Vertice dei ministri degli Esteri dei tre paesi a Nuova Delhi Cina, India e Russia consolidano l'alleanza trilaterale per un "ordine multipolare" L'alleanza imperialista asiatica fa preoccupare l'imperialismo statunitense Il secondo vertice trilaterale dei ministri degli Esteri di Cina, India e Russia che si è tenuto il 14 febbraio a Nuova Delhi ha consolidato l'alleanza fra i tre paesi nella creazione di un mondo "multipolare", di un assetto politico e economico mondiale che, anche se non è stato detto chiaramente, punta quantomeno a contenere l'egemonia dell'imperialismo americano. Che è molto preoccupato dagli sviluppi della concorrente alleanza imperialista asiatica. L'intesa fra le tre potenze emergenti era nata ufficialmente nel 2005 con il primo summit che si era tenuto a S. Pietroburgo, a margine del vertice del G8. L'idea dell'alleanza era stata lanciata nel '96 dall'allora premier russo Yevgeny Primakov ma era rimasta nel cassetto in particolare per il disinteresse mostrato dal governo di Pechino. Il riavvicinamento delle relazioni tra Cina e India a partire dal '98 e lo sviluppo di una forte collaborazione bilaterale ha preoccupato il governo Bush che, in funzione anticinese, ha stretto importanti accordi col governo di Nuova Delhi, compreso quello dello scorso anno sul nucleare. La controffensiva cinese si è sviluppata anche col rilancio della proposta russa sull'alleanza trilaterale.Come ha osservato Mikhail Kamynin, portavoce del ministro russo degli Esteri, "le relazioni della Russia con la Cina diventano più profonde, i rapporti India-Cina sono normalizzati e Pechino e Nuova Delhi hanno manifestato un crescente interesse a incontri a tre con la Russia su un'ampia gamma di questioni di comune interesse". A partire dalla visione del mondo multipolare. Nel vertice di Nuova Delhi l'indiano Pranab Mukherjee, il russo Sergei Lavrov e il cinese Li Zhahoxing hanno sottoscritto il comunicato finale congiunto che ribadisce come "la democratizzazione del sistema di relazioni internazionali è la chiave per costruire un nuovo ordine multipolare basato sui principi di eguaglianza delle nazioni, piccole e grandi, sul rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale dei Paesi, sul diritto internazionale e sul reciproco rispetto". Un decalogo che si contrappone alla politica del mondo unipolare con un solo padrone, gli Usa, disegnata dall'amministrazione Bush e che reclama un rapporto da pari a pari soprattutto fra le grandi potenze imperialiste. Un luogo per la realizzazione dell'ordine multipolare, per i tre ministri degli Esteri, sarebbe l'Onu. Russia e Cina hanno tra l'altro ribadito l'appoggio alla candidatura dell'India a membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Fra gli altri temi del vertice vi è stato quello importante della "cooperazione energetica". Il petrolio e il gas russo sono indispensabili allo sviluppo economico di Cina e India che sono interessate a costruire nuovi gasdotti e oleodotti per garantirsi gli approvvigionamenti. A gennaio il premier indiano Manmohan Singh, durante la visita del presidente russo Vladimir Putin, ha detto che la sicurezza energetica è "il più importante tra i nuovi campi" di cooperazione tra i due Stati e aveva auspicato "una collaborazione di lungo termine". Il vertice ha quindi deciso che i tre paesi organizzarenno entro la fine dell'anno un "summit trilaterale economico" che discuterà delle nuove iniziative nei settori dell'energia e in altri campi fra i quali aviazione civile, biotecnologia, information technology, farmaceutica e servizi finanziari. 28 febbraio 2007 |