Roma
Ebrei sionisti aggrediscono studentesse e studenti di un liceo che gridavano Palestina libera

Lo scorso 2 ottobre un gruppo di squadristi ebrei sionisti, provenienti dall'adiacente sinagoga ha fatto irruzione nel liceo Caravillani a Roma, che si trova nel quartiere di Monteverde, aggredendo le studentesse e gli studenti che si erano mobilitati per la Palestina.
I locali del liceo artistico statale Alessandro Caravillani e quelli del tempio ebraico di rito italiano Beth Michael di cui è presidente Riccardo Pacifici hanno entrambi l'ingresso in via di Villa Pamphili 71/c e sono separati da un giardino.
In occasione dell’assemblea, verso le 11, un gruppo di studenti, la maggior parte minorenni, si trovava nel cortile del liceo per discutere gli avvenimenti di Gaza quando a un certo punto, all'unisono, scandiscono gli slogan “Palestina libera” e “free Palestine”. Alcuni minuti più tardi circa venti uomini adulti tra i quaranta e cinquanta anni usciti dal luogo di culto ebraico hanno invaso gli spazi scolastici, nei quali peraltro nessun estraneo è autorizzato a entrare, aggredendo verbalmente i giovani con slogan inneggianti a Israele e al sionismo ed inveendo anche contro alcuni professori che li difendevano: gli studenti sono poi rientrati nelle aule e il fatto sembrava finito così.
Alla fine delle lezioni, però, dopo le 13 i ragazzi uscendo dall’istituto trovano ad attenderli gli stessi squadristi che, usciti dalla sinagoga, li stavano attendendo: gli ebrei sionisti, incuranti del fatto che gli studenti fossero quasi tutti minorenni e che ad attenderli c'erano anche alcuni genitori, hanno così iniziato a insultare pesantemente le ragazze al grido di “puttane” e ad alzare le mani sferrando schiaffi e pugni, tanto che alcuni ragazzi hanno riportato contusioni e uno studente ebreo antisionista che aveva partecipato all'assemblea per Gaza è stato espressamente preso di mira ed ha riportato notevoli contusioni in varie parti del corpo e gli è stata strappata una ciocca di capelli.
I docenti e alcuni genitori presenti, a quel punto, hanno cercato di difendere i ragazzi ma sono stati a loro volta aggrediti fisicamente dai fanatici sionisti che, inneggiando a Israele, hanno usato vera e propria violenza con tanto di calci e pugni, tanto che anche qualcuno di loro è rimasto contuso: alla fine sono intervenute alcune ambulanze. Comunque alcuni tra i ragazzi, i genitori e i docenti hanno filmato l'accaduto con il telefono, e si nota chiaramente la presenza sul luogo di Riccardo Pacifici, responsabile laico del tempio ebraico di rito italiano Beth Michael.
Alla fine una quindicina di persone, tra ragazzi, genitori e personale scolastico, hanno lamentato contusioni varie a seguito delle percosse subite e la polizia si è limitata a identificare i presenti e a impedire ulteriori violenze da parte dei facinorosi ebrei.
Oltre agli studenti e ai genitori presenti anche l'organizzazione studentesca Osa (Opposizione studentesca d'alternativa) ha denunciato e condannato fermamente l'episodio squadrista in un comunicato: “stamane al Caravillani – vi si legge, tra l'altro - i sionisti hanno aggredito a calci e pugni studenti giovanissimi fra i 14 e i 18 anni nonché alcuni professori, sotto lo sguardo complice delle forze dell’ordine presenti. A Roma in particolar modo come in tutta Italia questi soggetti godono di un’impunità clamorosa: lo Stato è complice dello squadrismo sionista. Mandiamo tutta la nostra solidarietà ai ragazzi e ai lavoratori colpiti. Israele ha paura della solidarietà con la Palestina”.
La Cgil Roma Centro Ovest Litoranea, la Flc Cgil, l’Anpi del XII Municipio e l’Anppia hanno espresso “ferma condanna per le aggressioni a studenti e docenti”, chiedendo alle autorità che i responsabili siano individuati e severamente puniti. Partiti e associazioni democratiche hanno condannato la vile aggressione che porta l'inconfondibile segno della destra reazionaria, e a tale condanna si unisce il nostro Partito marxista-leninista italiano e il suo organo Il Bolscevico , mentre si deplora il fatto che la stampa ha complessivamente dato scarso risalto ai gravi fatti accaduti e le televisioni non ne hanno dato alcuno.
La preside dell'istituto scolastico, Gioconda Martucci, ha subito denunciato e messo in evidenza l'inaccettabilità delle violenze scatenate dal gruppo di sionisti facinorosi: a lei sono giunte anche le scuse di Victor Fadlun. presidente della Comunità ebraica di Roma che, con un forte imbarazzo per quanto accaduto, ha condannato espressamente i correligionari ebrei autori delle violenze e preso nettamente le distanze dalle loro inaccettabili azioni.
