Comunicato stampa Viva il blocco dello stretto da parte dei precari! Il PMLI esprime solidarietà militante ai precari della scuola di Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Basilicata in lotta, che domenica 12 settembre, in migliaia, scandendo la parola d'ordine "Vogliamo una sola disoccupata, ministro Gelmini sei licenziata", hanno bloccato le due sponde dello Stretto e la stazione di Messina per protestare duramente contro i pesantissimi tagli che penalizzano soprattutto i lavoratori della scuola, le masse studentesche e popolari del Mezzogiorno d'Italia. Il PMLI stigmatizza l'intervento della polizia che ha tentato di forzare il blocco dei manifestanti e identificato e denunciato 25 lavoratori. La lotta dei precari meridionali per salvare il proprio lavoro, la scuola pubblica e il diritto allo studio delle masse studentesche meridionali è sacrosanta e gli unici fuorilegge sono Berlusconi e la Gelmini, che stanno scaricando sul Sud la maggior parte del peso della controriforma della scuola, scatenando la protesta dei lavoratori. Calabria e Sicilia, infatti, sono le regioni più colpite dai disastrosi tagli della Gelmini, le scuole sono drammaticamente sotto organico e nel caos anche perché, in taluni casi, le convocazioni per l'assegnazione delle cattedre annuali avverranno a diversi giorni dall'avvio dell'anno scolastico. L'intero Sud è martoriato dalla controriforma Gelmini, basti considerare che dei 25.600 precari che non saranno riconfermati quest'anno oltre il 50% sono concentrati nel Sud d'Italia. Non esiste un dato sui precari meridionali che si sono spostati nelle province del Nord e che quest'anno non riotterranno la cattedra, ma tutto lascia supporre che diverse migliaia di altre famiglie di lavoratori meridionali della scuola rimarranno senza sostentamento, grazie al governo del neoduce che taglia anche al Nord. Per non parlare delle pessime condizioni strutturali delle scuole meridionali, della quasi totale assenza del tempo pieno nelle elementari del Sud, delle classi che quest'anno in alcune regioni arriveranno ad ammassare anche 37 alunni, come denunciano i sindacati, in situazioni di vivibilità e sicurezza impraticabili. Auspichiamo che intorno alla forte mobilitazione dei precari della scuola si costituisca un largo fronte unito che comprenda studenti, lavoratori, sindacati, associazioni ed organizzazioni che hanno a cuore il diritto allo studio con l'obbiettivo comune dell'abrogazione della controriforma Gelmini, l'assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari della scuola, interventi straordinari per la messa in sicurezza delle scuole del Sud. Commissione del CC del PMLI per il Mezzogiorno 15 settembre 2010 |