L’Organizzazione di Biella del Partito marxista-leninista italiano (PMLI) esprime la propria solidarietà militante e di classe ai lavoratori sfruttati nel cantiere di manutenzione della diga dell’Ingagna a Mongrando. Secondo quanto emerso dalle indagini della Guardia di Finanza, ci troviamo di fronte a un autentico caso di schiavismo moderno: sfruttamento di manodopera straniera in stato di bisogno, violazione delle norme antinfortunistiche, lesioni personali colpose e subappalti non autorizzati.

Si tratta di un vero e proprio crimine contro la classe operaia, consumato nell’ambito di lavori pubblici, quindi con la complicità indiretta dello Stato che, anziché vigilare e tutelare chi lavora per esso, permette che venga trattato come merce usa e getta. La stessa logica di profitto che ha portato alla morte dei cinque operai di Brandizzo continua a colpire: turni massacranti, assenza di pause e riposi, condizioni igieniche indegne, lavori pericolosi senza protezioni. Tutto ciò nel nome del massimo guadagno per padroni e appaltatori.

Il vero responsabile di queste barbarie non è il singolo imprenditore o funzionario, ma il sistema capitalistico stesso, che fonda la propria esistenza sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Come ricordava il grande Maestro del proletariato internazionale Engels “Chi sfrutta i lavoratori non s'arresta fino a che rimane un muscolo, un nervo, una goccia di sangue da sfruttare”.

Solo la società socialista, in cui i mezzi di produzione saranno nelle mani delle lavoratrici e dei lavoratori e l’economia pianificata in base ai bisogni collettivi, potrà garantire lavoro dignitoso, sicurezza, giusto riposo ed equa retribuzione. Fino a quel giorno, ogni abuso come questo dovrà essere denunciato e combattuto con la forza delle organizzazioni operaie e della coscienza e lotta di classe.

Per il PMLI.Biella

Gabriele Urban

Biella, 17 ottobre 2025