Firenze in piazza al fianco della resistenza palestinese
La Resistenza resta la bussola dei Giovani Palestinesi e degli antimperialisti fiorentini. Pieno sostegno alla Global Sumud Flotilla. Qualificata presenza del PMLI

Redazione di Firenze
Sabato 6 settembre Firenze è stata teatro di una giornata di mobilitazione a sostegno del popolo palestinese e contro il genocidio perpetrato a Gaza dal governo nazisionista di Israele.
Al mattino è stata la CGIL a promuovere un presidio sul ponte Santa Trinità, dove con lo slogan “Fermiamo le barbarie”, alcune decine di delegati sindacali e militanti dell'ANPI, hanno srotolato uno striscione con su scritto “Firenze con la Global Sumud Flotilla” e disseminato decine di piccole barche con i colori della bandiera palestinese sul ponte.
Di ben più grande impatto e di notevole combattività è stata invece la manifestazione promossa dai Giovani Palestinesi d'Italia (GPI) che da piazza San Marco, ha attraversato le vie del centro fino a raggiungere il Consolato statunitense sul lungarno Vespucci.
Oltre un migliaio di manifestanti di tutte le età hanno animato un corteo aperto dallo striscione “In Italia come in Palestina-Resistenza”, che ha lanciato senza sosta gli ormai noti slogan a sostegno del popolo palestinese in lotta, ed uno in particolare, gridato ad una sola voce più volte: “Firenze lo sa da quale parte stare, Palestina libera dal fiume fino al mare”.
In mezzo a tante bandiere palestinesi della quali una enorme di alcune decine di metri, organizzazioni studentesche, collettivi di ateneo, sindacati di base e alcune forze politiche e sociali, hanno supportato con i loro vessilli i Giovani Palestinesi che in un momento come questo, nel quale si discute soprattutto di aiuti e di solidarietà internazionale con l'importantissima missione della Global Sumud Flotilla salutata con forza dai manifestanti, hanno convocato questa giornata di lotta con lo slogan “La resistenza è la nostra bussola”, per ribadire che il ritiro delle truppe di Netanyahu e la liberazione della Palestina sono l'alfa e l'omega della nuova Intifada. L’apertura dei fondamentali corridoi umanitari infatti possono mitigare, ma non risolvere, il sistematico massacro dei palestinesi, che terminerà solo con il ritiro delle forze armate nazisioniste d’Israele dall’intero territorio palestinese.
Molti anche gli slogan che chiedevamo l'immediata rimozione dell'imprenditore filosionista dichiarato, console onorario di Israele e renziano di ferro Marco Carrai, dalla sua poltrona di presidente della Fondazione Meyer, richiesta che la piazza avanza da oltre due anni. Un ossimoro infatti, il sostegno al massacro di decine di migliaia di innocenti, con la principale carica in una struttura che ha come compito la cura dei bambini. Politicamente invece il ruolo di Carrai al Meyer è anche un’opportunistica e indegna copertura al sionismo stesso, la rassicurante faccia di un corpo dalle mani insanguinate.
Il corteo si è concluso nei pressi del Consolato Usa, circondato da un imponente schieramento di “forze dell'ordine” a sua protezione, dopo alcuni interventi che hanno rilanciato con determinazione e per l'ennesima volta la mobilitazione finché la Palestina non sarà libera dal giogo sionista, dal colonialismo e dall'imperialismo.
Alla manifestazione ha partecipato una delegazione di compagni e compagne del PMLI provenienti da Firenze e provincia che hanno portato in piazza un cartello con i due manifesti del Partito con le parole d'ordine generali sulla questione palestinese, e un secondo di appoggio alla Flotilla.
La presenza del Partito in piazza è stata molto apprezzata, siamo stati avvicinati spesso da manifestanti o da passanti stimolati dalle posizioni politiche impresse nelle chiare parole d'ordine dei manifesti ricevendo apprezzamenti e/o domande. Degno di nota un giovane che ha inseguito i nostri compagni per chiedere approfondimenti sulla nostra rivendicazione - che poi è quella della stragrande maggioranza delle forze partecipanti a questa manifestazione - “Uno Stato due popoli”.
Moltissime le foto scattate ai manifesti, anche da parte della stampa, che sono stati ripresi e rilanciati nei servizi del Tg3 della Toscana e in alcuni siti di testate on-line cittadine.
Insomma, la mobilitazione a fianco del popolo e della Resistenza palestinese nella città del Giglio va avanti con sempre maggior slancio e forza poiché il quotidiano massacro di innocenti che si sta consumando a Gaza da due anni a questa parte, non può che provocare sempre più ribrezzo e sdegno nelle menti dei sinceri democratici e degli antifascisti amanti della libertà dei popoli di tutto il mondo.

17 settembre 2025