Lo dichiara in un messaggio per commemorare il gladiatore Cossiga Berlusconi: "Cambierò la Costituzione" "La Costituzione non è un dogma e si può cambiare". È il perentorio proclama neofascista rilanciato dal neoduce Berlusconi il 12 ottobre in occasione della commemorazione solenne al Senato dell'ex capo dei gladiatori Francesco Cossiga morto il 17 agosto scorso. Nonostante i sette giorni di riposo prescrittigli al termine dell'operazione ai tendini della mano sinistra, il nuovo Mussolini non si è fatto sfuggire l'occasione per ribadire, in un messaggio letto in aula dal fidato braccio destro Gianni Letta, la speciale amicizia che lo lega al picconatore della Costituzione antifascista del 1948 in nome dell'anticomunismo e per la restaurazione del fascismo sotto nuove forme e nuovi vessilli e per invocare, col completamento della controriforma costituzionale, la instaurazione completa e piena della terza repubblica capitalista, neofascista, presidenzialista, federalista e interventista. "Per molti anni, Francesco Cossiga mi ha concesso il privilegio della sua amicizia, del suo sostegno, della sua ironia - scrive il cavaliere piduista - I valori e i principi che hanno ispirato la sua azione di cattolico popolare e liberale sono stati un riferimento prezioso... È stato un uomo della Prima Repubblica, ma è stato anche il primo ad annunciarne la fine insieme alla crisi dei partiti, in una lucida e cosciente contraddizione con il suo stesso ruolo di Capo dello Stato. E come tale non esitò a picconare quella Costituzione che non riteneva un dogma... Un insegnamento che abbiamo fatto nostro, con il preciso impegno di introdurre quelle riforme istituzionali necessarie per ammodernare lo Stato e renderlo più efficiente". 20 ottobre 2010 |