Allarme dell'Onu Biocarburante crimine contro l'umanità "Si affamano i popoli più poveri" In un mondo in cui 854 milioni di persone soffrono la fame e un bambino su dieci muore per malnutrizione l'uso dei raccolti di cereali per produrre carburante alternativo alla benzina, il biocarburante, è "un crimine contro l'umanità", ha denunciato il responsabile dell'Onu del dossier sul diritto al cibo Jean Ziegler che ha proposto una moratoria di almeno cinque anni in modo da consentire alla tecnologia di trovare il modo di facilitare la produzione di biocarburanti dagli scarti agricoli. Con "la trasformazione del terreno agricolo in terreno utilizzabile per produrre cibo destinato a essere bruciato" invece che all'alimentazione, ha denunciato Ziegler, "si affamano i popoli più poveri". Si creano difficoltà nei paesi poveri ma anche in quelli "ricchi" con il prezzo dei cereali che è cresciuto in maniera consistente. Secondo una ricerca del Fondo monetario internazionale (Fmi) i prezzi dei generi alimentari nel mondo sono aumentati in media nel 2007 molto più che nell'anno precedente: l'indagine sostiene che nei primi quattro mesi del 2006 i prezzi medi sono cresciuti del 3% rispetto all'anno precedente mentre nei primi quattro mesi di quest'anno l'aumento è stato del 4,5%. Nei paesi più poveri, dove la popolazione destina all'alimentazione la maggior parte del proprio reddito, la media si alza e il valore della cosiddetta inflazione alimentare è stimato dal Fmi nel 9%. Una quota dell'aumento del prezzo dei generi alimentari, e in particolare dei cereali, è frutto in parte di alcune annate di cattivi raccolti a causa della siccità, in parte dello sviluppo dei biocarburanti. Nei mesi scorsi, la Casa Bianca ha scelto di incentivare massicciamente l'utilizzo del granturco per biocarburanti con l'obiettivo di quintuplicare la produzione di etanolo da granturco. Una decisione che ha fatto schizzare a livelli record il prezzo del granturco. E non solo negli Usa, il paese che copre il 70% dell'export mondiale di granturco. Lo studio del Fmi ha tra l'altro evidenziato che da un punto di vista di costi di produzione solo l'etanolo derivato dalla canna da zucchero, come quello prodotto in Brasile, costa meno della benzina; quello da granturco costa un 30% in più, quasi il triplo quello da olio di colza. Quello prodotto da scarti agricoli costa il doppio della benzina e Ziegler ha proposto la moratoria di cinque anni per permettere lo studio di nuovi sistemi per produrlo a costo minore. Per avere biocarburanti derivati non dal frutto della pianta ma dagli scarti e dal riciclaggio della cellulosa, salvaguardando la produzione agricola. La moratoria però è affidata al "buonsenso" dei produttori, fra i quali Usa e Brasile che sono le due "superpotenze" del settore e che hanno altri interessi e obiettivi. 14 novembre 2007 |