A Roma gli studenti del liceo Tasso contestano D'Alema "Questa scuola non è una vetrina" riporta lo striscione degli studenti del Collettivo del Liceo Classico Tasso di Roma con il quale, il 29 maggio, hanno contestato Massimo D'Alema, il suo partito (PD) e la serie di conferenze che i rappresentanti degli studenti dei Giovani Democratici hanno in questi mesi organizzato con esponenti (quasi tutti piddini o giù di li) utilizzando la struttura pubblica della scuola. Gli studenti con non poche peripezie hanno potuto srotolare lo striscione nell'aula magna del liceo facendo in tempo a diffondere un volantino prima che gli organizzatori chiamassero le "forze dell'ordine", presenti nella scuola come guardie del corpo dell'esponente PD. Nel comunicato del Collettivo studentesco diramato subito dopo la contestazione si legge: "La sala era quasi vuota, salvo per alcuni esterni di tutte le età riconducibili ai GD o addirittura al PD. Nei giorni scorsi molti studenti erano stati minacciati di conseguenze legali, di violenza fisica e di bocciatura da parte di uno degli organizzatori. Ci chiediamo a che titolo costui abbia detto ciò. Notiamo inoltre che nei dintorni della scuola ed anche all'interno della stessa erano presenti dei membri delle Forze dell'Ordine". Agli studenti è stato impedito di fare domande e di parlare, uno degli organizzatori dal microfono ha chiamato le "forze dell'ordine" per allontanare i giovani, poi minacciati e insultati mentre i loro volantini venivano strappati. Gli studenti volevano chiarimenti sul perché il liceo fosse diventato la passerella dei dirigenti del PD e a quale titolo. "Nel corso di quest'anno la nostra scuola - si legge nel volantino diffuso - ha visto diverse conferenze di politici dell'area PD, presentati come autorità il cui parere è assolutamente oggettivo e incontestabile. Riteniamo invece che i pareri non siano oggettivi, poiché provengono da importantissimi e notissimi esponenti politici, ma assolutamente di parte". Dissociandosi dal metodo alquanto subdolo usato dai Giovani Democratici per propagandare la linea del PD all'interno del Tasso gli studenti del Collettivo aggiungono: "Questi comizi, mascherati da conferenze, non rispecchiano la volontà della totalità degli studenti, organizzati anche senza il consenso della maggioranza dei rappresentanti d'istituto. Vogliamo quindi esprimere il nostro dissenso riguardo alla strumentalizzazione di una scuola da parte di un partito, lo stesso partito che nel 2000 con la legge 62 del governo D'Alema bis ha aumentato il contributo stanziato per il mantenimento delle scuole private fino a 60 miliardi di lire, applicando a queste lo stesso trattamento fiscale degli enti senza fini di lucro. Lo stesso partito ha operato pesanti tagli alla scuola con il ministro Fioroni, e che successivamente ha approvato la politica di austerità del governo Monti, contro cui il liceo Tasso, congiuntamente con gli altri licei della capitale, ha organizzato diverse proteste. Oggi il PD è al governo con il PDL; appare sempre più evidente dunque la mancanza di una reale opposizione tra centrodestra e centrosinistra. Fino ad oggi il berlusconismo è stato reso possibile da un'opposizione di facciata assolutamente inefficace. Ai nostri occhi proprio D'Alema ha inaugurato questa concordanza tra i due schieramenti con la Bicamerale. Dalla guerra in Kosovo alla TAV e alle privatizzazioni, il partito dei DS, poi PD, appare sempre più lontano dalla realtà dei cittadini e di noi studenti che, non sentendoci rappresentati come scuola da questo partito, ribadiamo la nostra assoluta contrarietà a ogni iniziativa di questi tipo". 5 giugno 2013 |