Comunicato del Partito Comunista di Grecia (marxista-leninista) Il terrorismo di Stato non prevarrà! La lotta del popolo vincerà Solidarietà del PMLI Durante la manifestazione ateniese per lo sciopero generale dell'11 maggio 2011, lo spezzone del Partito comunista di Grecia (marxista-leninista), insieme a quello di altre Organizzazioni, tra cui alcune studentesche, e a moltissimi manifestanti sono stati presi di mira, senza che vi fosse stata alcuna provocazione, dal brutale attacco della Polizia antisommossa. Al partito fratello greco va la solidarietà internazionalista del PMLI, della classe operaia e delle masse popolari italiane, impegnati anch'essi nella lotta contro il nemico comune costituito dal sistema capitalistico e dalla politica di "lacrime e sangue" dettata dall'imperialismo europeo. Pubblichiamo di seguito il testo del comunicato inviatoci in data 15 maggio. Senza alcuna provocazione o pretesto il governo del PASOK ha attaccato e insanguinato l'enorme dimostrazione dell'11 maggio ad Atene in occasione dello sciopero generale. Il governo impaurito dalla sollevazione dei "nemici del popolo" ha iniziato un'orgia di violenza di Stato e terrorismo usando i suoi miliziani, la polizia antisommossa, contro i dimostranti. Il nostro spezzone, come diversi altri, ha ricevuto maniacali attacchi senza che vi fosse stata alcuna provocazione dalla polizia antisommossa, che ha circondato i manifestanti con l'obbiettivo di disperderli con un uso implacabile dei gas lacrimogeni, picchiando selvaggiamente i lavoratori, i disoccupati, i giovani e le donne. Il risultato è stato che dozzine di dimostranti sono finiti all'ospedale con ferite alla testa. Uno di essi è in terapia intensiva e combatte per la vita dopo essere stato operato alla testa. Il messaggio era chiaro. Il governo e i suoi signori, gli imperialisti del FMI e dell'UE vogliono fermare ogni resistenza popolare contro le misure di austerit. Il popolo deve stare all'angolo terrorizzato. Noi "non dobbiamo" dimostrare, "non dobbiamo" scioperare, "non dobbiamo" opporci. Noi dobbiamo accettare con fatalismo la distruzione dei nostri diritti, del nostro futuro, la nostra condizione e quella dei nostri figli. Ma essi non possono cancellare la lotta del popolo. La crudele realtà che il popolo deve vivere lo spinge sulla strada della resistenza. L'unica via per combattere il terrorismo di Stato e la repressione è continuare più risolutamente e in massa la nostra resistenza contro la barbara politica di un sistema sfruttatore e ingiusto. Condanna per i poliziotti assassini! Liberiamo le manifestazioni dalla presenza della polizia! La politica barbara del governo, dell'UE, e del FMI, può essere superata con la lotta di massa. Partito Comunista di Grecia (marxista-leninista) 12 maggio 2011 |