente del proletariato rivoluzionario, nella lotta al sistema capitalista, e al governo neofascista Meloni.
La Cellula “Stalin” della provincia di Catania svolge un lavoro di fronte unito su obbiettivi di comuni interessi con altre realtà della sinistra catanese: contro il genocidio del popolo palestinese, contro la disoccupazione, contro il Ponte sullo Stretto di Messina, contro il razzismo, contro i femminicidi e contro il decreto sicurezza neofascista. In ogni occasione diffondiamo i volantini del PMLI sulle varie questioni. È stata fatta una grande diffusione del volantino con l'appello del compagno Giovanni Scuderi alle operaie e agli operai e del volantino sull'8 Marzo in cui si chiarisce che "la battaglia per l'emancipazione femminile va di pari passo con la battaglia di classe dell'intero proletariato contro il capitalismo e per il socialismo. La contraddizione di genere non è una contraddizione antagonista. La contraddizione di genere non è una contraddizione antagonista. Mentre lo è la contraddizione di classe fra le masse femminili sfruttate e oppresse e la classe dominante borghese peraltro oggi in camicia nera. La prima potrà essere risolta definitivamente affrontando e risolvendo la seconda."
Il PMLI opera in una città dove le disuguaglianze sociali sono sotto gli occhi di tutti, sono gli effetti del sistema economico e politico del capitalismo fondato sul profitto. Il centro storico barocco di Catania, grande attrazione turistica, è imbellettato, basta però girare l'angolo e tutto cambia: sporcizia, strade disastrate, degrado delle periferie urbane e dei vecchi quartieri del centro storico.
Per l'istruzione, il mercato del lavoro, i servizi, (caos delle automobili private), Catania occupa l'ultimo posto non solo rispetto alla media nazionale, ma anche a quelle del Mezzogiorno. Disoccupazione, lavoro nero diffuso, tanti i migranti disoccupati e quelli che lavorano sono in nero e sotto pagati.
C'è tanto da lavorare per migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle masse catanesi. Continueremo a farlo senza stancarci, confidando nel fronte unito della sinistra catanese anticapitalista, antifascista e antirazzista.
Naturalmente nella nostra propaganda è sempre presente la proposta del Partito di unirsi per abbattere con moti di piazza il governo neofascista Meloni, Mussolini in gonnella, e di lottare per il socialismo.
Siamo fiduciosi verso l'avvenire sicuri che con i Maestri e il PMLI vinceremo!

Organizzazione di Biella
Care compagne e cari compagni,
saluto dell’Organizzazione di Biella del PMLI al 49° Anniversario della morte del Presidente Mao.
Il tema scelto quest’anno riguarda quella che Mao definiva “la metà del cielo” : le donne, con i loro legittimi bisogni, necessità e aspirazioni, che in questa società capitalistica marcia vengono costantemente calpestati sull’altare del profitto. Le donne subiscono un doppio sfruttamento: da un lato come lavoratrici, dall’altro come principali responsabili del lavoro di cura familiare. L’assenza di servizi pubblici adeguati, a partire dagli asili nido, costringe le donne a farsi carico non solo della cura dei figli, ma anche della casa e degli anziani, in aggiunta al lavoro salariato quasi sempre sottopagato e precario. Dopo decenni di lotte femministe, soprattutto nei settori più avanzati e coscienti, oggi in molte famiglie proletarie si comincia a condividere in spirito cooperativo le cure domestiche e l’educazione dei figli, come dovrebbe essere naturale nelle famiglie comuniste. Ma ciò non basta: la mancanza di asili, pediatri e servizi pubblici efficienti continua a rendere la maggior parte delle donne prigioniere della famiglia patriarcale e del sistema capitalistico.
Mao ci ricordava che le donne sono “la metà del cielo” , ma quel cielo lo possono conquistare soltanto attraverso la lotta, attraverso battaglie quotidiane contro i governi borghesi locali e contro il governo centrale guidato da quella Mussolini in gonnella che è Giorgia Meloni.
Anche su questo terreno il PMLI è attivo. La nostra Organizzazione ha recentemente denunciato l’assenza di asili nido pubblici e l’ennesimo finanziamento alle scuole private, in aperta violazione dello spirito della Costituzione borghese antifascista. Solo nel socialismo le donne potranno davvero conquistare la piena parità con gli uomini e godere di diritti e libertà inviolabili: diritto all’aborto libero e gratuito, consultori, mense, lavanderie collettive, asili nido, centri di ascolto e servizi pubblici universali, gratuiti e di qualità.
Con questo spirito ascolteremo con grande interesse l’intervento della compagna Caterina Scartoni, che ci aiuterà ad approfondire i principali aspetti del tema “Mao, il ruolo delle donne nella lotta di classe e la lotta per il socialismo in Italia”.
Grazie e viva il PMLI!

