Gli antimperialisti e antisionisti mobilitati contro la realizzazione del comando Nato a Firenze
Il PMLI sventola le bandiere del Partito e della Palestina e tiene alto il cartello “Creiamo un largo fronte unito contro l'installazione del comando NATO a Rovezzano-Fuori l'Italia dalla NATO fuori la NATO da Firenze e dall'Italia”

Redazione di Firenze
Sabato 11 ottobre si è tenuta a Firenze la combattiva manifestazione antimperialista contro l'insediamento del comando della Nato alla caserma Predieri nella zona di Rovezzano, una manifestazione che ha visto la partecipazione di un migliaio di antimperialisti e antisionisti. Si tratta di un progetto scellerato, che vede un comando Nato posizionato a pochissimi chilometri dal centro città, in un quartiere popolare. Comando istituito ufficialmente lo scorso luglio per responsabilità del governo neofascista Meloni e con l'omertà del comune di “centro-sinistra” di Firenze, con la struttura definitiva in corso di realizzazione come si deduce anche dal “continuo movimento di mezzi e militari come mai si era visto intorno alla caserma e dai fermi e controlli nei confronti di chi si mostra anche solo 'incuriosito' da tutte queste attività inusuali” come spiegano in un volantino gli organizzatori e che rischia di trasformare il territorio fiorentino in un nodo strategico delle politiche militari internazionali.
Un ampio schieramento di forze sociali, sindacali e politiche ha partecipato al corteo che ha avuto il proprio concentramento di fronte alla sede regionale toscana RAI di Firenze, un cartello spiegava perfettamente il motivo di tale scelta: “RAI radio televisione israeliana”.
Ben presente il sindacalismo di base con le bandiere USB, COBAS e CUB. Hanno partecipato dietro il loro striscione i lavoratori ex GKN che hanno anche diffuso il volantino di propaganda del loro corteo di sabato 18 ottobre a Firenze. Sullo striscione d'apertura c'era scritto “No al comando NATO né a Firenze né altrove”, scritta riportata anche su molte bandiere. Hanno partecipato molti residenti del quartiere di Rovezzano interessato direttamente dal comando. Hanno preso parte molti giovani dei centri sociali, in particolari del Centro sociale Firenze Sud nella cui sede si sono tenute le assemblee di preparazione dell'iniziativa.
Come forze politiche oltre al PMLI erano presenti con il loro striscione e le bandiere il Fronte della gioventù comunista, e sempre con le bandiere il PRC, Potere al popolo, Partito comunista rivoluzionario, CARC e Antitesi organizzazione comunista.
Oltre all'opposizione al comando NATO unita all'istanza di abbattere le spese militari e alzare la spesa sociale, ha tenuto banco la questione palestinese che è stata ben presente negli slogan, nelle numerose bandiere e negli striscioni. Ha partecipato col proprio striscione, scritto sul quadricolore della bandiera palestinese, “Firenze per la Palestina”, un altro striscione riportava “Palestina fino alla vittoria”, mentre lo striscione “Fermiamo il sionismo con la resistenza” mostrava raffigurato un combattente palestinese armato.
Come slogan, che hanno reso il corteo estremamente combattivo, riproposto in continuazione “Fuori la Nato dall'Italia, Fuori l’Italia dalla Nato”, oltre agli slogan antisionisti “Free Palestine, stop genocide!”, “Repubblica assassina morti sul lavoro e stragi in Palestina!”, oltre al classico ormai “Firenze lo sa da che parte stare, Palestina libera dal fiume al mare!”. Presente la street band fiorentina dei “Fiati sprecati” che ha eseguito anche “Fischia il vento”.
Tra gli obiettivi del corteo quello di fare opera di sensibilizzazione tra la popolazione del quartiere sulle problematiche che rappresenterebbe la realizzazione del comando Nato con la militarizzazione di un pezzo di città nonché passare di fronte alla caserma Predieri ma, in questo caso, le “forze dell'ordine” del regime neofascista imperante agli ordini del governo di Mussolini in gonnella Meloni e di Piantedosi con uno schieramento esagerato di poliziotti in tenuta antisommossa lo hanno impedito. Infine il lungo serpentone degli antimperialisti e antisionisti si è snodato tra le “case minime” di Rovezzano, la parte più popolare del quartiere.
Il PMLI, il cui Comitato provinciale di Firenze sta seguendo la questione da tempo, ha partecipato con un combattivo gruppo di compagne e compagne, militanti e simpatizzanti di Firenze e provincia, che indossando la maglietta del Partito hanno sventolato una selva di rosse bandiere del PMLI con la bandiera palestinese e i manifesti realizzati ad hoc “Creiamo un largo fronte unito contro l'installazione del comando Nato a Rovezzano-Fuori l'Italia dalla Nato, fuori la Nato da Firenze e dall'Italia”. Una parola d'ordine estremamente calzante e una necessità impellente per impedire l'insediamento definitivo del comando NATO a Rovezzano. In fin dei conti anche la straordinaria partecipazione alla mobilitazione unitaria sindacale di CGIL e sindacalismo di base del 3 ottobre deve insegnare qualcosa. Perciò si invitano le varie anime del del movimento a riflettere e a superare i settarismi e le divergenze per dare a questa battaglia un ampio respiro che coinvolga un numero sempre più crescente di forze politiche sindacali sociali, culturali e religiose al di là delle differenze che esistono tra ognuna di esse.

15 ottobre 2025