Saluto di Monica Martenghi, a nome del CC del PMLI, in occasione del 49° Anniversario della scomparsa di Mao
L'emancipazione delle donne riguarda tutto il PMLI, non solo le compagne
Care compagne e compagni, care amiche e amici,
un caloroso benvenuto, a nome del Comitato centrale del PMLI con alla testa il Segretario generale e Maestro del PMLI compagno Giovanni Scuderi, a ciascuno di voi, in particolare a chi è venuto dalle città più lontane da Firenze e a chi partecipa per la prima volta alla Commemorazione annuale pubblica di Mao promossa dal Comitato centrale del Partito.
Un saluto rivolgiamo anche ai compagni che non sono qui presenti per motivi di salute, economici o di lavoro.
Ancor prima di ogni altra cosa vogliamo esprimere la nostra profonda indignazione e condanna per il genocidio in atto del popolo palestinese, un genocidio simile a quello commesso da Hitler contro il popolo ebraico. Dall'inizio della guerra di invasione nazisionista, secondo fonti ufficiali certamente sottostimate sono già oltre 63 mila i palestinesi morti e 159 mila i feriti. Secondo l'Unicef ogni giorno vengono uccisi in media dal criminale nazisionista Netanyahu 28 bambini palestinesi. Molti stanno morendo di stenti per fame e sete. Sono al momento 210 i giornalisti uccisi intenzionalmente per impedire i loro servizi che testimoniano la devastazione e il genocidio in corso. Senza contare che, per lo stesso motivo, è impedito a Gaza l'accesso ai giornalisti stranieri.
Condanniamo inoltre l'invasione di Gaza City da parte dell'esercito nazisionista israeliano, la deportazione degli abitanti della città e la divisione in due della Cisgiordania.
Salutiamo con entusiasmo e auguriamo buon vento alla missione della Global Sumud Flotilla che con 50 imbarcazioni giunte da varie parti del mondo e i suoi 500 coraggiosi membri sta navigando verso Gaza per portare cibo e medicine ai gazawi. Il governo Meloni deve offrire ogni tipo di protezione a questi volontari perché il governo israeliano intende trattarli come terroristi, condannandoli al carcere duro.
Chiediamo con forza al governo Meloni di rompere ogni relazione con Israele genocida e di promuovere la sua espulsione dall'Onu.
Nel processo dei negoziati di pace tra Ucraina e Russia, il PMLI appoggia risolutamente la posizione del presidente dell'Ucraina Zelensky, il quale il 23 agosto, nel giorno della festa della bandiera dell'Ucraina, ha affermato: “Non cederemo il nostro terreno all'occupante”.
Non ci può essere infatti una pace giusta e duratura tra i due paesi senza che siano assicurate l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina.
Grazie mille alle Commissioni centrali del Partito, al Comitato provinciale di Firenze e alle compagne e ai compagni che con il loro generoso lavoro ci hanno consentito di realizzare questo importante evento.
Salutiamo con orgoglio e entusiasmo rivoluzionari la recente costituzione del Comitato provinciale di Napoli del PMLI, congratulandoci con esso e con le Cellule “Vesuvio Rosso” di Napoli e “Sol dell'Avvenir” Isola di Ischia per il successo ottenuto all'iniziativa di presentazione pubblica del Comitato il 20 agosto a Ischia Porto.
Grazie agli sforzi di tali istanze, e in particolare del Segretario provinciale Gianni Vuoso, siamo riusciti a creare a Isola di Ischia un interessante fronte unito con alcune forze politiche, sociali e ambientaliste, tra cui una vice sindaco, un esempio per tutto il Partito.
Salutiamo con immensa gioia il successo della grande e combattiva manifestazione nazionale che si è svolta ieri a Milano contro lo sgombero e per la sopravvivenza del Leoncavallo, storico centro sociale antifascista lasciato in pasto a Meloni da parte della giunta borghese e antipopolare Sala in mano ai palazzinari.
Ringraziamo i valorosi membri della storica e gloriosa Cellula “Mao” di Milano che hanno rappresentato in maniera militante tutto il Partito alla suddetta manifestazione.
