Umbria: Manifestazioni combattive a Perugia e a Terni. Nuovamente in piazza il 27 settembre

Dalla corrispondente del PMLI per l'Umbria
Anche in Umbria come nel resto dell'Italia si susseguono le proteste e manifestazioni in solidarietà del popolo palestinese contro la tirannia sionista del governo d'Israele e in supporto alla coraggiosa e senza precedenti missione internazionalista Global Sumud Flottilla.
Il 19 settembre in occasione della mobilitazione lanciata dalla CGIL, centinaia di lavoratrici e lavoratori a Perugia e Terni si sono riuniti sotto le rispettive prefetture con una larga adesione allo sciopero dei settori interessati per ribadire il no all'economia di guerra, per chiedere al governo di rompere i rapporti economici con Israele e in difesa del popolo palestinese. Lo sciopero utilizzato come strumento di protesta e mobilitazione, una protesta che la CGIL avrebbe dovuto organizzare molto prima con uno sciopero generale di 8 ore di tutte le categorie con manifestazione a Roma, anziché garantire i servizi essenziali e organizzare manifestazioni locali.
Per lanciare l'appuntamento, significativo e forte il comunicato dei metalmeccanici di Terni che si sono astenuti per 8 ore anziché 4 a fine turno: “neanche un grammo del nostro acciaio per questa guerra genocida. Non è vero che nell'accordo di programma di Acciai Speciali Terni (ancora da attuare) è prevista una riconversione della produzione per le armi. È vero, invece, che il Sindaco e Presidente della provincia di Terni (il fascistone Stefano Bandecchi di “Alternativa popolare”, ndc) ha più volte detta che “Gaza deve essere spianata” ed è stato ricevuto a Roma dall'ambasciatore israeliano in Italia che rappresenta il Governo criminale di Netanyahu... chiamiamo alla mobilitazione contro il riarmo e per un'industria a servizio dello sviluppo”.
La mobilitazione è continuata il 22 settembre con lo sciopero generale indetto da Usb, Cub, Adl e Sgb.
A Terni i lavoratori dei sindacati di base, hanno dato appuntamento a largo Don Minzoni per sfilare in corteo fino a piazza della Repubblica, mentre a Perugia concentramento a Fontivegge davanti alla stazione ferroviaria per terminare davanti alla sede di BusItalia.
Un fiume di migliaia di manifestanti, tantissimi gli studenti, professori, lavoratrici e lavoratori e pensionati, uniti in un abbraccio generazionale e internazionalista. Tante le bandiere palestinesi, tutti uniti al grido di “Free Palestine” e “blocchiamo tutto” riferendosi alle aziende che foraggiano Israele.
Anche ad Orvieto si è svolta una manifestazione insieme al presidio di “Articolo 21”, CGIL, ANPI, Emergency. Molte le saracinesche abbassate in solidarietà mentre sfilava il corteo e in molte vetrine campeggiava la locandina della manifestazione.
La mobilitazione prosegue, già il prossimo 27 settembre è indetta una manifestazione a Perugia da Piazza Partigiani alla centrale Piazza IV Novembre.

24 settembre 2025