Giovanna Melandri (DS) - Politiche giovanili e attività sportive 46 anni, nata a New York, si laurea in Economia e commercio, con una tesi sulla riforma fiscale di Reagan del 1981, dopo aver studiato in scuole private, vive a Roma, in un grande appartamento sito in un villino al Gianicolo, e grazie al proprietario che glielo ha concesso in comodato, non paga un euro di affitto. Dal 1983 al 1987 lavora al centro studi della Montedison. Dal 1982 è membro del direttivo di Legambiente, e dal 1989 al 1994 fa parte della segreteria nazionale, della quale era responsabile dell'Ufficio internazionale. Nel 1991 è nella direzione nazionale del PDS. È stata tra i promotori di Alleanza democratica, insieme a Bordon e all'oggi forzista Ferdinando Adornato, partito "meteora" nato nel 1993 dalla confluenza dell'Unione dei progressisti di cui la Melandri faceva parte e dei Popolari per la riforma di Mario Segni e Bogi. Dal 1996 al 1998 è stata membro dell'Esecutivo dei DS e responsabile del settore Comunicazione e cultura del partito. È in parlamento dal 1994 eletta con i "Progressisti". Attualmente è membro della Direzione nazionale e della Presidenza dei DS. Nel 1998 Massimo D'Alema la chiama al governo, affidandogli il ministero dei Beni culturali e ambientali, carica che manterrà anche nel governo Amato. Durante il suo mandato oltre alla riforma di detto ministero che estende le competenze anche allo spettacolo, alla vigilanza sullo sport, all'arte e all'architetture contemporanee, si è, tra l'altro, adoperata per il restauro e la riapertura al pubblico del Vittoriano, l'orribile monumento della capitale rimasto chiuso per più di trent'anni voluto dai Savoia e poi consacrato come monumento simbolo del regime fascista e della sua politica imperialista, espansionista e colonialista. Al 2° congresso dei DS del 2001, la Melandri si schierò col "correntone" di Giovanni Berlinguer, in contrapposizione alla mozione presentata da Fassino e da tutti i dalemiani. 14 giugno 2006 |