Biella: Successo del corteo, ostacolato dalla questura. Centinaia al presidio della CGIL. Il PMLI porta la bandiera del Partito e della Palestina

Dal corrispondente dell’Organizzazione di Biella del PMLI
Un successo straordinario, una marea di popolo: giovani e anziani, lavoratrici e lavoratori, pensionati e studenti, insomma la Biella più autentica, combattiva e solidale, ha invaso il centro città rispondendo con entusiasmo all’appello di “Torino per la Palestina” e del Coordinamento biellesi per la Palestina Libera.
In tutte le province del Piemonte si sono svolte mobilitazioni per denunciare e fermare il genocidio del popolo palestinese, massacrato quotidianamente dall’esercito del governo nazisionista guidato dal nuovo Hitler, Netanyahu. A Biella la questura ha tentato di ostacolare la manifestazione, “invitando” gli organizzatori a desistere dall’iniziativa prevista nel pomeriggio di sabato 13 settembre, sostenendo che c’erano altre due manifestazioni concomitanti. Un chiaro atto di intimidazione. Ma la forza della solidarietà e della mobilitazione ha prevalso e nonostante l’insolito orario mattutino oltre 1.500 manifestanti si sono radunati in via Italia, trasformando il cuore della città in un corteo di resistenza e denuncia. Fischietti, pentole, sirene: un boato collettivo contro il silenzio complice dei governi imperialisti.
Prima della partenza il compagno Luca Giacone ha ricordato i rapporti strategici e militari che legano il governo neofascista di Giorgia Meloni allo Stato sionista, un condensato di interessi economici, diplomatici e militari che fanno dell’Italia un complice attivo del genocidio palestinese. Durante il corteo, le Donne in nero hanno inscenato un intenso flash mob : il suono delle sirene e lo scoppio delle bombe hanno rievocato la quotidiana tragedia vissuta dal popolo palestinese, dove a morire sono soprattutto donne e bambini, vittime innocenti di un’ideologia criminale che vuole espellere un intero popolo dalla propria terra.
Il PMLI.Biella è stato l’unico partito politico presente, portando con orgoglio la bandiera rossa affiancata a quella palestinese e un cartello in solidarietà con la missione Global Sumud Flotilla. Militanti e simpatizzanti hanno scandito con forza insieme alla comunità musulmana gli slogan: “Palestina libera!”, anche in arabo, “Israele assassino!”, “Assassini! Assassini! Cosa c’entrano i bambini?”. Slogan raccolti da tutti i manifestanti in un’unica voce di denuncia e di lotta.
La compagna Valentina, del collettivo femminista biellese, ha letto un documento che ha sottolineato il ruolo fondamentale delle donne palestinesi: colonne della resistenza, custodi della vita e della dignità, impegnate in prima linea a difendere la libertà della loro terra. Emozionante il contributo dell’artista Gigi Piana, che ha fatto scorrere tra i manifestanti una lunga striscia di stoffa rossa, punteggiata dai nomi dei bambini massacrati, un atto di memoria e di denuncia che ha commosso l’intera piazza. Infine, due insegnanti delle scuole superiori hanno richiamato l’importanza della formazione antifascista e antimperialista per le nuove generazioni, perché senza coscienza politica e senza educazione alla lotta non vi può essere futuro libero e giusto. La manifestazione si è conclusa con l’appuntamento alla grande mobilitazione regionale di sabato 20 settembre a Torino, dove oltre 80 realtà politiche e associative uniranno le forze. Il grido che ha attraversato Biella continuerà a risuonare: “Palestina libera! Israele via, via!”
Con lo slogan “Fermiamo la barbarie”, la CGIL di Biella ha chiamato lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati a scendere in piazza sabato 6 settembre. Davanti alla fontana della Fons vitae si sono viste bandiere palestinesi che sventolavano accanto a numerosi striscioni che rivendicavano il diritto di un popolo alla libertà e all’autodeterminazione. Fra i più significativi: “Palestina libera” e “Generazione dopo generazione fino alla liberazione”. Ai lati della fontana sono state esposte fotografie strazianti di bambine e bambini palestinesi sofferenti e terrorizzati dai continui bombardamenti dell’esercito israeliano, immagini che hanno colpito e commosso i presenti.
Ha preso la parola Lucietta Bellomo, del Coordinamento Biellesi per la Palestina libera, che ha ricordato le molteplici attività e i numerosi presidi promossi negli ultimi mesi. Dopo aver denunciato con chiarezza gli intenti criminali del governo sionista israeliano, ha rilanciato la mobilitazione per il 13 settembre a Biella e a Torino per sabato 20.
Successivamente è intervenuto Lorenzo Boffa, Segretario generale della CGIL di Biella, che ha sottolineato l’importanza della missione internazionale Global Sumud Flotilla, volta a portare aiuti umanitari a Gaza, oggi ridotta a una prigione a cielo aperto. Boffa ha parlato senza mezzi termini di un vero e proprio massacro del popolo palestinese, ribadendo la necessità di assumere una posizione netta: scendere in piazza con la bandiera palestinese, manifestare solidarietà, gridare la propria contrarietà a un genocidio che la comunità internazionale finge di non vedere.
Era presente l’Organizzazione di Biella del PMLI, che ha portato alta la bandiera rossa del Partito insieme a quella palestinese, indossando i “corpetti” con le parole d’ordine di solidarietà al popolo palestinese e alla sua fiera resistenza.

17 settembre 2025