A Louyan, nella provincia dello Henan (Cina) A migliaia partecipano alla commemorazione di Mao Mao è nel cuore del popolo cinese. Lo dimostra il successo della partecipata manifestazione svoltasi nell'aprile scorso a Luoyan, nella provincia dello Henan (Cina) dal titolo "Manifestazione del popolo di Louyang per rendere omaggio al presidente Mao Zedong ed agli altri martiri". Di fronte ad una piazza gremita di migliaia di manifestanti l'oratore ha esaltato la figura e l'opera di Mao e sottolineato la sua opera contro i revisionisti per assicurarsi che la Cina non cambiasse colore e il socialismo prevalesse. Ha quindi attaccato con fermezza il regime revisionista che attualmente sta schiacciando il popolo ed è colpevole di aver riportato il paese alla barbarie e alla schiavitù, di aver corrotto i valori socialisti e la morale della società cinese e affondato la vita del popolo cinese in acque profonde. "Noi oggi - ha continuato - ci raduniamo qui non solo per mostrare il nostro profondo apprezzamento per il presidente Mao e i nostri martiri. Ci raduniamo qui per dichiarare che i nostri martiri non hanno sacrificato le loro vite per niente". Sappiamo che i revisionisti hanno preso il potere, continua, ma ora il popolo si è risvegliato. "Noi, il proletariato, siamo uniti con determinazione e spirito indomito. Cantiamo il nostro inno di battaglia: l'Internazionale. Non contiamo su nessun salvatore, né su alcun dio o imperatore. Questo paese è il nostro paese e questo è il nostro popolo... Marciamo alla lotta contro i reazionari, per fare a pezzi la borghesia una volta per tutte... Ancora una volta leveremo alta la bandiera del pensiero di Mao Zedong su questa terra. Lotteremo per restaurare il vero socialismo". Il discorso è stato interrotto da numerosi applausi e visibile era tra i partecipanti la commozione che è arrivata fin alle lacrime tra molte donne e i partecipanti più anziani. Toccante la conclusione della manifestazione quando l'oratore ha gridato "Viva il grande e invincibile pensiero di Mao" e la folla di rimando ha gridato "Viva!" sollevando all'unisono i pugni, il che rimanda alla memoria le oceaniche manifestazioni della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria cinese lanciata e diretta da Mao per combattere e rovesciare la borghesia all'interno del Partito e dello Stato. 17 novembre 2010 |