Assedio e barricate a Napoli contro Equitalia La polizia del ministro Cancellieri carica selvaggiamente i manifestanti che chiedono la chiusura della Spa. Decine i feriti e sette manifestanti denunciati. La Cellula "Vesuvio Rosso" di Napoli del PMLI partecipa alla protesta e solidarizza con gli attivisti denunciati Dal corrispondente della Cellula "Vesuvio Rosso" di Napoli Venerdì 11 maggio, come annunciato da giorni dalle "Realtà dei movimenti napoletani contro Equitalia", si è svolto il presidio per protestare contro lo strozzinaggio della Spa-Equitalia e per chiedere a gran voce di abbassare le saracinesche della sua agenzia di Corso Meridionale al passaggio del corteo dei manifestanti, in segno di lutto per chi si è tolto la vita a causa delle cartelle di debiti inviate da questo ente parassitario. Si contano a decine le persone in Campania (artigiani, pensionati, lavoratori e disoccupati) che si sono tolti la vita nell'ondata di suicidi che sta scuotendo il Paese, anche a causa dalle modalità operative di Equitalia. La privatizzazione della riscossione dei tributi pubblici, affidata a questa Spa, ha portato come conseguenza tassi usurai e cartelle pazze, sequestri di beni primari. Uno stillicidio innescato dalle leggi del profitto capitalistico che miete disperazione nelle persone colpite da questi usurai di Stato che, per noi marxisti-leninisti devono essere combattuti sul piano della lotta di classe e sulla strada di unire nella comune battaglia contro il capitalismo, per il socialismo le masse popolari e quelle persone colpite da questa cricca di strozzini. L'autolesionismo e la disperazione non sono armi per combattere questo stato di cose, anzi sono l'opposto della lotta di massa. Solo la lotta di classe può migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle masse e può abbattere questo marcio e decadente sistema capitalistico e i suoi viscidi tentacoli. Il presidio è cominciato alle 9,30, quando centinaia di manifestanti tra cui disoccupati e precari, hanno affollato il Corso Meridionale davanti ad una delle principali sedi di Equitalia a Napoli. I manifestanti hanno formato il presidio davanti all'edificio senza interrompere il servizio, chiedendo la chiusura di Equitalia. Con il passare del tempo è cresciuta moltissimo la solidarietà tra gli attivisti e le decine di napoletani che erano in fila agli sportelli dell'agenzia. Mentre le file scorrevano, chi usciva applaudiva platealmente al presidio. Al presidio erano presenti compagni della Cellula "Vesuvio Rosso" di Napoli del PMLI (che peraltro ha aderito al presidio e al movimento napoletano contro Equitalia) diffondendo centinaia di copie del volantino dal titolo: "Ribelliamoci e lottiamo uniti contro salassi e balzelli di Equitalia!". Per tutta la durata del combattivo presidio, i marxisti-leninisti partenopei hanno partecipato attivamente e lanciato, insieme ai manifestanti, slogan contro l'agenzia e contro il governo della grande finanza del tecnocrate borghese Monti. Intorno alle 10,30 i manifestanti si sono avvicinati alla sede di Equitalia verso la quale c'è stato un lancio di uova e vernice. È partita una prima carica da parte della polizia, carica violenta che è arrivata fino all'altro lato della strada raggiungendo l'amplificazione posta sul marciapiede opposto. I manifestanti sono tornati in strada mentre la polizia si è nuovamente schierata all'ingresso dell'agenzia. Dopo pochi minuti, e vista la violenza della prima carica, i manifestanti hanno posto vere e proprie barricate al centro di Corso Meridionale difendendosi dalla violenza poliziesca. È partita una seconda carica molto violenta che ha spaccato in due il presidio. Almeno due attivisti anti-Equitalia sono stati feriti alla testa e hanno dovuto ricorrere alle cure ospedaliere; gli sono stati applicati alcuni punti di sutura. Numerosi sono stati i contusi e feriti durante le selvagge e indiscriminate cariche della polizia compiute con lancio di lacrimogeni. Nella serata sette manifestanti sono stati denunciati per resistenza, lesioni aggravate, danneggiamento e blocco stradale. A tal proposito la Cellula napoletana del PMLI, nella giornata di sabato 12 maggio, ha diramato un comunicato stampa (pubblicato a parte) in solidarietà ai manifestanti aggrediti dalle violente cariche poliziesche e chiesto il ritiro immediato del provvedimento repressivo ai danni degli attivisti anti-Equitalia. Il PMLI darà tutto il suo contributo a questa battaglia, rimarcando la necessità e l'urgenza di battersi tutti uniti per rivendicare di: - Azzerare la società privata Equitalia ripristinando il controllo pubblico statale (comprese quelle che potrebbero costituire i Comuni nel 2013); - Bloccare, con la lotta di massa, l'usura di Stato legalizzata (tassi di interesse, pignoramenti di beni primari, "cartelle pazze", ecc.); - Abolire subito ogni debito per lavoratori e fasce sociali piu deboli. 16 maggio 2012 |