Milano:Centinaia in corteo. Denunciati i crimini di Netanyahu e l’ipocrisia del governo neofascista Meloni. Sostegno alla Flotilla e alla Resistenza palestinese come via di liberazione antimperialista
Apprezzato il cartello del PMLI che sfila alla testa del corteo portato da mani palestinesi

Redazione di Milano
Al grido di “Milano sa da che parte stare, Palestina libera dal fiume fino al mare” si è svolta nel capoluogo lombardo, il 27 settembre, un combattivo corteo contro il genocidio del popolo palestinese e in sostegno alla sua Resistenza, e in appoggio alla missione solidale internazionale della Sumud Flotilla.
Il corteo, partito da Piazzale Loreto e conclusosi nel quartiere Turro percorrendo Viale Monza, è stato organizzato da un gruppo di associazioni di palestinesi nel nostro Paese, con alla testa l’Associazione dei Palestinesi in Italia (API) e ha visto circa 1.300 partecipanti con protagoniste le comunità palestinese e delle altre nazionalità arabe. Alcuni manifestanti esponevano diverse foto di giornalisti palestinesi uccisi o feriti dal mostro nazisionista perché documentavano il genocidio dei gazawi. Molti i cori contro il führer nazisionista Netanyahu e il suo sodale dittatore fascioimperialista degli Usa, Donald Trump.
Presenti le organizzazioni studentesche Cambiare Rotta (CR) e OSA, le associazioni pro-migranti, il Centro Sociale Autogestito “Vittoria” (CSAV) mentre per i partiti c’erano il PMLI, PRC, PaP, RdC. Tanti i giovani, italiani, migranti e figli di migranti di nazionalità arabe, molti dei quali indossavano la kefiah.
Sugli striscioni si legge: “Cessate il fuoco!”, “No alla fame! No al genocidio! No alla deportazione!” (API), “Palestina Libera-Ora e sempre Resistenza-Stop genocide” (CSAV), “No colonialismo”, “Contro l’imperialismo e il sionismo, con la Resistenza palestinese e al fianco dei popoli che lottano”. Dal palco mobile alla testa del corteo si sono susseguiti gli interventi nei quali si sono intrecciati denunce, richiami alla memoria, proposte concrete e appelli accorati alla solidarietà attiva.
Mohammad Hannoun, Presidente dell’API, ha denunciato con forza la responsabilità di governi e alleanze internazionali nel lasciare spazio all’aggressione nazisionista contro la popolazione civile, chiedendo che gli organi politici internazionali e i governi europei assumano posizioni chiare e azioni concrete di condanna del genocidio in corso prendendo esempio da quelli spagnolo e brasiliano. Ha richiesto che siano perseguiti davanti al diritto internazionale coloro che si rendono responsabili di crimini contro la popolazione civile e ha ribadito il sostegno all’autodeterminazione e alla legittima resistenza armata palestinese. Hannoun ha inoltre espresso solidarietà alle iniziative civili che cercano di rompere il blocco a Gaza come la Global Sumud Flotilla, indicando la necessità di passi concreti e pubblici da parte degli Stati e smascherando l’ipocrisia del governo neofascista e filosionista Meloni e del suo ministro Crosetto che intende negare la scorta della marina militare italiana alla Flotilla nelle acque territoriali palestinesi da lui illegittimamente considerate “israeliane”.
Falastin Dawoud, giovane rappresentante dell’API, ha richiamato la memoria degli eventi del 7 ottobre 2023 come atto legittimo della Resistenza palestinese, guidata da Hamas e in cui cooperano tutte le sue componenti, e la rappresaglia genocida nazisionista che da due anni si consuma nella Striscia di Gaza, sottolineando che le parole non bastano se non accompagnate da politiche effettive come la sospensione delle esportazioni militari e misure economiche sanzionatorie concrete. Ha infine chiamato alla mobilitazione continua sui luoghi di lavoro e nelle fabbriche che forniscono materiali o componenti impiegati nella macchina bellica nazisionista, chiedendo azioni di boicottaggio politico ed economico come strumento di pressione.
La Cellula “Mao” di Milano del PMLI ha partecipato con spirito militante e qualificato impegno politico al corteo distinguendosi per il sostegno coerente e intransigente alla Global Sumud Flotilla, che con coraggio prosegue verso Gaza sfidando il blocco criminale israeliano, e per la liberazione totale dall’oppressione sionista della Palestina, in cui sorga uno Stato per due popoli. I compagni della Cellula “Mao” hanno innalzato un cartello con i due più recenti manifesti del Partito dedicati alla questione palestinese, che hanno riscosso vivo interesse e numerosi consensi da parte dei manifestanti. Molti lo hanno fotografato e ripreso con i cellulari, riconoscendo nella parola del PMLI la chiarezza che indica la via della lotta antimperialista e antisionista.
Il momento più significativo è stato quando un manifestante palestinese ha chiesto di poter portare il cartello fino alla testa del corteo, facendolo impugnare anche alla sua giovanissima figlia. Questo gesto ha assunto un alto valore politico e simbolico: l’unità nella lotta tra i popoli oppressi e il PMLI, tra la resistenza palestinese e i marxisti-leninisti italiani, contro l’imperialismo e il sionismo e per la liberazione dei popoli oppressi.

1 ottobre 2025