Firenze: 100mila in piazza “come un sol corpo” per lo sciopero generale indetto da Cgil, Usb e Cobas. Militante e vivace partecipazione del PMLI. Il Segretario generale di Fiom-Cgil Toscana Calosi ha commentato la presenza in piazza del PMLI : “Se non ci siete voi non è manifestazione”

Redazione di Firenze
Che tra le masse popolari fiorentine gli ideali antifascisti, antimperialisti e antisionisti fossero ben radicati malgrado il neofascismo imperante capeggiato e diffuso dalla ducessa Meloni era chiaro e risaputo, ma il 3 ottobre si sono superate con la grandissima partecipazione alla manifestazione a sostegno di Gaza e della Global Sumud Flotilla. Manifestazione che si è tenuta a coronamento del riuscito sciopero generale indetto encomiabilmente a tambur battente da CGIL, USB e Cobas. È stata una delle più grandi manifestazioni degli ultimi anni a Firenze, paragonabile per l'aspetto della partecipazione delle masse popolari fiorentine alla manifestazione dei Social Forum del novembre 2002 e alle manifestazioni del 1994 contro il governo Berlusconi.
Un forte vento antisionista, antifascista e progressista sta spirando anche a Firenze come del resto in tutta Italia. Tanta partecipazione è stata favorita dalla convergenza di tre “segmenti” di manifestanti e organizzazioni che in genere non sfilano insieme, cioè CGIL, sindacati di base con USB e COBAS, e studenti. Convergenza sempre auspicata dal PMLI, magari per le prossime occasioni sarà necessaria una maggiore contaminazione tra le varie componenti specialmente a livello sindacale.
Benché la manifestazioni riguardasse solo Firenze e provincia - già nella vicinissima Prato come in un’altra dozzina di città della Toscana vi erano cortei -, in 100mila si sono ritrovati alla Fortezza da Basso, tante lavoratrici e lavoratori, giovani e giovanissimi, pensionati e intere famiglie con bambini. Ha partecipato l'Imam di Firenze Izzedin Elzir. C’era tanto sindacalismo di base e CGIL con gli striscioni e le bandiere della varie categorie, la FLC-CGIL con i lavoratori della scuola, numerosissimi. Hanno partecipato col loro spezzone animato dagli immancabili tamburi i lavoratori ex GKN, e dietro il loro striscione i lavoratori Sammontana di Empoli e Richard Ginori di Sesto Fiorentino. Lungo il percorso del corteo, di fronte al deposito dei tram di viale dei Mille, i tranvieri avevano issato le bandiere dei COBAS. Aveva il proprio striscione l'ARCI. Come forze politiche oltre al PMLI si sono viste alcune bandiere di PD, PRC, PCI, Partito comunista rivoluzionario e Carc.
Il corteo è stato molto combattivo senza soluzione di continuità, oltre agli slogan cantate varie volte “Bella Ciao” e “Fischia il Vento”, simbolo delle lotte dei popoli per la libertà e l'affrancamento al quale si sono uniti volentieri anche i marxisti-leninisti.
In fatto di combattività si sono distinti i giovani e i giovanissimi, le studentesse e gli studenti universitari e medi in particolare. Già di primissima mattina passando davanti alle scuole gli studenti erano in fermento. La loro presenza è stata strabordante (molti erano delle prime classi delle superiori al loro primo sciopero) e, organizzati negli spezzoni dei loro istituti e collettivi studenteschi, sono stati a dir poco strepitosi esprimendo una grandissima carica di lotta e combattività coinvolgendo il resto del corteo. Colpiva l'energia che sprizzavano e che hanno messo nello scandire gli slogan a difesa della causa palestinese. In molti salivano su lampioni, cassonetti, fermate della tranvia, sfruttando tutti i rialzi che si presentavano per lanciare slogan, incitare alla lotta, sventolare bandiere palestinesi cantare “Bella ciao” e “Fischia il vento”: metaforicamente possiamo dire che le ragazze e i ragazzi del 2025 “vogliono volare alto!”. Auspichiamo che presto individuino, come del resto le altre componenti, il sole del socialismo e il PMLI. Che queste settimane di lotta antisionista e antimperialista portino una crescita esponenziale di coscienza antigovernativa e rivoluzionaria che, parafrasando Lenin, in situazione di “calma” ci vorrebbero decine e decine di anni per averla.
C’erano addirittura ragazzi delle medie inferiori come quelli della Gramsci organizzati dietro lo striscione della loro scuola che vedeva anche diversi insegnanti.
Uno slogan molto ripetuto, oltre al classico “Free free Palestine!” è stato “Firenze lo sa da che parte stare, Palestina libera dal fiume al mare!”.
Una volta raggiunta piazza delle Cure parte dei manifestanti ha fatto irruzione sui binari della ferrovia che portano alla stazione centrale bloccandoli per mezz'ora. Una volta raggiunto l'arrivo, presso lo stadio Artemio Franchi, un gruppo di partecipanti ha proseguito verso il centro tecnico federale di Coverciano per contestare la scelta della nazionale di calcio italiana di aver giocato settimane or sono e di rigiocare a giorni contro la nazionale israeliana.
Il PMLI ha partecipato con un nutrito gruppo di compagne e compagne provenienti da Firenze e provincia e Prato, militanti, simpatizzanti tra cui un giovanissimo di origine cinese che ha indossato la maglietta del Partito e ha portato in modo militante la bandiera del PMLI, e due giovanissimi amici che ormai stanno diventando degli habitué dei nostri spezzoni.
I compagni indossavano la maglietta del PMLI, hanno portato una selva di bandiere del Partito e della Palestina e i manifesti del PMLI di condanna dell'aggressione alla Flotilla e quello dell'invasione, massacro e distruzione di Gaza. Cartelli che hanno attirato interesse e approvazione e sono stati molto fotografati. Diffusi centinaia di volantini col comunicato dell'Ufficio stampa del PMLI di condanna della criminale aggressione militare alla Flotilla, ben accettato dai partecipanti. Alcuni nostri compagni, in qualità di sindacalisti marxisti-leninisti, si sono dedicati anche al lavoro di massa con innumerevoli discussioni di confronto.
Come spezzone siamo stati posizionati, benché la situazione fosse estremamente fluida, più che altro in mezzo alla componente studentesca con cui abbiamo condiviso slogan e canzoni. Per un buon tratto fra coloro che si sono avvicinati dietro il nostro spezzone anche il professore democratico antifascista Tomaso Montanari. Si è visto pure Daniele Calosi, Segretario generale di Fiom-Cgil Toscana, che ha sottolineato la presenza in piazza del PMLI con una frase del tipo: “Se non ci siete voi non è manifestazione”. Ci ha salutato come al solito a pugno chiuso Ezio Gallori, amico di vecchia data del Partito, storico leader nazionale del sindacalismo di base tra i ferrovieri.
Anche a Firenze, come nel resto d'Italia, si è messa in moto l'immancabile macchina repressiva borghese agli ordini del governo neofascista Meloni-Piantedosi. Infatti sono in corso gli accertamenti sul blocco ferroviario, specificatamente su chi ha messo le transenne in mezzo ai binari dell'Alta velocità, con l'ipotesi di “attentato alla sicurezza dei trasporti”. Indagini in corso anche sull'occupazione della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella avvenuta la sera prima nel corso della manifestazione spontanea dei 10mila.
Non si illudano Mussolini in gonnella Meloni, Piantedosi, questori vari e compari, questo movimento è talmente cresciuto in quantità e combattività che non lo fermeranno, stanno “tentando di fermare il mare con le mani”!

8 ottobre 2025