Manifestazioni e cortei in tutta Italia a sostegno del popolo palestinese e della Global Sumud Flotilla
Nei giorni scorsi decine di manifestazioni, cortei, presidi e iniziative di solidarietà col popolo palestinese e la missione internazionalista della "Global Sumud Flotilla" e contro il genocidio sionista nella striscia di Gaza si sono svolte nelle principali città del Nord, Centro e Sud Italia. Molte importanti, combattive e partecipate manifestazioni a cui ha preso parte anche il Pmli si sono svolte a Milano, Catania, Firenze, Campobasso, Biella, Campi Bisenzio,
per le quali rimandiamo agli articoli pubblicati a parte.
A Roma
il 9 settembre migliaia di manifestanti tra cui tantissimi studenti, attivisti delle varie associazioni palestinesi, militanti di partito e delegati sindacali sono sfilati in corteo da Piazzale Aldo Moro, a Piazza Vittorio fino allo Scalo San Lorenzo e dentro l'Università La Sapienza dietro lo striscione: "Non si ferma il vento: siamo global sumud flotilla".
Non sono mancati slogan contro “l’inerzia del governo Meloni di fronte allo sterminio di Gaza” urlati e scritti su cartelli e striscioni dai manifestanti tra cui: “Stop al genocidio”, “buon vento Flotilla”, “stop accordi con Israele. Libertà per Anan, Ali e Mansour”, “blocchiamo tutto”. E anche “non si ferma il vento": uno slogan, questo, in supporto alle organizzazioni internazionali che stanno sostenendo la missione di solidarietà internazionalista per Gaza e che nei giorni scorsi sono state attaccate dai droni israeliani.
"Se attaccano la Flotilla blocchiamo tutto. Se bloccate la Flotilla noi blocchiamo la città – si legge sul volantino del Global Movement to Gaza- Non lasceremo solo chi vuole aprire un corridoio umanitario, rompere il blocco navale e fermare il genocidio in Palestina”.
Presenti anche il Movimento Studenti Palestinesi in Italia, Giovani Palestinesi, Unione Democratica Arabo Palestinese e Comunità Palestinese in Italia che hanno aderito alla mobilitazione lanciata dagli studenti della Sapienza in presidio permanente “per denunciare questo ennesimo crimine e per ribadire che non ci piegheremo di fronte all’impunità israeliana".
Sempre a Roma il 6 settembre altre centinaia di manifestanti sono sfilati in corteo al canto di “Bella Ciao” da Piazza del Campidoglio fino al Colosseo per chiedere “una Palestina libera e l'intervento concreto e immediato delle istituzioni e dell'Europa”. Il 12 settembre è toccato alla Rete antisionista che sempre sotto il Campidoglio ha organizzato un presidio per chiedere che: “Roma Capitale rompa gli accordi con Israele” a cui hanno aderito varie associazioni, fra cui l'Arci e giovani palestinesi. Tanti gli slogan, striscioni e cartelli pro Palestina tra cui “Noi sappiamo da che parte stare, Palestina libera dal fiume fino al mare”, "Free, Free Palestine!" "Gaza, Gaza, we are with you" e "Stop all'assedio, stop al genocidio".
Il 7 settembre in concomitanza con la partenza da Sicurasa della Flotilla italiana si è svolta anche la “Fiaccolata per la Palestina” con migliaia di manifestanti che sono sfilati Da Piazza Vittorio Emanuele al Colosseo, fino alla Piramide al grido “Free Palestine”.
L'8 settembre a Bologna
centinaia di manifestanti hanno animato il presidio pro Palestina in Piazza Maggiore. I manifestanti hanno allestito uno stand informativo e mostrato video e testimonianze dirette della "Global Sumud Flotilla" e lanciato slogan tra cui "Apriamo i porti, apriamo gli occhi", "La Flottiglia salverà Gaza" e "Stop al blocco navale".
A Padova
il presidio di solidarietà alla Global Sumud Flotilla dell'11 settembre in Piazza Antenore si è trasformato in un partecipato corteo con migliaia di manifestanti che sono sfilati per le vie del centro con la parola d'ordine: “Prepariamoci: se loro bloccano la Flotilla, noi blocchiamo il porto di Venezia e tutto il Paese”.
