81° Anniversario
Migliaia di antifascisti in corteo per la Liberazione di Prato
Commemorati i 29 partigiani di Figline trucidati dai nazifascisti. Commovente testimonianza di una testimone oculare dell'eccidio. Contestata la presenza della forzista Mazzetti
Panzarella lancia un forte appello antifascista e a sostegno della Palestina
Dal corrispondente della Cellula “G. Stalin” di Prato
Il 6 settembre in occasione dell'81° anniversario della Liberazione di Prato dall'occupazione nazifascista, migliaia di antifasciste e antifascisti pratesi hanno preso parte al corteo commemorativo dei 29 partigiani della Brigata Buricchi trucidati dai nazifascisti a Figline.
Molto combattivo lo spezzone organizzato dal Comitato 25 Aprile Prato che è sfilato dal monumento ai caduti di Via VII Marzo alla frazione di Figline dietro lo striscione “Brucia ancora, ora e sempre resistenza”.
Lungo tutto il percorso i manifestanti hanno intonato più volte “Bella ciao” e “Fischia il vento” e urlato slogan antifascisti e di sostegno alla resistenza del popolo palestinese fra cui: “Fascio attento che ancora fischia il vento”, “Ieri, oggi e anche domani gloria eterna ai partigiani”, “I morti non sono tutti uguali, i nazifascisti sono i criminali”, “I neofascisti e chi li protegge, non vanno tollerati e messi fuorilegge”, “il 6 settembre non è una ricorrenza, ora e sempre resistenza” e “Prato sa da che parte stare, Palestina libera dal fiume fino al mare”.
Durante il corteo al grido di “vergogna, vergogna” e “Mazzetti torna a casa” è stata sonoramente contestata la provocatoria partecipazione al corteo della parlamentare di FI Erica Mazzetti che il 7 settembre, col benestare della Curia pratese ha organizzato la commemorazione e una messa in suffragio delle “vittime” del cosiddetto “eccidio del Castello dell’Imperatore”: 7 spie e collaborazionisti fascisti catturati, processati, condannati a morte e giustiziati dai partigiani poche ore dopo la Liberazione della città.
Come accade ormai da quasi 15 anni, in segno di protesta contro il nuovo cerimoniale introdotto nel 2011 dalla giunta di “centro-destra” capeggiata dal sindaco berlusconiano Roberto Cenni il quale, in nome di “una riappacificazione fra antifascisti e fascisti” ha deciso di spostare la commemorazione nella piazza antistante la chiesa e imporre la canzone guerrafondaia e imperialista del Piave che non ha nulla a che vedere con la Resistenza, lo spezzone organizzato dal Comitato 25 Aprile Prato si è fermato davanti al monumento dei partigiani in Piazza 29 Martiri e ha reso solenne omaggio alle vittime deponendo un papavero rosso per ogni partigiano ucciso.
Molto commovente il racconto dal megafono di una testimone oculare dell'eccidio dei partigiani impiccati dai nazifascisti in ritirata proprio nella volta d'ingresso della piazza.
Al corteo ha preso parte la Cellula “G. Stalin” di Prato del PMLI con un cartello ad hoc in cui fra l'altro si chiede all'Anpi e all'amministrazione comunale di non stare in silenzio e di attivarsi per chiudere tutti i covi dei neofascisti a Prato, di dare forza a un grande fronte unito antifascista per buttare giù il governo neofascista Meloni.
Il compagno Franco Panzarella ha dato il via commemorazione lanciando, a nome del Comitato 25 Aprile Prato un “caloroso appello a tutte le antifasciste e antifascisti che sono qui in corteo a partecipare domani 7 settembre al presidio antifascista in Piazza Delle Carceri per dire No alla commemorazione dei collaborazionisti fascisti processati, condannati per gli efferati crimini commessi durante l'occupazione nazista e giustiziati dai partigiani al Castello dell'Imperatore. Per dire No alla messa in loro suffragio organizzata dalla parlamentare di Forze Italia Erica Mazzetti col benestare della Curia. Per sostenere la causa palestinese contro il genocidio di un intero popolo perpetrato dal boia nazisionista Netanyahu con l'avallo di tutti i governi dell'Ue e dell'imperialismo mondiale, con alla testa il dittatore fascista Trump e la Mussolini in gonnella Meloni”.
Molto applaudito anche l'intervento finale, pubblicato a parte, tenuto da Panzarella alla fine della commemorazione.
17 settembre 2025