Al dibattito organizzato dalla Federazione fiorentina e dal Comitato regionale toscano di Rifondazione Confronto tra il PMLI e il PRC su Stalin Losurdo: "demoliamo lo stalinismo e l'antistalinismo" Pasca: "Stalin è più che mai attuale nella strategia per il socialismo" Organizzato dalla Federazione fiorentina e dal Comitato regionale toscano del PRC e presieduto da Bernardo Fallani, membro della segreteria provinciale del PRC, si è tenuto il 17 dicembre, presso i locali del circolo Arci "Casa della Cultura", un dibattito sul libro di Domenico Losurdo, "Stalin: storia e critica di una leggenda nera", al quale erano presenti una trentina di ascoltatori. Invitato ufficialmente al dibattito, il PMLI è stato rappresentato dal compagno Mino Pasca. Il punto su cui si è concordato da parte della stragrande maggioranza dei presenti, a parte alcuni trotzkisti dichiarati che non hanno fatto mancare i propri interventi provocatori e zeppi di falsità, è che la borghesia ha condotto su Stalin una martellante campagna di criminalizzazione. Al di là di questo, tuttavia, le posizioni espresse nel corso del dibattito sono state varie. Alessandro Leoni, membro del Comitato politico nazionale del PRC, nella sua introduzione ha sostanzialmente tentato di trovare un punto di "equidistanza" tra sostenitori e denigratori di Stalin. A suo dire, per svolgere una analisi scientifica sull'operato di Stalin bisogna uscire dalla logica di "difesa/accusa". Nel suo intervento Losurdo, ha affermato che solo demolendo i paradigmi di "stalinismo" ed "antistalinismo" si può arrivare alla verità su Stalin. Tuttavia l'analisi di Losurdo su vari passaggi non forniva spiegazione convincenti. Ad esempio, nel tentativo condivisibile di demolire il parallelismo tra i lager nazisti e i gulag, tanto caro agli storici borghesi, è ricorso al paragone tra socialismo e il capitalismo: "se non c'è ombra di dubbio che i gulag siano stati un orrore - ha affermato Losurdo - anche nel capitalismo vi sono stati i campi di concentramento". Giovanni Bacciardi, membro della segreteria regionale toscana, nonché membro della direzione nazionale e dell'Ufficio politico del Partito dei comunisti italiani, ha posto il tema dell'attualità politica del dibattito su Stalin, e ha sottolineato che PRC e PdCI "stanno scomparendo perché non hanno posto la questione culturale a partire da Krusciev, appiattendosi sul paradigma dell'antistalinismo". Nel suo intervento, il compagno Pasca, ha per prima cosa ringraziato per l'invito al PMLI. Ha poi difeso la figura di Stalin, legando i suoi insegnamenti e le sue scelte politiche all'esperienza dell'Urss di Lenin e alla lezione di Marx ed Engels. Il compagno Pasca ha inoltre detto che, nell'affrontare la questione di Stalin, non si può tacere su Mao, il quale ha sviluppato ulteriormente l'esperienza dell'Urss, grazie alla Rivoluzione culturale proletaria, la quale peraltro ha rappresentato un attacco di massa contro il revisionismo moderno capeggiato da Krusciov. "Ma la discussione non deve rimanere su un piano semplicemente culturale - ha continuato Pasca - Bisogna richiamare quel che continua a insegnarci oggi l'esperienza dell'Urss di Stalin: l'alternativa al capitalismo è il socialismo conquistato attraverso la rivoluzione proletaria e lo strumento per dirigerla e vincerla è il Partito leninista". Ha quindi concluso: "oggi ci troviamo in Italia con un nuovo Mussolini e dobbiamo richiamarci più che mai agli insegnamenti di Stalin nella battaglia strategica per il socialismo". Un compagno di base del PdCI ha difeso a spada tratta Stalin e l'esperienza del socialismo in Urss. Losurdo, nella sua replica, ha evitato di entrare in merito alle questioni sollevate e ha ribadito le posizioni già espresse, sottolineando che il suo lavoro non intende né difendere né attaccare Stalin. In conclusione è da notare che le due linee opposte su Stalin e il socialismo sono emerse in maniera chiara nel dibattito, il quale, tuttavia, è stato oggettivamente una novità positiva perché ha visto per la prima volta confrontarsi pubblicamente il PMLI, il PRC, il PdCI. Il nostro auspicio è che d'ora in poi questo confronto possa avvenire regolarmente nelle iniziative pubbliche dei tre partiti. In ogni caso chi ha invitato il PMLI si è conquistato un merito storico incancellabile. 7 gennaio 2009 |