Le studentesse e gli studenti contestano anche Manfredi
In migliaia a Napoli contro il governo neofascista Meloni
Diffusione del comitato universitario “linea di massa”
Redazione di Napoli
La combattiva mobilitazione nazionale studentesca e universitaria del 14 novembre a Napoli è stata dedicata inequivocabilmente al “No Meloni day”. Il corteo, composto da tutte le componenti più combattive e avanzate del movimento studentesco partenopeo, ha protestato contro il governo di Mussolini in gonnella Meloni, non mancando passaggi importanti sulla complicità con il genocidio palestinese.
Il concentramento delle studentesse e degli studenti è stato nei pressi di piazza Mancini, per poi muoversi verso piazza Garibaldi, la zona del Rettifilo, nei pressi delle Poste centrali dove i partecipanti hanno contestato la giunta antipopolare Manfredi che ancora oggi non ha preso posizione sul genocidio palestinese. I giovani hanno criticato in particolare gli alti affitti degli studentati (che arrivano fino a 800 euro mensili) e l’indisponibilità frequente di alloggi garantiti dal programma di borsa di studio regionale di ADISURC. Forti e chiari i cori contro il governo Meloni, i ministri neofascisti della scuola e dell’università Valditara e Bernini e il nuovo Hitler Netanyahu, accompagnati da striscioni recanti le parole d’ordine “antisionisti sempre, antisemiti mai” in opposizione al DDL bavaglio di Gasparri atto a criminalizzare come “antisemitismo” ogni forma di opposizione e critica al sionismo e alle sue politiche coloniali e genocide. Tra i tanti simboli contro le politiche governative anti-studentesche anche una “bara” contenente la scuola pubblica, laica e antifascista distrutta dalle innumerevoli controriforme neofasciste.
Era presente il Comitato Studentesco “Linea di Massa” della facoltà di Storia, Filosofia e Lettere dell’Università “Federico II” di Napoli, che ha distribuito centinaia di copie di un volantino di appoggio che ha riscosso simpatie e interesse in tutti gli spezzoni del corteo.
A metà mattinata il corteo colorato e combattivo si concludeva a ridosso di piazza del Plebiscito con la richiesta da parte di una delegazione studentesca di incontrare Manfredi e la sua giunta relativamente, tra l’altro alla fatiscente e scadente edilizia scolastica e contro la presenza dei militari nelle scuole.
19 novembre 2025