Conclusioni di Giovanni Scuderi alla 3ª Sessione plenaria del 5° cc del PMLI Lavoriamo perché le studentesse e gli studenti riconoscano che al PMLI sta a cuore il loro presente e il loro futuro Care compagne, cari compagni, ritengo che possiamo essere soddisfatti per il lavoro collettivo che abbiamo fatto in questa Sessione. Un grazie di cuore al compagno Federico Picerni per il prezioso rapporto che ha presentato e che, non a caso, è stato adottato dal Comitato centrale. Egli ha dato prova di essere un elemento di forza e di successo del PMLI. Il documento è un nutrimento ideologico vitale per tutti noi e per tutte le istanze di base e intermedie del Partito. Tutti dobbiamo studiarlo e applicarlo a livello individuale e collettivo, specialmente le studentesse e gli studenti marxisti-leninisti. Senza questa cultura e questa linea è impossibile fare bene il lavoro giovanile e studentesco. Dobbiamo creare le condizioni per realizzare la Commissione giovani e l'Assemblea dei giovani marxisti-leninisti. Grazie di cuore per i vostri interventi marxisti-leninisti e concreti. C'è da riflettere su di essi. Purtroppo non c'è tempo per soffermarsi su qualche punto particolare. Il Partito può essere fiero di avere alla testa un Comitato centrale così affiatato, unito e impegnato sulla linea del 5° Congresso nazionale. In questa Sessione ci siamo occupati del lavoro giovanile, la volta precedente del lavoro operaio e sindacale, i due fronti su cui tutto il Partito deve attualmente concentrarsi, come ha stabilito il Congresso. Noi abbiamo il dovere proletario rivoluzionario e marxista-leninista di prestare la massima attenzione ai giovani. Non solo perché sono il futuro del nostro popolo, del nostro Partito e della nostra causa. Ma anche perché essi hanno il diritto di vivere la loro gioventù, il diritto allo studio, il diritto al lavoro, il diritto al futuro senza sfruttamento, oppressione, disoccupazione e povertà. Questa Sessione ha dato delle risposte importanti ai problemi dei giovani, i quali hanno avuto un'ulteriore prova che possono contare tranquillamente sulla comprensione e sul sostegno del PMLI. Questa Sessione, rilanciando con determinazione e maggior consapevolezza il lavoro giovanile, sprona tutte le istanze del Partito e tutti i loro giovani membri a produrre uno sforzo eccezionale per occuparsi concretamente dei problemi più urgenti e immediati delle masse giovanili e studentesche, legarsi ad esse, conquistarle alla causa del socialismo e attrarre alla militanza di Partito le loro avanguardie. La strategia, le tattiche, gli obiettivi e la piattaforma rivendicativa del lavoro giovanile e studentesco del Partito hanno ricevuto da questa Sessione una importante sistematizzazione e chiarificazione, ora si tratta di metterli in pratica. Ci devono pensare soprattutto le studentesse e gli studenti marxisti-leninisti che devono diventare dei punti di riferimento e dei leader degli studenti, conquistando questi riconoscimenti sul campo di battaglia. Che si sia o meno presenti nelle scuole e nelle università, dobbiamo intensificare la nostra propaganda davanti alle scuole e alle università più avanzate e combattive. Per farsi conoscere, stimare e attrarre fiducia e consensi. Dobbiamo far di tutto per conquistare al Partito le studentesse e gli studenti più avanzati e combattivi. Ma se non siamo dentro il movimento studentesco è estremamente difficile, o impossibile, far penetrare e fare affermare in esso la linea del Partito. Le compagne e i compagni che stanno già dentro il movimento studentesco devono prestare la massima cura al lavoro di massa, di fronte unito e delle alleanze, altrimenti rischiano di esserne emarginati. Inoltre per ottenere fiducia e consensi e per crearsi una base di massa occorre conoscere bene le tematiche e le problematiche studentesche. Siamo ormai in campagna elettorale per le elezioni amministrative parziali del 15 e 16 maggio. Particolarmente delicate saranno per noi le elezioni comunali di Milano e Napoli poiché la "sinistra" borghese ha scelto dei candidati a sindaco che godono di una certa fiducia di gran parte dell'elettorato di sinistra. Ma abbiamo buoni argomenti politici per smascherarli, pur essendo consapevoli che le illusioni elettorali, parlamentari, governative, costituzionali e riformiste sono dure a morire. Diamoci sotto per combatterle, come possiamo e senza ansietà. Cerchiamo però di conquistare quanti più voti astensionisti consapevoli possibili. Dobbiamo difendere con i denti la linea politica e organizzativa dagli attacchi esterni ma anche dalle critiche interne, che già cominciano a manifestarsi e, tuttavia, sono le benvenute. Nel trattarle ci facciamo le ossa per poter affrontare le contraddizioni ancor più importanti che si manifesteranno in futuro, man mano che il Partito si svilupperà e radicherà, e la lotta di classe salirà di livello. Come è noto, le contraddizioni all'interno del Partito sono normali, riflettono le contraddizioni che esistono nella società. Non dobbiamo temerle, ma se non sono trattate correttamente, col metodo della critica e dell'autocritica, nel rispetto del centralismo democratico e delle procedure organizzative, rischiano di degenerare e di diventare antagonistiche. Il pericolo maggiore che corre attualmente il Partito è quello dell'individualismo e del soggettivismo, che potrebbero portare al frazionismo, ai "regni indipendenti". Il diritto di fare la propria esperienza è errato. Bisogna partire dall'esperienza del Partito. Non si può ripartire da zero. L'esperienza del Partito, quando è corretta e rivoluzionaria, è fondamentale per impedire errori e sconfitte. Noi dobbiamo mettere sempre al primo posto gli interessi del Partito e della causa e non i propri interessi e le proprie idee, il lavoro collettivo e non l'affermazione del proprio operato. Solo così saremo imbattibili e riusciremo a risolvere tutti i problemi e le contraddizioni non antagonistiche. Non essere precipitosi, contare fino a dieci, ossia riflettere bene, prima di esprimersi. Unità-lotta-unità è il principio che deve guidarci nella risoluzione delle contraddizioni in seno al popolo. Il nostro è un grande partito marxista-leninista, unito sul marxismo-leninismo-pensiero di Mao e sulla linea proletaria rivoluzionaria è capace di diventare un Gigante Rosso e di compiere le più ardue e difficili imprese. Auguri a ciascuno di voi e a tutti i membri del Partito per il 34° compleanno del nostro amato PMLI. Non un minuto vada perso, tutto il tempo venga dedicato alla rivoluzione: nell'immediato, per far maturare un nuovo 25 Aprile per abbattere il nuovo Mussolini. Contrapponiamo le bandiere rosse, anche senza falce e martello, a quelle tricolori. Il rosso è il colore del sangue e dei sacrifici della classe operaia e dei lavoratori, il colore della vittoria del proletariato sulla borghesia, il revisionismo e il riformismo. Che tante bandiere rosse sventolino nelle scuole, nelle università e nelle manifestazioni studentesche. Lavoriamo perché le studentesse e gli studenti riconoscano che al PMLI sta a cuore il loro presente e il loro futuro! Lavoriamo perché le ragazze e i ragazzi di sinistra appoggino e applichino la linea del PMLI sull'istruzione e sul movimento studentesco! Viva la 3ª Sessione plenaria del 5° Comitato centrale del PMLI! Viva il 5° Comitato centrale del PMLI! Lottiamo per abbattere il governo del neoduce Berlusconi! Avanti verso l'Italia unita, rossa e socialista! Coi Maestri e il PMLI vinceremo! 13 aprile 2011 |