Catania: Presidio dopo gli attacchi terroristici dei nazisionisti alla Global Sumud Flotilla. 10 mila erano già scesi in piazza e altre migliaia alla manifestazione indetta dalla CGIL. Immancabile la presenza militante del PMLI. Un giovane si offre di aiutarci a portare il cartello del Partito
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Mercoledì 10 settembre presidio davanti al palazzo della prefettura di Catania in via Etnea i solidarietà verso le imbarcazione della Global Sumud Flotilla che hanno subìto attacchi terroristici nazisionisti di Israele per intimidire e fermare la coraggiosa missione umanitaria che porta solidarietà concreta al popolo palestinese.
Un combattivo presidio con tanti interventi al microfono contro l'attacco alla Flotilla e contro Israele nazisionista e Netanyahu, per la Palestina libera, contro i Paesi occidentali e l'Europa che di fatto sono complici del genocidio.
Il PMLI ha partecipato con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania, distribuendo i volantini "Viva la missione di Flotilla. Stop al genocidio dei palestinesi. Gaza ai Gazawi. Fermare la deportazione dei Gazawi. Palestina libera uno Stato due popoli” e un altro sulla storia di Israele. I nostri compagni portavano anche il manifesto “Viva la missione…” , filmato a fotografato, mentre un promotore di "Catanesi solidali con il popolo palestinese" ci ha intimato di togliere il manifesto perché c'era il simbolo del PMLI ma i compagni non hanno ceduto all'intimidazione essendo nel sacrosanto diritto di esporre le proprie opinioni ad una manifestazione pubblica.
Mercoledì 3 settembre si era tenuto a Catania un grande corteo in appoggio alla missione della Flotilla, con concentramento al porto di Catania. In oltre 10 mila si sono dati appuntamento da diversi parti della Sicilia e del resto d'Italia. La manifestazione è stata promossa dal Global Moviment to Gaza, organizzata dai Catanesi solidali con il popolo palestinese, a cui hanno dato l'adesione tantissime associazione, partiti tra cui il PMLI, e sindacati come CGIL, Cobas, USB.
Il combattivo corteo ha sfilato attraverso le strade del quartiere Porto. A guidarlo uno striscione storico presente a tutti i cortei: "No al genocidio. Fermare Israele". A seguire un mare di bandiere della Palestina e delle associazioni, di sindacati e partiti che hanno aderito. Tanti gli slogan lanciati a più riprese: "Catania lo sa da che parte stare: Palestina libera dal fiume fino al mare", "Free free Palestina", “Palestina libera" e tanti altri slogan. Una grande bandiera palestinese in orizzontale era tenuta da decine di manifestanti. Il lungo corteo ha raggiunto piazza Duomo, sede del municipio, dov’è stato contestato il sindaco di Fratelli d'Italia Trantino accusato dai manifestanti di non aver ancora preso posizione sul genocidio in Palestina, e "chi sta in silenzio è complice".
Conclusione in una piazza Federico di Svevia stracolma ed espressione di tutte le generazioni e generi. Sul palco si sono susseguiti interventi, fra questi il racconto di chi è stato a Gaza e ha conosciuto persone che oggi non ci sono più perché massacrate dalle bombe di Netanyahu o crivellate dai mitra dell'Idf. Critiche verso il governo neofascista della Meloni che manda armi a Israele terrorista, e non fiata sull'uso della base Usa di Sigonella dov’è stata registrata la presenza di un aereo militare israeliano, mentre tre jet israeliani hanno sorvolato il canale di Sicilia.
Immancabile la partecipazione della Cellula “Stalin” della provincia di Catania del PMLI. I compagni portavano un bellissimo cartello, che ha raccolto molti consensi, col manifesto “Viva la missione...”. Uno studente si è offerto di portare il cartello dando il cambio ai compagni, che hanno distribuito i volantini con un articolo di archivio apparso sul n. 24/2009 de "Il Bolscevico" dal titolo “Sulla costituzione dello stato di Israele. Oggi la soluzione giusta e risolutiva è lo scioglimento di Israele e la costituzione di uno Stato unico per palestinesi e ebrei”. In un altro volantino si riproduceva il manifesto sulla Flotilla.
Sabato 6 settembre alcune migliaia di manifestanti hanno risposto all'appello della CGIL con tanti giovani e meno giovani, con la presenza della comunità palestinese e tante altre associazioni. A guidare il combattivo corteo lo striscione della CGIL "Stop al genocidio", dietro un altro "No al genocidio. Fermiamo Israele". A seguire lo striscione della CGIL "Comprensorio di Caltagirone". Tante le bandiere della CGIL di categoria, decine e decine le bandiere palestinesi e della pace e non potevano mancare le bandiere del PMLI. Anche in questa occasione sono stati urlati gli slogan a sostegno della causa palestinese e quello "Catania lo sa da che parte stare: Palestina libera dal fiume fino al mare", più “gettonato” nello spezzone degli antagonisti. Ancora successo del manifesto del PMLI di solidarietà alla Flotilla e della diffusione dei volantini ad hoc.
Il corteo ha raggiunto la prefettura dove una delegazione della CGIL guidata dal Segretario generale Carmelo de Caudo, ha consegnato al prefetto di Catania Pietro Signorello un documento ufficiale con richieste precise al governo italiano: cessazione immediata della consegna di armi a Israele, cessate il fuoco, accesso libero agli aiuti umanitari, riconoscimento dello Stato di Palestina e sostegno esplicito alla missione della Flotilla. Mentre la delegazione consegnava il documento davanti alla prefettura si sono svolti i comizi dove hanno preso la parola alcuni palestinesi che hanno denunciato il genocidio e il mostruoso e hitleriano progetto dei nazisionisti, già in atto, di cacciare i palestinesi da Gaza. Tra gli altri interventi quelli alcuni volontari che si stavano preparando a partire con la Flotilla, compresa l'eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Benedetta Scuderi.
17 settembre 2025