Organizzazione di Campobasso
Care compagne, cari compagni,
è sempre un piacere ritrovarsi in questa importante occasione. Quest’anno, il tema scelto dal nostro Comitato centrale cade sul delicato ruolo della donna nella lotta di classe, una scelta non certo casuale! Da anni, difatti, e specialmente con il governo della ducessa Meloni, le condizioni delle masse popolari nel Paese, in particolare delle donne d’estrazione non borghese, sta divenendo sempre più insostenibile!
Disoccupazione femminile al 40%, sempre maggiore di quella maschile, buste paghe minori per le donne rispetto agli uomini, squallide politiche governative per la natalità (che testimoniano l’arcaica visione della “femmina” come mero oggetto riproduttivo), tagli a sanità e welfare che comportano aggravi per le donne, specie per quelle dei ceti popolari, chiamate a sopperire alle mancanze di strutture e servizi, ecc!
Uno stato di cose non recente: basti pensare alla costituzione italiana che dagli anni ’40, alla faccia della discontinuità col fascismo e della laicità dello stato, dichiari che “la repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”, intendendo la sottomissione della donna all’uomo in chiave cattolica. E ci sarebbe tanto ancora da dire: dal 1861 ad oggi, le proletarie italiane hanno potuto ben saggiare cosa il capitalismo abbia da offrir loro!
Che differenza con la Cina di Mao: sotto la sua guida il proletariato cinese, uomini o donne, giovani o meno che fossero, si impegnarono, fra i mille fronti, anche su quello per rendere le donne protagoniste della loro vita, artefici della loro emancipazione che non poteva non passare da una liberazione dell’intero proletariato; ecco così che la lotta di classe in Cina vide proprio tante giovani in prima linea, mobilitandosi nelle fabbriche e nei paesi, per scardinare il confucianesimo che da oltre 2000 anni le voleva solamente a servire il padre o il marito; con i comunisti, invece, le donne entrano nell’esercito rosso, si impegnano in nuovi lavori manuali e culturali da cui erano escluse in precedenza, il tutto in un continuum che le vedrà energiche eroine nella gloriosa Rivoluzione Culturale!
Il nostro amato Partito, anche a seguito di quell’esperienza, è conscio che non avremo proletarie libere se l’intero proletariato non sarà libero; tale emancipazione dalle sovrastrutture borghesi richiederà tempo! La nostra organizzazione, pertanto, rinnova l’impegno a persistere nell’obiettivo per cui sempre più donne, in particolare le giovani, scoprano il PMLI, crescano con noi e ci aiutino a disintegrare le reazionarie forze dell’oscurantismo clericale e borghese! W le donne proletarie, W le compagne d’avanguardia, W l’altra metà del cielo!
Avanti, compagne/i, con Mao e con il PMLI verso l’Italia rossa, unita e socialista!
 

Organizzazione della provincia di Reggio Calabria
Care compagne e compagni, care amiche e amici vi porto il saluto militante dell’Organizzazione della provincia di Reggio Calabria del PMLI.
Ogni anno puntualmente ci ritroviamo in questa sala per Commemorare un gigante del marxismo-leninismo, il presidente Mao Zedong che fisicamente ci ha lasciato 49 anni fa.
Fin da giovanissimo Mao fu un autentico rivoluzionario, sempre in prima fila per difendere gli oppressi e in particolare i diritti delle donne che la cultura patriarcale del sistema feudale cinese non poteva garantire. Non a caso, al centro del discorso che la compagna Caterina Scartoni pronuncerà a breve a nome del Comitato Centrale del PMLI ci sarà il ruolo delle donne nella lotta di classe.
Una questione oggi di vitale importanza su cui bisogna riaccendere i riflettori perché la rivoluzione socialista in Italia non potrà mai trionfare senza il prezioso supporto femminile, riconosciuto dallo stesso Mao in un’intervista rilasciata ad una giornalista italiana alcuni anni prima di morire, dove esaltava il contributo delle donne durante la dittatura fascista: “Voi donne italiane avete lottato contro il fascismo, avete sofferto della dittatura fascista, l’avete rovesciata” .
Ebbene anche se ormai Mussolini è morto e sepolto, la stessa cosa non si può dire del fascismo che attraverso nuove forme e metodi più adatti al XXI secolo, nelle vesti femminili democratiche e costituzionali di Giorgia Meloni, in Italia è ritornato al potere.
Il nostro auspicio da questa importante tribuna politica, è la costituzione di un vasto fronte unito antifascista più che mai necessario per cacciare via il prima possibile il governo Meloni con le sue mostruosità attraverso la lotta di piazza, prima che sia davvero troppo tardi.
Ricordare Mao per noi marxisti-leninisti significa tenere vivi i suoi insegnamenti che devono guidare la nostra azione politica per cercare di dare al PMLI un corpo da Gigante rosso e per cercare di spingere il nostro amato popolo, vera forza motrice della storia, verso la rivoluzione socialista.
Non sarà un’impresa facile anche perché l’attuale quadro politico internazionale è completamente mutato da quando Mao ci ha lasciato, ora il vento di destra soffia più forte di quello di sinistra. Tuttavia: “Dobbiamo unirci alle larghe masse popolari, quanto più ci riusciremo, meglio sarà” .
Applichiamo gli insegnamenti di Mao sul Partito del proletariato!
Con Mao per sempre!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