Applaudiamo la decisione spontanea del compagno Antonio di Sassari il quale ci ha informato che per lui “in cima a tutto sta il dovere di contribuire alla sopravvivenza finanziaria del PMLI”. E per questo alla congrua sottoscrizione periodica ha aggiunto il prezzo del viaggio e del soggiorno a Firenze, rinunciando alla partecipazione alla Commemorazione di Mao.
Ringraziamo di cuore le organizzazioni estere, segnatamente della Russia, del Pakistan e del Perù, che hanno dato notizia della nostra Commemorazione di Mao. È la prima volta che accade dal 1977.
Salutiamo e ringraziamo con calore fraterno e internazionalista proletario Alleanza proletaria del Partito comunista cinese, il Comitato per la Creazione Eroica (Perù), Vasilij Alekseevich Beloshapkin (Russia), Victoria Oprimidos (Catalogna, Spagna), per i messaggi di sostegno che saranno pubblicati sul prossimo numero de “Il Bolscevico”.
Particolarmente importanti e incoraggianti sono le parole di alcuni messaggi.
Alleanza proletaria del Partito comunista cinese ha detto: “Quanto alla lotta del vostro partito per il socialismo, essa è assolutamente necessaria. Non implica una lotta parlamentare, come quella del MLP, ma piuttosto una combinazione di lotta legale e illegale, come credeva Lenin. La lotta socialista del vostro partito è una risposta pratica alle nuove condizioni della società capitalista occidentale contemporanea ed è degna di lode. Tutti i compagni del nostro Partito porgono i nostri più sinceri saluti al vostro partito in occasione del 49° anniversario della morte del Presidente Mao”.
Salutiamo e ringraziamo sentitamente i simpatizzanti e amici del PMLI per i loro messaggi di sostegno. Anch'essi saranno pubblicati su “Il Bolscevico”.
Ringraziamo di cuore quei simpatizzanti che spontaneamente inviano ogni mese delle donazioni al Partito. Evidentemente sono consapevoli che se non si sostiene economicamente il PMLI esso non può vivere e operare.
I media, compresi quelli che si richiamano al comunismo, come è ormai loro consuetudine, hanno ignorato la nostra Commemorazione di Mao. Siamo vivi ed operanti da ben quarantotto, ma per loro il PMLI è inesistente, non deve essere conosciuto dalle masse perché sono ben consapevoli che lo sviluppo nazionale del nostro Partito può mettere seriamente a rischio il sistema capitalistico italiano e il suo apparato istituzionale. Alla lunga però non potranno impedire l'incontro fra il PMLI e il proletariato e le masse. Non importa quanto ci vorrà. Noi continueremo a perseguire questo obiettivo con le nostre forze e contando sulla nostra azione militante. Una parte essenziale di questo lavoro è il volantinaggio, quindi dobbiamo perseverare nelle diffusioni dei volantini del Partito, nazionali e locali, in particolare del fondamentale Appello alle operaie e agli operai del compagno Scuderi.
Ricordo delle compagne e dei compagni scomparsi
Il nostro pensiero colmo di gratitudine va alle compagne e ai compagni, membri e simpatizzanti attivi del PMLI, che sono scomparsi: “Lucia” Nerina Paoletti, uno dei primi quattro pionieri del PMLI, Andrea Bartoli, Battista Bruni, alias Tino, Cirano Biancalani, Angelo Cimmino, Vincenzo Falzarano, Bruno Ferrari, noto custode del busto di Lenin a Cavriago, Lucia Guida, Giuseppe Lepore, Marco Marchi, Giuseppe Mazzola, primo contadino del PMLI, Franco Melandri, Giuseppe Nastro, Ferruccio Panico, Ferdinando Puglia, Liliana Sansebastiano, Lorenzo Santoro, Fabio Zannelli, Salvatore Zunica.
A questo doloroso elenco dobbiamo aggiungere il compagno simpatizzante Tiziano Bianchi che è deceduto il 17 luglio dell'anno scorso all'età di 58 anni a Brentonico-Trentino. Nella lettera testamento ha lasciato tutti i suoi averi “ai poveri e al PMLI”. Una decisione esemplare, e coerente con i suoi sentimenti marxisti-leninisti. In passato solo il Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi e un compagno operaio fiorentino in pensione, hanno compiuto gesti simili.
