Intervenendo all'assemblea aperta organizzata dalla FIOM a Forlì Branzanti invita all'unità nelle piazze sulla base di piattaforme e rivendicazioni condivise Diffuso il volantino con l'Editoriale di Scuderi "Uniamoci contro il capitalismo, per il socialismo" Dal corrispondente della Cellula "Stalin" di Forlì Lunedì 14 maggio si è svolta a Forlì presso il Centro culturale "Il pane e le rose" un'assemblea aperta organizzata dalla FIOM sul tema: "Contro tutte le precarietà. Riunificare il lavoro, unire le lotte". Presenti alcune decine di persone alle quali la Cellula "Stalin" di Forlì del PMLI ha distribuito un volantino riportante gli estratti dell'editoriale del compagno Scuderi redatto in occasione del 35° Anniversario della fondazione del Partito dal titolo "Uniamoci contro il capitalismo, per il socialismo". Michele Bulgarelli, segretario forlivese dei metalmeccanici CGIL, ha introdotto e coordinato l'incontro, Michele Drudi delegato FILCAMS ha raccontato la sua esperienza sindacale presso il nuovo Iper di Forlì, Loredana Cicciù del Coordinamento precari FLC-CGIL ha parlato dei tagli e del precariato nella scuola mentre Chiara Patricolo dell'UDU ha raccontato in particolare le esperienze degli studenti costretti a stage e tirocini in ambiti estranei ai corsi di studio, sfruttati e non pagati per il lavoro svolto. Infine, Michele Drudi in veste di presidente dell'ARCI forlivese ha sottolineato le difficoltà dei circoli in questo periodo, facendo però anche affermazioni errate come la rivendicazione del reddito di cittadinanza e la richiesta dell'intervento statale di tipo keynesiano. Tra gli interventi e le domande dal pubblico ha preso la parola anche il compagno Denis Branzanti, Segretario della Cellula "Stalin" di Forlì del PMLI che ha condiviso la necessità di unire le lotte ma unendo i lavoratori, i pensionati, gli studenti, i disoccupati, unità che va perseguita in piazza sulla base di piattaforme e rivendicazioni condivise. Le masse d'altronde hanno già maturato in buona parte sfiducia e distacco dalle istituzioni, come dimostra anche l'ulteriore aumento dell'astensionismo alle elezioni amministrative. Ha poi detto di non condividere la sottovalutazione dell'attacco all'art. 18 che secondo un precedente intervento sarebbe quasi un "diversivo". Si tratta invece -ha puntualizzato - del fulcro attraverso il quale si vuole smantellare definitivamente quel che rimane delle protezioni sindacali. Inoltre, la ricetta per la crisi non può certo essere elargire i soldi dei lavoratori alle imprese private che poi li utilizzano per sfruttare gli stessi lavoratori. Il frutto del lavoro deve invece essere distribuito ai lavoratori e questo può accadere nel socialismo, prima se ne prenderà coscienza e meglio sarà. Le conclusioni sono state lasciate a Bruno Papignani, Segretario generale FIOM Emilia-Romagna, che ha annunciato un confronto della FIOM con i movimenti e i partiti sulla base di alcuni punti discriminanti e denunciato il pareggio di bilancio introdotto nella Costituzione, che ormai è la giustificazione per ogni tassa e taglio, appoggiato anche dalla CGIL. Inoltre ha parlato della possibilità di ricorrere anche al referendum abrogativo se la controriforma del "mercato del lavoro" dovesse passare così com'è o addirittura peggiorata dai tantissimi emendamenti presentati. 23 maggio 2012 |