Totalmente diversa da quella del presidente Fadlun è stata la reazione di Riccardo Pacifici, che è stato inequivocabilmente identificato tra i presenti al momento dell'aggressione e che ha rilasciato un'intervista all’agenzia Dire: “sono costernato – ha affermato l'ex presidente della Comunità ebraica di Roma - per quello che è avvenuto. Contatteremo i genitori del ragazzo, che tra l’altro sono della nostra comunità, e ci scuseremo. Il problema non sono i ragazzi, ma alcuni professori mascalzoni che manipolano la mente degli studenti”. Pacifici ha poi rincarato la dose, arrivando a velate minacce: “assolvo i ragazzi – ha affermato - era responsabilità dei professori vigilare. Ci sono alcuni professori delinquenti che sobillano gli studenti. I ragazzi sono condizionati dalle fake news: se fossero tutte vere le notizie che arrivano da Gaza, andrei anche io a manifestare con loro, ma non è così. Se poi vogliono andare in giro per Roma a manifestare per Hamas, possono farlo, o se vogliono solidarizzare con quella pagliacciata della Sumud… Noi abbiamo sopportato e sopportiamo, ma non è detto che tutti abbiano la stessa capacità di self control”. Pacifici, insomma, oltre a dare dei “delinquenti” ai docenti dell'istituto scolastico statale, ha fatto capire che non è detta che qualche altra spedizione punitiva non si ripeta, e le sue parole non vanno prese sotto gamba: il 10 'ottobre 2024 alla manifestazione svoltasi a Roma all'Arco di Tito Riccardo Pacifici – che, oltre a dirigere la sinagoga di rito italiano Beth Michael è ex presidente della Comunità ebraica di Roma nonché attuale vicepresidente della European Jewish Association – disse testualmente “vi veniamo a prendere” , e si rivolgeva al variegato mondo antisionista precisando che tale cattura sarebbe stata compiuta direttamente dal ministro della Giustizia, ma è ben risaputo che i ministri non improvvisano di certo ronde e spedizioni finalizzate a fermi o arresti di presunti rei. Gli stessi ebrei antisionisti, però, hanno compreso bene ciò che Pacifici voleva dire, e non si sono stupiti quando Gabriele Rubini nella serata del 14 maggio 2024 è scampato a un vero e proprio tentato omicidio perpetrato da una ventina di delinquenti – quelli lì veri - che lo hanno aggredito a calci, pugni, spranghe e mattoni davanti alla sua casa di Frascati.
Gli eclatanti episodi di violenza ricordati, del resto, non sono isolati, come ricorda Il Fatto Quotidiano in un articolo pubblicato lo scorso 12 ottobre intitolato 'Tra gli ebrei della capitale ci sono cento picchiatori', firmato da Vincenzo Bisbiglia e Alessandro Mantovani: il quotidiano mette in rilievo il fatto che le “forze dell'ordine” conoscono uno per uno facinorosi sionisti che di mestiere fanno gli ambulanti, venditori di souvenir, commercianti, tassisti, ultrà romanisti e laziali e anche studenti, che poi altri non sono che i facinorosi, in mezzo ai quali c'era l'immancabile Pacifici, che il 25 aprile 2024 a Porta San Paolo, a Roma, cercavano a tutti i costi lo scontro con il corteo ufficiale dell'Anpi. Il quotidiano mette in luce anche le preoccupazioni di parte degli ebrei romani, soprattutto di quelli antisionisti e che comunque non sostengono Israele, che vengono terrorizzati da queste squadracce di facinorosi che nel 2012 alzarono pesantemente le mani, per fare un solo esempio, sul loro correligionario Marco Ramazzotti Stockel soltanto perché aderiva alla rete degli Ebrei contro l'Occupazione e sosteneva il diritto dei palestinesi.
Bisbiglia e Mantovani ricordano inoltre recenti aggressioni ai danni di palestinesi e politici di sinistra impegnati nella solidarietà verso di loro, ricordano lo sfregio al monumento Handala, alla Garbatella e le tre bombe carta fatte scoppiare a distanza di qualche mese davanti al centro sociale La Strada nello stesso quartiere.
Non stupiscono quindi le differenti e antitetiche reazioni di Fadlun e di Pacifici alla grave vicenda che ha coinvolto i liceali, così come non stupisce il coinvolgimento di un giovane ebreo nelle iniziative a favore della Palestina: tali fatti si spiegano con ciò che sta avvenendo da decenni, con una forte accelerazione a partire dall'inizio del genocidio perpetrato a Gaza dall'entità sionista, all'interno del mondo ebraico a livello mondiale, ovvero la frattura sempre più netta e inconciliabile tra ebrei antisionisti, il cui numero e il cui prestigio è notevolmente aumentato negli ultimi anni, ed ebrei sionisti, molti dei quali si rintanano, consapevoli della riprovazione del mondo intero, entro i confini di quello che l'ex rabbino capo dell'Iran, Giuseppe Hamadani Cohen (1916-2014) continuò a definire per decenni e sin dai tempi dello Scià “lo Stato antiebraico di Israele”, ovvero un'entità politica che viola e contraddice ogni insegnamento religioso della fede ebraica.
Alla aggressione dei sionisti, che è assimilabile a quella dei nazifascisti perché i sionisti non sono altro che dei nazionalisti ebrei di destra, si contrappongono all'interno dell'ebraismo vaste correnti di pensiero che comprendono l'ebraismo ortodosso dei rabbini Elhanan Beck, Davide Feldman, Aronne Teitelbaum e Giacobbe Shapiro, l'ebraismo riformato della rabbina statunitense Linda Holtzman, l'ebraismo laico di sinistra degli scrittori Salomone Sand e Ilan Pappé che hanno entrambi abbandonato Israele in segno di protesta, l'ebraismo giovanile e democratico italiano del Laboratorio Ebraico Antirazzista, e tanta altra parte del variegato mondo ebraico: è da tale mondo che sono giunti i delegati che dal 13 al 15 giugno 2025 a Vienna hanno dato via al primo congresso mondiale ebraico antisionista che ha visto anche la presenza di osservatori non ebrei in un clima costruttivo: tale congresso ha dato una risposta ideale al genocidio perpetrato dalla casa madre sionista contro il popolo palestinese e alla trucida e volgare violenza, che tanto assomiglia a quella dei teppisti nazifascisti, dalla sua filiale romana.

15 ottobre 2025