Bianchi era un noto giornalista stimato nel suo paese. Prima di legarsi al PMLI è stato membro del PCI revisionista che ha lasciato dopo la Bolognina quando Achille Occhetto annunciò il cambiamento del nome del partito. Da allora si è sempre astenuto alle elezioni.
Non sappiamo ancora come si concluderà l'iter del testamento. Comunque sia non ci scorderemo mai di questo gesto di amore verso il PMLI e i poveri da parte del compagno Tiziano Bianchi.
Onoriamolo, alzandoci in piedi e osservando un minuto di silenzio.
Facciamo l’appello: compagno Tiziano Bianchi, PRESENTE!
Il nostro pensiero commosso va anche a tutte le vittime del capitalismo, della sua fame di profitti e della sua cultura e politica patriarcale, omofoba, razzista e xenofoba: alle centinaia di lavoratori che lasciano la vita sul posto di lavoro ogni anno; alle donne e alle persone transessuali violentate e massacrate; ai migranti, compresi numerosi adolescenti e bambini, che vengono lasciati colpevolmente morire in mare dal governo Meloni e dai governanti degli altri paesi imperialisti europei.
La biografia di Caterina Scartoni
Come già sapete, l’oratrice ufficiale di questa Commemorazione di Mao è la compagna Caterina Scartoni che tratterà il tema “Mao, il ruolo delle donne nella lotta di classe, la lotta per il socialismo in Italia”.
È la prima volta che ella tiene il discorso ufficiale alla Commemorazione di Mao. Molti di voi già conoscono questa compagna di lunga militanza per averci lavorato fianco a fianco o per averla incrociata in qualche manifestazione o assemblea nazionale. Per chi non la conosce ancora ripercorriamo brevemente la sua biografia politica.
La compagna Scartoni è una operaia pensionata. Ella è nata e cresciuta nello storico quartiere operaio dell’Isolotto di Firenze, in una famiglia piccolo borghese con un padre del PCI revisionista della corrente bordighista. Dai 14 ai 19 anni ha vissuto i cosiddetti “anni ‘80” fatti di disgregazione sociale dove la droga la faceva da padrona specie in quartieri considerati dormitori come l'Isolotto.
A 19 anni, dopo un grave incidente automobilistico, dove ha rischiato la vita, ha capito che doveva fare qualcosa per uscire da una condizione di disgregazione e di degrado sociale. Soggettivamente si sentiva di “sinistra”, anche grazie al padre che nonostante tutto ha sempre cercato di darle un orientamento contro le disuguaglianze sociali. Grazie a lui ha conosciuto Mao guardandone insieme gli imponenti funerali in Tv, e Stalin che era il suo maestro preferito.
La compagna Scartoni però non si sentiva rappresentata né dall’allora Federazione giovanile del PCI revisionista (FGCI), né dalle aggregazioni cattoliche che si ponevano a “sinistra” e contro il Vaticano come la Comunità dell'Isolotto di Don Mazzi che a quell'epoca era molto attiva nel quartiere. Con quest’ultima in giovanissima età aveva avuto delle esperienze.
Nell'ottobre del 1982 si imbatté nel sit-in di protesta dei giovani e nel Comitato dei giovani Isolotto-Monticelli che rivendicavano un centro sociale e di servizi a Villa Vogel.
Fu per lei una “folgorazione” vedere tanti giovani indaffarati a montare le tende per il sit-in, a scrivere i cartelloni per tappezzare la piazza, ad avvicinare la popolazione con il microfono aperto a chiedere cosa non andava nel quartiere.
Da quel giorno iniziò il suo percorso sociale e politico e l'incontro col PMLI. Vedere i militanti marxisti-leninisti all’opera nel Comitato, conoscere la loro integrità e la loro onestà politica le ha fatto maturare la scelta marxista-leninista.
Dopo un breve periodo come simpatizzante del PMLI, ha richiesto di entrare nel Partito iniziando a militare nella Cellula “K. Marx” di Firenze dal 14 marzo 1983, la data del centenario della morte del grande Maestro del proletariato internazionale.
