I manganelli di Monti contro gli studenti che contestano Napolitano Il PMLI appoggia con entusiasmo la protesta degli studenti e degli "indignati" di Bologna in occasione del conferimento della laurea honoris causa al presidente della Repubblica Napolitano e condanna fermamente le brutali cariche poliziesche effettuate per zittirli. Il manganello tanto caro a Mussolini e a Berlusconi, evidentemente non dispiace nemmeno a Monti. La protesta è stata giusta perché ha individuato in Napolitano, avendo egli prima continuamente coperto il governo del neoduce Berlusconi, poi imposto e sostenuto il governo della grande finanza e dell'Ue presieduto dal tecnocrate borghese Monti, un attivo corresponsabile della macelleria sociale ai danni delle masse lavoratrici e popolari, specialmente giovanili, per scaricare su di esse i costi della crisi economica e finanziaria del capitalismo. Non a caso proprio in tale sede Napolitano ha difeso il governo e attaccato il "ribellismo". Per fermare il massacro sociale in atto dobbiamo portare fino in fondo la lotta contro il governo Monti, fino ad abbatterlo, e sostenere e unificare tutte le lotte in corso, da quelle dei lavoratori e disoccupati a quelle degli studenti, da quelle dei piccoli agricoltori, dei pescatori e dei pastori a quelle dei camionisti, da quella dei movimenti per la ripubblicizzazione dell'acqua a quella dei No Tav, ecc. L'11 febbraio scendiamo tutti in piazza a Roma al fianco dei metalmeccanici e della FIOM. Federico Picerni, Responsabile per il lavoro giovanile del Comitato centrale del Partito marxista-leninista italiano 30 gennaio 2012 |