Trentino-Alto Adige
In arrivo una cascata di aumenti per sindaci, vicesindaci, assessori e consiglieri comunali

Dal corrispondente dell'Organizzazione della provincia di Bolzano del PMLI
La Svp (Südtiroler Volkspartei), tramite l'assessore regionale agli enti locali Franz Locher, ha proposto una serie di norme da inserire nella manovra di bilancio regionale 2026-2028 (legge di stabilità 2026) che prevedono aumenti alle indennità dei rappresentanti degli enti locali in tutta la regione. Aumenti che porteranno ad un costo aggiuntivo di 9.120.000 di euro, di cui 4,9 milioni per i comuni trentini e 4,220 milioni di euro per i comuni bolzanini, portando la spesa complessiva annuale a 19 milioni di euro per gli amministratori locali del Trentino (166 comuni) e 21 milioni per quelli della provincia di Bolzano (116 comuni).
I maggiori benefici saranno per i sindaci dei piccoli comuni (quelli fino a 500 abitanti, una ventina) che vedranno un aumento della propria indennità mensile del 20%, pari a 442 euro lordi e per i sindaci dei comuni di “fascia intermedia” (quelli dai 5.001 fino ai 10.000 abitanti) che vedranno un aumento della propria indennità mensile del 15% o del 13,25%, a seconda della classe segretarile, ossia un aumento dai 570 euro ai 735 euro mensili. Esattamente, gli aumenti all'indennità mensile dei sindaci saranno distribuiti in questo modo: del 20% rispetto all'attuale indennità per i comuni fino a 500 abitanti; del 18,75% per i comuni dai 501 ai 2.000 abitanti; del 15% nei comuni da 2.001 a 3.000 abitanti; del 12% nei comuni da 2.001 a 3.000 abitanti se di classe segretarile superiore alla terza; del 12% nei comuni da 3.001 a 5.000 abitanti; dell’11,25% nei comuni da 3.001 a 5.000 abitanti se di classe segretarile superiore alla terza; del 15% nei comuni da 5.001 a 10.000 abitanti; del 13,25% nei comuni da 5001 a 10.000 abitanti se di classe segretarile superiore alla terza; del 5,25% nei comuni da 10.001 a 15.000 abitanti; del 3,75% nei comuni da 15.001 a 17.500 abitanti; del 3,75% nei comuni da 17.501 a 30.000 abitanti; del 2,25% nei comuni da 30.001 a 50.000 abitanti; del 2,25% nei comuni con più di 50.000 abitanti.
Per quanto riguarda gli aumenti ai sindaci, il neopodestà di Bolzano Claudio Corrarati, che si vedrebbe aumentare il suo già scandaloso stipendio mensile dagli attuali 13.312 euro ai 13.612 nel 2026, ha avuto la faccia di bronzo di giustificarli dicendo che “anche Bolzano ha subìto l'inflazione!”. Lo stesso promotore Franz Locher ha affermato che “in 15 anni abbiamo avuto un'inflazione del 35% e il lavoro dei sindaci è molto aumentato”.
La “riforma” Svp contiene, inoltre, l'introduzione di un'indennità mensile anche per i consiglieri del comune di Bolzano, pari a 1.200 euro in sostituzione degli attuali gettoni di presenza (132 euro per le sedute del Consiglio e 62 euro per gli altri organi collegiali, per un totale che oggi si attesta dagli 800 euro ai 1.000 euro al mese). Con le modifiche, ciascun consigliere comunale arriverebbe a guadagnare circa 200 euro in più al mese. Altro punto delle modifiche proposte dalla Svp è l'ampliamento delle giunte comunali: si tratterà di aggiungere un assessore ad ogni municipalità; ad esempio, nel caso del comune di Bolzano si passerà da sette assessori ad otto.
Il testo ha incontrato il parere favorevole del presidente della Regione Trentino-Alto Adige (e della provincia di Bolzano) Arno Kompatscher, del Consiglio delle autonomie del Trentino (Cal) e anche da parte del presidente del Consorzio dei Comuni, l'Svp Dominik Oberstaller, il quale ha commentato così, vergognosamente, le proposte avanzate dal suo compare Locher: “Prendiamo quel 2,25% per le città: è molto poco, raffrontato agli aumenti dati al personale, ai segretari comunali, agli insegnanti. Sono ormai 10 anni che non vediamo adeguamenti reali”. La manovra finanziaria, comprensiva delle modifiche, sarà approvata dalla giunta regionale il 29 ottobre, prima di arrivare in Consiglio regionale, il quale se ne occuperà a inizio dicembre.

29 ottobre 2025