Cancellare il criminale progetto Muos Il PMLI appoggia il movimento no-muos ed auspica che si allarghi a tutta la sicilia con l'obbiettivo di cancellare ogni installazione militare sull'isola Dal nostro corrispondente della Sicilia Niscemi è un paese della provincia di Caltanissetta di 27.900 abitanti circa, con grande vocazione agricola, che sorge su uno splendido altopiano tra i Monti Erei e le pendici degli Iblei, dove si apre un'ampia Riserva Naturale Orientata Sughereta. È in questa cittadina che a partire dal febbraio 2009 nasce un comitato di lotta sviluppatosi, passando per una serie di combattive manifestazioni di massa, a partire da quella che coinvolse buona parte della popolazione il 28 febbraio 2009. L'obbiettivo dei niscemesi è fermare i lavori del MUOS, Mobile User Objective System (sistema di comunicazione per utenti mobili), voluto dall'amministrazione Bush e portato avanti da quella Obama. che servirà, a partire dal 2014, ad integrare le forze militari statunitensi in movimento ovunque nel mondo. È proprio a Niscemi, infatti, una delle quattro stazioni di terra, ognuna delle quali serve uno dei quattro satelliti previsti. Altre due saranno situate in Oceania, di cui una nelle Hawai, l'ultima in America, precisamente in Virginia. In sostanza, in Sicilia, a poche centinaia di chilometri dalle più calde zone di guerra imperialista abbiamo l'unica postazione MUOS del Mediterraneo e dell'Eurasia. L'installazione siciliana che prevede tre antenne paraboliche di 18,4 metri di diametro e due torri radio alte 149 metri genera varie problematiche. In primo luogo l'inaccettabile militarizzazione del territorio che andrà ad incentivare la già massiccia presenza di militari USA e Nato in Sicilia. In secondo luogo i rischi per la salute della popolazione "Sul potenziale danno biologico del MUOS c'è poco da dubitare - afferma il fisico Corrado Penna - a Niscemi si sta mettendo insieme un sistema integrato di comunicazioni con frequenze elevatissime e fotoni molto energetici, del tutto simile a quanto accade nei forni a microonde. Le cellule muoiono per ipertermia o degenerano trasformandosi in neoplasie tumorali". Un altro elemento critico è dato dalla distruzione della riserva della Sughereta, con strade, recinzioni, impianti di illuminazione. Ai pesanti danni alla salute già prevedibili e a quelli ambientali si aggiunge l'aggiramento dei protocolli antimafia da applicare ai bandi relativi alle opere pubbliche. L'esecuzione dei lavori è stata affidata al consorzio di imprese Team Muos Niscemi e tra le società subappaltatrici c'è la Calcestruzzi Piazza, il cui amministratore unico è Concetta Valenti, moglie di Vincenzo Piazza, legato, secondo le indagini della DDA di Caltanissetta, all'esponente mafioso Giancarlo Giugno. I lavori del Muos rilanciano purtroppo il ruolo della Sicilia come fronte avanzato delle guerre di aggressione in Nord Africa e in Medio Oriente e fomenta le fregole guerrafondaie dell'Italia, della UE e della Nato imperialiste. Essi sono stati autorizzati nel giugno 2011 dal governo Lombardo, MPA, appoggiato dal PD. Raffaele Lombardo si è speso personalmente per il criminale progetto, incontrandosi in diverse occasioni con i diplomatici statunitensi in Italia, ricevendo da questi ultimi assicurazioni sugli investimenti USA in Sicilia. A livello nazionale il principale fautore del progetto, ribattezzato MUOStro dalla popolazione, è l'ex-ministro della guerra del governo Berlusconi, Ignazio La Russa, ma quando venne presentata alla regione la richiesta per installare le antenne a Niscemi, il 24 gennaio 2007, il protocollo era stato voluto dal presidente del Consiglio Romano Prodi, insieme al ministro della Difesa, Arturo Parisi, PD. Considerata l'accelerazione che i lavori hanno avuto nell'ultimo periodo, nonché la natura interventista e imperialista del suo governo di macelleria sociale, Monti non appare intenzionato a tornare indietro sulle scelte dei governi Berlusconi e Prodi. Il PMLI appoggia il movimento No MUOS, che vede una sempre maggiore partecipazione di massa, in prima fila donne e giovani, impegnati in una dura lotta per salvaguardare la propria salute e salvare il territorio di Niscemi dallo scempio. Salutiamo con entusiasmo il fatto che il movimento si stia allargano a varie altre città, come dimostrano le recenti manifestazioni, alle quali hanno partecipato da ogni parte della Sicilia, e la nascita di comitati No MUOS nella città di Ragusa, a Vittoria, Comiso e Modica nel ragusano. Una mobilitazione in crescendo, dunque, che fa ben sperare per la tre giorni che si svolgerà il 29 e 30 aprile e il 1 Maggio nel paese della provincia di Caltanissetta. Noi auspichiamo che il No MUOS possa arrivare all'obbiettivo principale che si pone, quello di cancellare il progetto criminale dell'installazione delle antenne a Niscemi, e a questa mobilitazione diamo tutto il nostro appoggio militante affinché si sviluppi una grande lotta di massa e di piazza che utilizzi tutti i metodi di lotta utili e necessari. Auspichiamo anche che intorno alla lotta contro il Muos nasca un grande fronte unito di tutte le organizzazioni politiche, sindacali, sociali, culturali e religiose che possa diventare lo strumento per il rilancio del movimento pacifista e contro la guerra imperialista con l'obbiettivo di smilitarizzare il territorio regionale. Bisogna costringere i governi Monti e Lombardo a ritirare le autorizzazioni concesse agli Usa e mandarli a casa. 18 aprile 2012 |