Il CCNL scaduto dal 31 dicembre 2024
Partecipato presidio regionale dei farmacisti dipendenti a Cagliari
Federfarma diserta il tavolo delle trattative e offre una cifra offensiva, aumento di 1,125 euro della paga oraria
Dal corrispondente di Sassari de “Il Bolscevico”
In vista della mobilitazione nazionale, il 15 ottobre, circa 500 farmacisti dipendenti e collaboratori di farmacie e parafarmacie, convenuti a Cagliari da tutta l'isola, hanno tenuto un presidio davanti alla sede del Consiglio regionale nell'ambito dello sciopero regionale indetto dai sindacati di settore Filcams-CGIL, Fisascat-CISL, Uiltucs-UIL, contro la diserzione del 9 ottobre, da parte di Federfarma, del tavolo per il rinnovo del CCNL, scaduto il 31 dicembre 2024: irremovibile la controparte padronale nel mantenere l'offerta economica, riguardante circa duemila addetti, di un aumento mensile lordo di 180 euro. Per retribuzioni mensili che mediamente non superano i 1.500 euro lordi, l'aumento della paga oraria consisterebbe in un misero 1,125 euro.
Gli scioperanti e i rappresentanti sindacali definiscono offensiva l'offerta, in totale disprezzo della professionalità della categoria, per la maggior parte costituita da laureati e neolaureati tirocinanti; incongrua a fronte delle ulteriori incombenze e responsabilità attribuite da recenti norme, quali l'esecuzione di tamponi, vaccini, analisi di laboratorio, ecc.; insufficiente per recuperare il continuo aumento del costo della vita.
Nel comparto commerciale dei farmaci la ricerca di sempre maggiori profitti, caratteristica del capitalismo, non si fa scrupoli per sfruttare anche quei lavoratori come i farmacisti dipendenti che in passato godevano di maggiori privilegi e di migliori condizioni di lavoro.
22 ottobre 2025