Per chiedere l’immediata assunzione
Combattivo corteo dei Disoccupati organizzati a Napoli
“No a interessi elettorali e clientelari, rafforziamo l’unità di classe”. Apprezzato volantino della Cellula “Vesuvio Rosso” del PMLI
Redazione di Napoli
Un'importante giornata di lotta ha visto, sabato 13 settembre, scendere in piazza i Disoccupati organizzati guidati dai combattivi Movimento “7 Novembre” e dal “Cantiere 167” di Scampia allo scopo di rivendicare la piena integrazione e occupazione di tutti e 1.600 i facenti richiesta presso il comune di Napoli. “La nostra lotta va avanti da dieci anni ha affermato lo scorso 4 settembre davanti ai cancelli Rai in un presidio organizzato, il portavoce dei disoccupati organizzati, Eduardo Sorge - siamo formati per manutenzione del verde e custodia museale e chiediamo di lavorare tutti come emerso dal tavolo interistituzionale. C'è un elenco di più di millecinquecento persone. Vengano chiamati tutti per la manutenzione del verde senza lasciare nessuno indietro”, ha concluso Sorge.
Nonostante le dichiarazioni ufficiali della giunta antipopolare del barone Manfredi, che lo scorso luglio prometteva “garanzie” assieme all’assessore al “lavoro” Chiara Marciani, dopo quattro anni dall’insediamento dell’esecutivo PD-M5S, a oggi si devono registrare solo subdoli e sporchi tentativi di dividere e spaccare il fronte unito dei disoccupati per depotenziarlo; una vile provocazione respinta dai disoccupati di Napoli che sono rimasti compatti e uniti.
A testimoniarlo la manifestazione del 13 settembre dove da piazza del Gesù il corteo si dirigeva verso la Prefettura napoletana nei pressi di piazza del Plebiscito, attraversando prima una parte di via Toledo, poi piazza Carità, piazza Matteotti, via Medina, piazza Municipio per poi dirigersi nella parte finale, tra il Teatro S. Carlo e piazza Trieste e Trento.
Il corteo, ha visto la partecipazione di migliaia, forse 2mila, tra disoccupati - di cui uno con una bandiera con un pugno rosso che si incastrava sulla scritta “Lotta di classe” -, studenti e studentesse medi e universitari, diverse associazioni e movimenti pro-Palestina, sindacati, come il Si.Cobas, il PRC. I compagni Luigi e Andrea hanno guidato la delegazione del PMLI che ha largamente distribuito il volantino di appoggio alla lotta dei disoccupati prodotto dalla Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli, molto apprezzato. Non poche le domande che ci hanno fatto sulla questione palestinese e Hamas, sulle elezioni politiche campane e il nostro astensionismo, sulla questione Ucraina e il nostro antimperialismo anti Putin.
Significative le parole di Eduardo “Eddy” Sorge a una agenzia di stampa indipendente: “Solo ribaltando questo sistema possiamo ottenere i nostri diritti e una vita migliore! Oggi centinaia di disoccupati e di disoccupate dei quartieri popolari della città di Napoli sono scesi di nuovo in piazza. La lotta dei Disoccupati 7 Novembre e del Cantiere 167 di Scampia ha sbloccato un progetto prima per 800 disoccupati che hanno svolto corsi di formazione finalizzati all'inserimento al lavoro nei servizi di pubblica utilità del Comune di Napoli; gli stessi servizi smantellati dalle varie amministrazioni comunali degli ultimi decenni. (…) Abbiamo garantito l'allargamento a tutti i 1.600 idonei. (...) Questa è una battaglia sicuramente vertenziale, perché vogliamo il pane, ma i disoccupati da tempo non lottano solo per questo. Per questo oggi si sono uniti tutta una serie di organizzazioni palestinesi, politiche e sindacali (...) perché scendere in piazza per il lavoro significa essere contro il riarmo, contro l'economia di guerra, contro la guerra. Non perché siamo solidali semplicemente con la resistenza palestinese che rivendichiamo ed evidenziamo, ma perché sappiamo che l'unica soluzione per liberarsi dallo sfruttamento è a livello internazionale, con l'unità dei lavoratori e delle lavoratrici, con l'unità dei proletari, sapendo che non è per colpa di Trump o della Meloni se siamo in guerra, ma per colpa del capitalismo e del fatto che solo ribaltando questo sistema possiamo ottenere i nostri diritti e una vita migliore! Viva la Palestina! Viva la Resistenza palestinese!”.
In un comunicato di domenica 14 settembre il Movimento 7 Novembre e il Cantiere 167 di Scampia hanno chiarito che “dopo mesi e settimane di tentativi di sciacallaggio sulla nostra lotta che sono stati possibili per colpa dei ritardi istituzionali voluti e finalizzati a dividere la platea e fomentare la guerra tra poveri per sbarazzarsi del movimento di lotta, si è fatta chiarezza anche in piazza”. E nel respingere i tentativi di divisione hanno precisato che “c'è chi svolge manovre politiche sulla pelle dei disoccupati e chi porta avanti una linea politica coerente, autonoma, senza interessi elettorali e clientelari, finalizzata a rafforzare l'unità di classe”.
17 settembre 2025