Dopo pochi mesi che militava nel PMLI, sempre nel 1983, ha partecipato sedendo alla presidenza, alla Commemorazione di Mao nel 7° anniversario della sua scomparsa, che aveva come tema “Mao e l’emancipazione della donna” e come oratrice a nome del Comitato centrale la compagna Monica Martenghi.
All'inizio la famiglia e in particolare il padre era contrario alla sua militanza marxista-leninista, ma poi si è dovuto arrendere vista la determinazione della compagna.
La compagna Scartoni ha forgiato la sua militanza nelle attività degli organismi di massa promossi dal Partito negli anni '80 contro la disgregazione sociale giovanile che conosceva bene.
Ma via via che faceva esperienza cresceva anche la sua sensibilità verso le condizioni di oppressione delle masse femminili. Dopo il Comitato dei giovani fu impegnata nel Comitato delle donne dell'Isolotto, dove ha partecipato attivamente all'organizzazione di manifestazioni e inchieste specifiche rivolte alle donne del quartiere, come ad esempio mantenere vivi i valori di lotta della Giornata internazionale delle donne dell'8 Marzo e in difesa della legge 194 sull’aborto. Tramite il Comitato donne ha poi partecipato al Comitato promotore per il Centro sociale e di servizi a Villa Vogel, del quale era responsabile la compagna Monica Martenghi, che fra le altre cose si proponeva di creare una struttura e dei servizi per sollevare le donne dai lavori domestici in modo che esse potessero partecipare alla vita sociale e politica del quartiere.
Per ben 30 anni ha partecipato alla realizzazione del Primo Maggio in Piazza Isolotto, manifestazione inaugurata proprio dal Comitato promotore del Centro sociale e di servizi.
L’8 Marzo 1985 fu speaker del Comitato 6 ottobre di Firenze alla manifestazione indetta da tale Comitato per la Giornata internazionale delle donne, dove ci fu un vergognoso e grave attacco nei confronti delle giovani e dei giovani del Comitato da parte della Federazioni giovani del PCI revisionista (FGCI).
La sua esperienza di genitore di un figlio che frequentava l’asilo nido ha fatto sì che nel 1998 assieme ad altri genitori del quartiere promuovesse il Comitato contro gli aumenti delle rette degli asili nido a Firenze dopo gli aumenti indiscriminati del servizio da parte della giunta Primicerio.
Ha partecipato alle più importanti manifestazioni nazionali come membro delle delegazioni nazionali del PMLI, come quella a Milano il 25 Aprile per il 50° della Liberazione, contro il taglio della scala mobile a Roma, a sostegno dell’art. 18 sempre a Roma con 2.000.000 di manifestanti. Nel 1986 è stata membro della delegazione nazionale alla manifestazione nazionale a Napoli delle donne, delegazione guidata dalla compagna Monica Martenghi.
Ha partecipato alla manifestazione nazionale di Genova contro il G8 nel 2001 e ad altre che resteranno scolpite a caratteri cubitali nella storia del movimento operaio, antifascista e antimperialista.
Ha guidato la delegazione nazionale del Partito alla manifestazione “No Renzi day” del 22 ottobre 2016 svoltasi a Roma e a quella grandiosa delle donne contro la violenza di genere nel novembre 2018, sempre a Roma.
In rappresentanza del Partito, la compagna Scartoni ha partecipato alle manifestazioni a sostegno della ex Gkn e per un periodo anche all’occupazione della stessa fabbrica partecipando a diversi turni di picchetto anche notturni.
In occasione della festa pubblica per i 40 anni del PMLI, nell'aprile 2017, è stata la speaker dell'iniziativa.
Era presente alla Commemorazione di Lenin per il centenario della sua morte, promossa dal Comitato centrale del Partito a Cavriago il 24 gennaio 2024.
Ha partecipato al 3°, 4° e 5° Congresso nazionale del PMLI.
Attualmente è impegnata all'interno del movimento transfemminista Non una di meno, dove ha partecipato come PMLI alle Assemblee nazionali di Roma, Pisa e Firenze, intervenendo come Partito alle ultime due.
