Comunicato stampa della Responsabile del PMLI per la Sicilia Solidarietà alla popolazione di Niscemi e al movimento NO-MUOS Il PMLI esprime massima solidarietà militante alle masse popolari di Niscemi in lotta contro l'installazione del MUOS, il sistema di comunicazioni satellitari della Marina militare USA, e condanna l'atto di guerra della notte del 10 gennaio che ha provocato decine di "contusi" che, per evitare l'identificazione, non hanno fatto ricorso alle cure dei medici, dato il controllo degli agenti sui pronto soccorso degli ospedali della zona. quot;Un'invasione armata da parte dello Stato ha di fatto impedito l'esprimersi del territorio", denuncia il Comitato NO-MUOS: uno spiegamento di oltre cinquecento mezzi pesanti ha assediato Niscemi, con posti di blocco per impedire una manifestazione di massa e scortare il materiale militare diretto alla base USA. Nella notte le "forze dell'ordine" con cariche hanno forzato il muro umano che comunque si era formato e hanno trascinato con violenza via dai presidi decine di manifestanti che bloccavano il convoglio militare. Quest'ultimo è riuscito a passare, ma la mattina stessa i combattivi manifestanti, con l'appoggio degli studenti, hanno bloccato due mezzi USA diretti alla base, costringendoli a fare dietrofront, e hanno organizzato un comizio rivolto ai contadini che appoggiano in massa la protesta. La responsabilità politica di questi scontri appartiene in primo luogo alle scelte imperialiste degli ultimi governi nazionali, Monti, Berlusconi, Prodi, che hanno scelto di aumentare, in funzione imperialista, la capacità militare delle basi Nato e USA in Sicilia, ma sono i governi regionali Cuffaro (UDC), Lombardo (MPA), Crocetta (PD) che hanno consentito il realizzarsi di tale progetto guerrafondaio. E' il governo del rinnegato Crocetta, responsabile dell'ultimo via libera concesso qualche giorno fa, grazie al quale i militari USA hanno iniziato immediatamente i lavori. Anche la responsabilità della gestione militare del conflitto appartiene al governo del rinnegato Crocetta. Premesso che il governatore non poteva essere all'oscuro di una operazione militare di tale portata sul territorio della regione, è da stabilire se egli in prima persona l'abbia richiesta ed autorizzata, in base ai poteri speciali in tema di gestione dell'ordine pubblico e di polizia stabiliti dallo Statuto autonomo. E come mai, qualora non sia stato Crocetta ad autorizzarla, non ha fermato questa operazione militare? Poteva farlo in base ai poteri garantitigli dallo Statuto. Intanto notiamo una grossa contraddizione opportunistica del governatore Crocetta: prima la recentissima concessione della regione all'inizio dei lavori e dopo, di fronte alla durissima protesta, l'avvio della procedura di sospensione delle autorizzazioni. Va bene che si arrivi velocemente alla sospensione dei lavori per proteggere la salute delle masse popolari di Niscemi e perché ci sono vizi burocratici nelle concessioni. Ma non ci basta! Vanno tolte agli USA tutte le autorizzazioni fin qui concesse per la costruzione del MUOS e abrogato il progetto. Il problema infatti è politico: la Sicilia deve essere liberata dalle basi militari dell'imperialismo italiano, USA e Nato. Solo raggiungendo questo obbiettivo saranno garantite la salute e la sicurezza delle masse popolari siciliane e la sconfitta del progetto imperialista che vuole la Sicilia portaerei per le guerre d'aggressione nel Mediterraneo. |