Anche a Torino
il presidio di solidarietà con la Palestina e la Flotilla del 6 settembre in piazza Carignano e stato molto partecipato e si è trasformato in un corteo che ha attraversato le vie del centro.
A Livorno
migliaia di manifestanti sono scesi in piazza il 6 settembre al grido: “Se la missione della flottilla venisse ostacolata, siamo pronti a bloccare i porti di Livorno e Piombino”. Un combattivo e partecipato corteo promosso dall'associazione “Livorno per la Palestina”, “Ex Caserma Occupata”, Usb e Gap con l'adesione Filt Cgil e Uil trasporti Livorno è partita da piazza Grande e ha attraversato il cuore della città chiedendo a gran voce “la fine del genocidio di Gaza”.
Le organizzazioni sindacali hanno annunciato che “nel caso la missione umanitaria venisse ostacolata o, peggio, violentemente repressa, siamo pronti a bloccare le attività nei porti di Livorno e Piombino”.
Il corteo si è concluso dentro il porto di Livorno dove i manifestanti hanno occupato il varco Fortezza impedendo l’entrata e l’uscita di mezzi.
A Pisa
un partecipato e combattivo corteo di alcune migliaia di manifestanti è sfilato da Piazza Garibaldi a Piazza Stazione dove sono stati occupati i binari e bloccati diversi treni. Mobilitato anche il polo universitario in “appoggio all’iniziativa umanitaria della Flotilla” che in una nota “Auspica che nessuna violenza sia esercitata nei confronti degli uomini e delle donne a bordo delle imbarcazioni. In parallelo sono stati attivati corridoi umanitari che consentiranno di accogliere a Pisa studenti e studentesse palestinesi”.
Il 6 settembre Chieti
, insieme agli altri capoluoghi di provincia abruzzesi, hanno aderito alla campagna di mobilitazione “Fermiamo la barbarie” promossa a livello nazionale dalla Cgil “per chiedere la fine della guerra e sostenere l’iniziativa umanitaria e non violenta della Global Sumud Flotilla, diretta verso Gaza”.
I vari presidi di protesta con centinaia di manifestanti si svolti oltre che alla villa comunale di Chieti anche ad Avezzano
, in piazza Risorgimento, a Pescara
, sul Ponte del Mare, a Teramo
, in largo San Matteo, e in Molise al Porto Turistico di Termoli
.
il 13 settembre a Cuneo
alcune migliaia di manifestanti sono sfilati in corteo da Corso Giolitti al Parco della Resistenza al grido: “Gaza non è sola: dalle piazze al mare insieme rompiamo l’assedio” che è lo slogan scelto dalle associazioni e dalle comunità islamica locali per esprimere solidarietà anche alla Global Sumud Flotilla.
In testa al corteo una grande barca di carta, issata su un furgone per chiedere che: “l’Italia si unisca ai 143 Stati che hanno già riconosciuto lo Stato di Palestina, prima che sia troppo tardi, per affermare un diritto universale e inalienabile” per sospendere “ogni invio di armamenti verso Israele e ogni forma di cooperazione militare con il governo israeliano fino a quando non sarà̀ raggiunto un cessate il fuoco a Gaza, cesseranno le violazioni dei diritti umani e terminerà l’occupazione dei territori palestinesi”.
L'11 settembre alla Marina di Ortigia (Siracusa)
centinaia di manifestanti hanno preso parte al presidio organizzato dal Comitato Siracusano per la Palestina per salutare la partenza delle barche italiane che fanno parte della Global Sumud Flotilla.
Il 6 settembre a Mestre
centinaia di manifestanti hanno preso parte al sit-in per la Sumud Flotilla in Via Palazzo, davanti al municipio, nell'ambito della mobilitazione nazionale lanciata dalla Cgil. Alla manifestazione hanno aderito fra gli altri l'Anpi, Udu, Mediterranea, Emergency, e varie associazioni.
Il 13 settembre a Ronchi dei Legionari (Trieste)
un migliaio
di manifestanti ha raggiunto in corteo lo stabilimento della Leonardo SPA specializzato nella produzione di droni, sensoristica e velivoli senza pilota per chiedere di fermare le forniture di armi all'esercito israeliano.
17 settembre 2025