La 7ª Sessione plenaria del Comitato centrale tenutasi il 30 giugno 2024 ha nominato la compagna Scartoni Incaricata nazionale del PMLI per i rapporti con le organizzazioni e i movimenti femministi
Il tema della commemorazione
Questa Commemorazione ha al centro l'emancipazione delle donne, un tema che riguarda tutto il PMLI, non solo le compagne.
Nell'intervento alla riunione allargata della Commissione femminile del CC del PMLI del 10 novembre 1990, il compagno Scuderi ha detto: "Il problema dell'emancipazione della donna, che si abbiano o non si abbiano compagne, e noi ne vogliamo avere e tante, è un problema di tutto il Partito, non solo della componente femminile, non c'è una delega in questo senso...
Non è possibile che avvenga l'emancipazione del proletariato se non avviene l'emancipazione femminile. Sono due cose dialetticamente legate fra loro. È il proletariato, e perciò il partito del proletariato, il nostro Partito, che ha questo problema; è l'intero Partito che l'affronta, è l'intero Partito che lo cura, è l'intero Partito che lo vuol risolvere grazie a voi, grazie alla Commissione femminile centrale e a tutte le istanze del Partito"
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Successivamente, in un articolo non firmato intitolato “Viva le compagne” pubblicato su “Il Bolscevico” n. 1 del 2008 ha scritto: “Le compagne però hanno un compito in più, specifico anche se non esclusivo, quello di conquistare le masse femminili alla causa del socialismo, del proletariato e del Partito. Un compito non facile perché si tratta di sottrarre le masse femminili alla doppia influenza borghese, quella dominante che le vuole relegate in casa dedite alla famiglia e subordinate al marito, e quella femminista che le spinge alla lotta primaria contro l'oppressione dell'uomo e al separatismo di sesso. Entrambe queste influenze borghesi e antifemminili non mettono al centro la contraddizione fondamentale tra il capitale e il lavoro e la contraddizione principale tra il proletariato e la borghesia. Minando così la lotta di classe per l'emancipazione delle donne.
Tuttavia è possibile abbattere gradualmente queste influenze attraverso un lavoro teorico e un impegno politico e pratico che devono vedere le compagne in prima fila per arrivare alla piena parità tra le donne e gli uomini in campo politico, economico, sociale, sindacale, professionale e familiare, contro la morale e la concezione borghesi e cattoliche sulla donna, sulla famiglia, sul matrimonio, sulla maternità e sull'amore”
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Purtroppo abbiamo ancora troppo poche compagne per sviluppare il nostro lavoro per l'emancipazione delle donne, perciò rivolgiamo un caloroso appello alle operaie, alle lavoratrici, alle intellettuali e alle ragazze che lottano per i diritti delle donne e per cambiare l'Italia a unirsi al PMLI come militanti o simpatizzanti o alleate per dare una maggiore forza e influenza alla voce del PMLI sull'emancipazione delle donne.
Avanguardie femminili leggete la linea femminile del PMLI, e se la condividete venite a combattere assieme a noi. Più in generale dovreste leggere la linea e la storia del PMLI. Potrebbe essere sufficiente ascoltare l'importante intervista del compagno Mino Pasca, Portavoce nazionale del PMLI, pubblicata in agosto su Youtube. Egli spiega molto bene la linea del PMLI di cui fa parte l'astensionismo elettorale. Speriamo che l'elettorato di sinistra impugni quest'arma alle imminenti elezioni regionali.
Il governo Meloni
Il governo neofascista Meloni, Mussolini in gonnella, è una iattura per le masse popolari, a cominciare da quelle femminili per le quali non fa nulla di concreto. In sostanza nella politica interna ed estera segue le orme della dittatura fascista di Mussolini.
Va abbattuto prima che completi il regime capitalista neofascista attraverso la separazione delle carriere dei magistrati e il premierato mussoliniano.
Rinnoviamo perciò l'invito a tutte le forze antifasciste a unirsi e ad abbatterlo con moti di piazza. Poi ciascuno andrà per la sua strada, noi continueremo a combattere per il socialismo e il potere politico del proletariato.
Avanti con forza e fiducia sulla via dell'Ottobre verso l'Italia unita, rossa e socialista!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
Viva Mao! Viva il PMLI!
10 settembre 2025