Organizzazione di Pineto (Teramo)
Care compagne e cari compagni,
a nome dell'Organizzazione di Pineto del PMLI vi porgo i più sentiti saluti. L'anniversario della scomparsa del grande Maestro del proletariato Mao è l'appuntamento annuale che più di tutti ci fa sentire stretti in un abbraccio proletario rivoluzionario, da qualsiasi parte d'Italia veniamo. Dopo un intero anno di dura lotta di classe, di privazioni e di vessazioni da parte della borghesia, riunirci attorno al grande Maestro Mao ci fa ricordare appartenenti sempre e solo al proletariato e al popolo, per seguirne le sorti fino al loro destino ultimo: conquistare il potere politico e rovesciare la borghesia.
Questa non è utopia, non è storia passata o superata ma un sentiero già tracciato ...dai nostri cinque Maestri, da ogni compagno caduto finora per la causa del socialismo e dell'emancipazione del proletariato .
Viva il marxismo-leninismo pensiero di Mao.
Coi Maestri ed il PMLI vinceremo!

Organizzazione di Trento
Care compagne e compagni,
non potendo partecipare di persona, sono unito a voi idealmente nel commemorare il Presidente Mao nel 49° anniversario della sua scomparsa.
La vostra attiva partecipazione, sono certo, contribuirà al successo di questa importante manifestazione.
Invio inoltre a tutto il PMLI, ai suoi dirigenti, militanti e simpatizzanti, l'augurio per il gravoso ed insostituibile lavoro politico che continuerà a fare, come sempre proficuamente ha fatto, per dare all'Italia un futuro socialista.
Per questo lavoro, al PMLI, la mia gratitudine che è piccola parte del grazie collettivo di chi sinceramente crede nel socialismo.
Viva il marxismo-leninismo-pensiero di Mao; Viva il PMLI.

Organizzazione di Putignano (Bari)
Il 9 settembre 1976 muore un grande Maestro, Mao, che ci ha lasciato dei grandi insegnamenti tutt'oggi molto importanti. Noi compagni dobbiamo farli conoscere alle masse e studiarli insieme. Bisogna portarle in pratica per schiacciare il capitalismo, il governo neofascista Meloni, questo Stato fascista e tutti i suoi lacchè.
Una frase di Mao, che qui maggiormente al Sud è molto importante, è che i padroni sono tigri di carta, credono di comandare gli operai come se fossero di loro proprietà. Se noi del PMLI applichiamo gli insegnamenti dei Maestri e del nostro Segretario generale possiamo fare comprendere agli operai che i padroni senza gli operai non sono nulla, anche se è una strada dura piena di curve ma ci riusciremo.
In Puglia vengono personaggi famosi e politicanti per le vacanze e turismo, però non vedono la realtà delle condizioni dei lavoratori: falsi contratti, lavoro nero, salari bassi, orari lavorativi che non sono inferiori alle 10 ore.
Agli operai che ci raccontano le loro storie spieghiamo quali sono i loro diritti che non conoscono.
Lottando insieme abbiamo aumentato di poco il salario e ottenuto orari più giusti, l'assicurazione e il diritto di pausa.
Cari compagne e compagni, il nostro compito è di spiegare alle masse il pensiero di Mao e di unirci a loro.
Ci piacerebbe essere lì con voi ma non è possibile per via del lavoro in campagna, sveglia alle 3 e tante ore sotto il sole cocente.
Cari compagne e compagni andiamo avanti sulla via dell'Ottobre alzando la bandiera rossa, anche se siamo lontani geograficamente gli uni dagli altri.
Lottiamo uniti gridando Viva il PMLI! Viva il Segretario generale! Viva i Maestri! Viva Mao!

10 settembre 2025